Capitolo 4

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Avevo paura. Molta paura. Gli animali sono pericolosi, ma se si trattava di una persona con brutte intenzioni era ancora peggio.
In lontananza riuscii a vedere la torre del castello "Vai Angus corri! Siamo quasi arrivati!".
Dal bosco uscì la figura e si piazzò in mezzo al sentiero. Dalla sua statura si riusciva a capire che fosse un uomo. Cavalcava un cavallo nero splendido. Si avvicinò lentamente, cercando di non farmi allarmare troppo. "Chi sei?" La mia voce tremava "Lasciami andare".
Si fermò e scese dal cavallo. Il suo viso non ero in grado di vederlo, aveva un mantello,con un cappuccio nero che lo copriva.
Arrivò vicino al mio cavallo e afferrò le redini accarezzandolo.
Alzò lo sguardo verso di me e si tolse il cappuccio.
Alla sua vista rimasi sorpresa. Era un ragazzo apparentemente poco più grande di me, aveva dei capelli dorati splendidi, le sue labbra erano sottili e gli occhi scuri brillavano sotto la luce della luna.
"Non fidarti della vecchia" Mi fissò negli occhi come se stesse cercando di capire a cosa stessi pensando. "Cosa ne sai tu? E come fai a sapere che io abbia parlato con lei?" Alzò gli occhi al cielo scocciato "I suoi dolci sono pericolosi. Hai presente la leggenda di Mordù?" Annuii con la testa "La vecchia ha trasformato quel principe in orso, non i fuochi fatui. Perciò... Ripeto, non fidarti della vecchia. Anzi, dammi il dolce" Scossi la testa "Sappi che finchè non mi darai il dolce ti inseguirò per tutta la foresta" Allungò il braccio per prendere il dolce nella sacca ma lo fermai "E se nella foresta non tornassi?" Lui mi guardò. La luce della luna gli illuminava il viso rendendo le sue espressioni più chiare. " Sono più che sicuro che nella foresta tornerai..." Mi guardò e ghignò.
"Come faccio a sapere se io mi posso fidare di te?" Il ragazzo si mise le mani sui fianchi e sbuffò. "Senti io non so più come dirtelo, dammi il dolce o sono sicuro che finirai nei guai" Questa volta il tono della sua voce era serio "Ok va bene" Gli porsi la sacca con dentro il dolce.
Si inchinò "Molte grazie mademoiselle" Si mise il dolce nella sacca e salì in sella al suo cavallo.
Trottando si affiancò a me. "Piacere, il mio nome è Jay, il vostro?" "Victoria" Rimase in silenzio per qualche secondo "Victoria... Mi sembra di averlo già sentito questo nome... Aspetti, lei è la principessa?" Annuii con la testa "Perbacco se mi vedono i miei genitori con lei mi uccidono!"
Quell'esclamazione mi incuriosì "Come mai? E poi non parlarmi in modo formale " Sorrise "Il popolo degli elfi non è mai andato d'accordo con i reali, fin dai tempi più lontani"
Mia madre non mi aveva mai raccontato di questa cosa. "Mi dispiace ma ora devo andare. È stato un piacere incontrarti" Si inchinò di nuovo e fece partire al galoppo il suo cavallo inoltrandosi nella buia foresta.

𝗙𝗘𝗔𝗥𝗟𝗘𝗦𝗦 // 𝑃𝑎𝑟𝑘 𝐽𝑜𝑛𝑔𝑠𝑒𝑜𝑛𝑔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora