Capitolo 5

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Taehyung pov

La campanella suona ed inizia un'altra, noiosa e lunga, giornata scolastica. Il professore ci ha portato finalmente i test dell'altro giorno, ho preso una sufficienza, non mi lamento. Jungkook, invece, ha preso un non classificato, lo so perché, vista la sua assenza, il professore ha consegnato a me il suo compito, per permettermi di confrontare le correzioni. Il suo foglio è completamente bianco, se non per il suo nome e l'intestazione.

Da quel giorno non si è più presentato a scuola. Sono andato tutti i giorni a casa sua e sua madre mi ha detto che era mancato lo zio.

Lo zio di Kook era importantissimo per lui, lo aveva praticamente cresciuto, per quello stava così male. Gli portavo i compiti e poi senza neanche più proferire una parola, mi infilavo nel suo letto e lo abbracciavo da dietro. Oggi lo farò di nuovo, però oggi lo voglio guardare negli occhi, mi mancano, mi mancano da morire e questo vuoto non aiuta per niente la mia salute.

Da quando Jungkook non viene a scuola, i miei attacchi di panico sono aumentati, ho incrementato i miei medicinali e ho allucinazioni tutte le notti. Mi sveglio sempre convinto che vi sia Travor nella mia camera che mi fissa e cerca di avvicinarsi, ma appena sta per salire sul mio letto, vedo una figura tirargli un pugno e tutto svanisce.

Le lezioni sono finalmente finite, prendo il mio zaino ed esco velocemente dalla scuola. Arrivato a casa di Jungkook, saluto la madre e corro sopra da lui. A differenza degli altri giorni è seduto sulla poltrona e sta guardando fuori dalla finestra; indossa un pantalone del pigiama blu e un lungo cardigan dello stesso colore, ai piedi portava le ciabatte a forma di zampa, che gli avevo regalato a Natale l'anno precedente.

Sembra non essersi accorto della mia presenza, quindi poso la mia roba in un angolo e mi avvicino a lui, quando sono ad un passo da lui lo sento sussurrare "Taehyung grazie" rimango di sasso, perché mi stava ringraziando? Io non avevo fatto nulla di speciale. "Kook ma cosa dici? Non ho fatto nulla!" faccio l'ultimo passo che mi divide da lui e mi siedo per terra, di fianco alla poltrona. Allungo la mano sul bracciolo della poltrona, dove trovo la sua e intreccio le nostre dita. Dopo poco lo sento tirarmi verso di lui, decido quindi di alzarmi e mettermi davanti a lui.

Sono fermo davanti a Jungkook da almeno cinque minuti, eppure non riesco ad alzare la testa e guardarlo negli occhi, la paura che i suoi occhi siano ancora vuoti mi rende nervoso e il nervosismo non mi fa bene. Non mi fa bene per niente. Ora mi devo calmare, non posso avere un attacco di panico adesso, non posso, non davanti a lui, lui ha bisogno di me, non devo obbligarlo ad aiutarmi. Taehyung respira, Taehyung, per favore, calmati. Cerco di auto-convincermi di stare bene e stringo forte la mano di Jungkook che è rimasta incatenata alla mia. Lentamente, alzo il capo e lo guardo negli occhi, le stelline, ci sono di nuovo le stelline nei suoi occhi, ma ha le occhiaie e il viso rigato dalle sue stesse lacrime, sento una forte fitta al cuore e cedo sulle mie ginocchia, ritrovandomi inginocchiato davanti a lui.

Lui mi guarda preoccupato, non lo sto guardando, i miei occhi sono tornati a guardare il pavimento, però sento la pelle bruciare e questo succede solo quando ho i suoi occhi addosso. Si sta muovendo, si è inginocchiato davanti a me e mi sta prendendo il viso tra le mani. Ci stiamo guardando negli occhi e io cerco di non guardare il suo viso rigato, ma di soffermarmi su tutti quei piccoli dettagli. Quei dettagli che mi hanno salvato durante molti attacchi di panico.

Jungkook pov

Taehyung è fermo davanti a me da un sacco di tempo, ma non riesce ad alzare gli occhi da terra. So di non essere un bel vedere, sento la pelle sulle mie guance, tutta appiccicata dalle lacrime e visto che ho smesso da poco di piangere, probabilmente ho anche gli occhi rossi,

Lui invece è bellissimo, però sembra dimagrito e più pallido del solito. Probabilmente è colpa mia, il mio non esserci lo ha fatto star male e non avrà mangiato per settimane.

Finalmente mi guarda negli occhi, ma non deve fargli piacere quello che vede, perché abbassa subito lo sguardo e dopo poco lo vedo cedere sulle ginocchia.

Subito mi inginocchio davanti a lui e gli prendo il viso tra le mani "Taehyung guardami negli occhi, guardami negli occhi e non pensare al resto." dico cercando di essere convincente, ma sfortunatamente la mia voce è flebile e spezzata e non riesco ad essere un punto saldo su cui lui possa far affidamento.

"Taehyung, respira con me." gli dico iniziando a fare respiri più profondi, lui inizia a respirare con me e dopo poco sento che sta regolarizzando i respiri e il suo cuore sta tornando a battere normalmente.

Vorrei tanto poggiare le mie labbra sulle sue e scacciare via ogni brutto pensiero. Ma probabilmente rovinerei solo la nostra amicizia, quindi preferisco evitare.

Sei sempre stato tu || vkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora