New school

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-Per l'ennesima volta, noi non abbiamo minacciato nessuno.- esclamò esasperato Harry, allungando le gambe sotto la scrivania del preside.

-Non è questo che mi è stato riferito, e di certo non crederò alle parole di tre ragazzi di quinta che si credono padroni del mondo, ma crederò a parole di un uomo responsabile e poi...che motivo c'era di dire una bugia signor Styles?- il preside si sistemò gli occhiali sul naso.

-Avrà recepito male il messaggio- cercò di spiegare Liam beccandosi un'occhiataccia da parte dell'uomo con la barba.

-Che tipo di messaggio, Payne?-

-Gli abbiamo chiesto solo di alzarci il voto-

-Ma il vostro modo di porvi non ha aiutato la situazione, potevate studiare invece di dirgli che se lo l'avesse fatto gli avreste incendiato casa, con lui e la sua famiglia all'interno-

-Che cazzo! Era solo un modo di dire, non potete espellerci per questo- ringhiò scocciato e incazzato Zayn.

-Non usi questo genere di termini nel mio ufficio, signor Malik, purtroppo sono costretto a farlo, grazie alle vostre precedenti note e sospensioni- finì il vecchio fiero delle sue parole.

-Ma...- provò parlare Liam, ma venne interrotto .

-Non intendo perdere un docente con tante qualità come il professore Colfer, e se la soluzione è quello di mandarvi via dalla mia scuola, sarà fatto- sospirò- e dopo tutto quello che avete combinato in cinque anni, ve lo meritate-.

-Signor preside, le promettiamo che non succederà più e...- Harry si bloccò scocciato vedendo la porta dell'ufficio del preside che si apriva bruscamente.

-Signor Karofsky, scusateci per questo imperdonabile ritardo, ma abbiamo fatto il prima possibile- di tutta fretta entrarono i genitori dei tre ragazzi che si posizionarono dietro i propri figli.

-Non preoccupatevi, capisco che siete arrivati da New York di corsa- ci tenne a giustificare i signori Malik il preside, mentre Zayn sbuffò sommessamente beccandosi un'occhiataccia da parte dei genitori.

-Con te facciamo i conti dopo, signorino- lo rimproverò la madre, Trisha.

-Ritornando al punto, i vostri figli hanno minacciato il professor Colfer per alzargli il voto- spiegò velocemente.

Nella stanza si alzò un silenzio imbarazzante che venne spezzato da Harry.

-Ma porco...era solo un modo di dire, che cazzo ci vuole a capirlo, non l'avremo mai fatto- urlò spazientito.

-Non usare questo tipo di linguaggio Harry, non è quello che io e tua madre ti abbiamo insegnato- lo rimproverò suo padre.

-Mi dispiace per voi signori ma il professore ha chiesto esplicitamente che non vuole vedere questi tre ragazzi per la scuola, quindi sono costretto ad espellerliufficialmente da questo istituto-.

Dopo alcune proteste dei ragazzi, i loro genitori firmarono alcune carte e salutarono il preside. Ma Zayn che si era trattenuto dal rompere la sedia, su cui era comodamente seduto, sulla testa del preside, prima di lasciare la stanza si rivolse verso l'uomo.

-Da quanto tempo è in astinenza, Karofsky? si faccia una bella scopata!- sorrise e chiuse la porta.

Per tutto il tragitto scuola-casa, il moro si dovette subire il lungo monologo dei suoi genitori.

-Almeno sappiamo che nella scuola di Safaa, c'è un preside che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, e soprattutto ci sarà tua sorella a sorvegliarti- finì sua madre guardandolo di sottecchi.

My best friend's brother || (#wattys2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora