Capitolo 1

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"Forza, oggi è il grande giorno Victoria" Disse mia madre mentre mi spazzolava i capelli "Cinque principi da cinque regni diversi oggi si sfideranno per avere in dono la tua mano" Appoggiò delicatamente la spazzola sul comodino e andò a prendere un vestito lungo tutto bianco "E tu dovrai essere perfetta". Abbassai lo sguardo. Mi ero posta cosi tante mete da raggiungere in futuro che il matrimonio non mi era minimamente passato per la testa.
"Guardami" Mia madre con due dita girò il mio mento verso di lei "Sei cresciuta cosi velocemente... Mi ricordo come se fosse ieri quando da piccolina accompagnavi nel bosco tuo padre e giocavi con i cuccioli di volpe. Poi piano piano sei cresciuta, e maledetto quel giorno in cui tuo padre ti regalò quell'arco" Indicò il mio arco. Il mio prezioso arco. Con quell'arco ho passato tutta la mia infanzia, rappresenta una parte di me, non so cosa farei se qualcuno si permettesse di rompermelo. "Ti devi comportare come una donna, adesso sei cresciuta" Si avvicinò all'arco che avevo appoggiato sul mio letto. Istintivamente la spinsi via "Non toccare il mio arco" La fissai dritta negli occhi. Riuscivo a percepire l'ira che stava provando in quel momento ma non mi interessava. "Victoria..." Feci un passo indietro con l'arco in mano "Ho detto... Non toccare il mio arco" Mia madre sospirò e si mise una mano sulla fronte.
L'atmosfera si stava facendo sempre più tesa e per fortuna arrivò mio padre.

"Sono arrivati i principi, stanno aspettando in atrio" Mia madre mi guardò e mi fece segno di seguirla.
Prima di scendere le scale che portavano all'atrio mia madre mi abbassò il velo "Potrà vederti solo il vincitore" Detto questo, continuò a camminare.

I principi si presentarono uno ad uno: il primo era del Regno del Sud: alto, capelli corvini e occhi azzurri; molto educato ma apparentemente noioso. Il secondo proveniva dal Regno delle Foreste Sempre Verdi: era abbastanza alto, capelli rossi, occhi verdi e piccole lentiggini sul naso. Il suo modo di parlare mi irritava particolarmente. Il terzo dal Regno del Ghiaccio: non era molto alto, i capelli erano di uno strano biondo chiaro, gli occhi erano scurissimi ed era molto, anzi troppo permaloso. Il quarto mi stava così antipatico che non ricordai nemmeno da dove venisse. L'ultimo proveniva da un piccolo regno sperduto al Nord: era il più basso fra i principi, i capelli erano castani e tagliati molto corti, gli occhi scuri. Era un uomo molto fragile e maldestro e molto probabilmente da come si comportava non voleva nemmeno lui essere li.

"E come da tradizione, la principessa dovrà scegliere il primo gioco che dovranno affrontare i principi" A quelle parole di scatto mi alzai in piedi "Tiro con l'arco!" Mia madre mi guardò malissimo, mentre mio padre mi fece capire con un cenno della mano che approvò la mia scelta.

Iniziò la sfida. Io e la mia famiglia dovevamo solo osservarli su una sorta di palco seduti su dei troni di legno molto scomodi.
"Papà quanto ci scommetti che il principe del Sud non becca nemmeno il paglione?" Mio padre ghignò "Scommettiamo una teglia dei biscotti di Brigitte" Brigitte era la cuoca del castello e i biscotti erano la sua specialità. "Va bene" Afferrai la mano di mio padre mentre mia madre ci tirava occhiatacce.

La prima sfida si concluse con la vittoria del principe del Nord.
Fortunatamente è solo il primo giorno dei giochi e non lascerò che la mia vita venga rovinata da uno stupido matrimonio.

𝗙𝗘𝗔𝗥𝗟𝗘𝗦𝗦 // 𝑃𝑎𝑟𝑘 𝐽𝑜𝑛𝑔𝑠𝑒𝑜𝑛𝑔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora