Capitolo 6

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Dovevo pensare a un modo per evitare questo scontro...Magari una lettera?
Corsi da mio padre.
Lo vidi impegnato a lucidare le spade. Deglutii e ripetei a mente quello che volevo chiedergli.
"Papà, non si può evitare questo scontro?" Lui mi guardò "No Victoria" Ritornò a lucidare le spade. "Ma...Non credi che senza preavviso sarebbe troppo crudele attaccare?" Fermò la sua mano sulla lama della spada. "Victoria non intrometterti in queste cose" Mi avvicinai "Ma papà pensaci, dagli almeno del tempo per prepararsi anche loro?" Guardò con la testa in un punto indefinito della stanza e sbuffò.
"Una settimana" Feci un sospiro di sollievo. Prese da un armadio consumato dalle termiti un foglio di carta. Scrisse qualcosa velocemente e piegò il foglio bloccandolo con della cera.
"Grazie papà" Lo abbracciai, non vedo l'ora di dirlo a Jay.

Di nascosto uscii dal castello e preparai il mio cavallo per andare nel bosco.
Jay era  sdraiato su una collina illuminata dal sole.
Mi avvicinai e senza scendere dal mio cavallo lo osservai. Sembrava che stesse dormendo. Sorrisi e scesi dall'equino per osservarlo più da vicino.
Mi sedetti a gambe incrociate di fianco a lui. Il vento gli aveva scompigliato i capelli lasciandogli dei pezzetti di paglia impigliati.
All'improvviso si alzò di scatto, con il suo viso a pochi centimetri dal mio. Guardò le mie labbra e poi mi fissò negli occhi. Scossi la testa e mi alzai in piedi "Buon pomeriggio principessa" Lo guardai con le mani incrociate "Sono riuscita a convincere mio padre a lasciarvi una settimana di tempo per prepararvi, vi ha scritto una lettera"  Annuì con la testa e si alzò in piedi anche lui. Si avvicinò "Una domanda... Perchè lo stai facendo? Perchè ci stai aiutando nonostante i tuoi genitori odino?" Rimasi sorpresa a quella domanda. "Sono sicura che non siete pericolosi, tu ne hai dato la conferma" "Davvero? E da cosa l'hai capito? Non ci conosciamo da molto" "Fin dal primo giorno che ti ho visto mi hai dato l'impressione di essere una persona gentile, con l'animo buono" Rimase in silenzio.

"Tu dovrai partecipare?" Lui mi guardò e si grattò la testa "Non lo so, a difendermi me la cavo, ma ho ancora molto da imparare. Vedrò cosa dirà mio padre" Annuii con la testa.
Jay osservò per un momento il panorama "Vieni, ti voglio far vedere una cosa" Salì in sella al suo cavallo e io lo seguii.

Attraversammo un ponte ed arrivammo in un prato dov'erano piantati a terra paglioni di ogni dimensione.
"Qui è dove mi alleno" Rimasi affascinata. Legammo i cavalli a un albero e prendemmo gli archi.
"Non sapevo che tu facessi tiro con l'arco" Gli dissi. Lui ghignò.
Facemmo qualche tiro. Ogni volta che scoccavo una freccia era come se ogni mio problema, uno ad uno, svanisse nel nulla. Mi sentivo più leggera.
Jay invece lo vedevo un pò distratto. Ogni freccia che tirava, gli mancava sempre poco a non colpire il paglione. Mi avvicinai. "Tutto bene?" Sospirò. "Sì, sono solo agitato per quello che potrebbe accadere" Gli appoggiai una mano sulla spalla "Se vuoi ti posso aiutare, e poi ricordati, che non sai ancora se tuo padre ti farà partecipare allo scontro... Facciamo così, da domani ci vediamo qui sempre alla stessa ora così ti aiuto a prepararti" Lui annuì con la testa e mi abbracciò "Grazie".

"Ok adesso non perdiamo tempo e iniziamo subito" Lui mi guardò stupito "Mica era da domani?" "Sì, ma adesso abbiamo ancora un pò di tempo per provare" Gli feci segno di mettersi in posizione per tirare.
Mi avvicinai per vedere la sua posizione. "La mano non va sulla guancia, sotto il mento" Lui sistemò la mano. "Adesso non guardare mai la punta della freccia, ti distrae. Fissa il punto dove vuoi che colpisca " Si morse il labbro e chiuse un occhio per mirare meglio. La sua espressione faceva abbastanza ridere. Scoccò la freccia e colpì quasi il centro.
Sorrisi e guardai la freccia conficcata nel paglione "Sono davvero brava" Lui ghignò e scosse la testa.

𝗙𝗘𝗔𝗥𝗟𝗘𝗦𝗦 // 𝑃𝑎𝑟𝑘 𝐽𝑜𝑛𝑔𝑠𝑒𝑜𝑛𝑔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora