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Occhi blu come zaffiri, pelle bianca come la neve in contrasto con i lunghi capelli castano scuro... ispirava tenerezza, protezione, gentilezza;
lei lo sapeva e non le dispiaceva affatto.

L'aereo stava atterrando e di lì a poco avrebbero messo piede in Romania, più precisamente a Braşov.

Iris e la sua classe erano molto emozionati, tra poco meno di due mesi si sarebbe tenuto il loro esame di stato e questo provocava un tumulto di emozioni in loro.
Ma questi sentimenti vennero istantaneamente troncati non appena misero piede al Bran Castle.

Passò una settimana, visitarono Braşov ed altri paesi nei dintorni, l'ultimo posto sarebbe stato proprio il pezzo forte dell'intero viaggio...si trovava proprio nella città che li ospitava e fu' lasciato in serbo per ultimo, come tocco finale.

Bran Castle era una leggenda vera e propria, conoscono tutti Dracula e la sua storia, il vampiro più famoso al mondo... ma nessuno immaginava potesse essere una donna.

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"Sveglia dormigliona, oggi è il grande giorno!" La ragazza dagli occhi color zaffiro dovette arrotolarsi tra le coperte per non far sì che il Sole le illuminasse il viso e riuscisse a rovinare quel barlume di sonno che le era rimasto; a rovinare tutto, però, fu una ragazza dai capelli rossi lunghi fino alle spalle e con occhi di un bellissimo castano chiaro, la guardava dall'alto verso il basso molto divertita, Iris non riusciva a vederla ma la conosceva talmente bene da immaginarla perfino con le braccia incrociate, come una madre che rimprovera la figlia.

"Ti prego Nat, un briciolo di pietà, ho le gambe distrutte dalla camminata di ieri" piagnucolò, cercando di destare tenerezza alla sua più cara amica, Natasha, utilizzando il nomignolo con cui la chiamava fin dal loro primo incontro.

"Già, ma oggi sarà diverso!" Aggiunse la Rossa con entusiasmo, gettandosi immediatamente addosso all'amica.
Entrambe si guardarono, la Rossa con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto e la mora con il super broncio tipico dei bambini.
Dopo qualche minuto passato a punzecchiarsi, Iris iniziò a prepararsi più comoda che mai, con i suoi leggins e il suo grosso maglione verde che le copriva fin sotto il sedere.

Le due ragazze andarono nella Hall dove il professore aspettava il loro arrivo per andare a fare visita al castello, erano tutti così emozionati di scoprire come fosse.

Sul bus che li trasportava c'era anima di festa, Iris e Nat ascoltavano musica canticchiando anche qualche canzone.
Gli altri invece giocavano, chi a lanciarsi palline di carta, alcuni ad among us di gruppo cercando di individuare l'impostore mentre il professore intratteneva una conversazione con l'autista, sembrava molto turbato da questa visita al castello.
Il professor Donovan era un giovane insegnante di storia, proveniva da quelle parti ed era nuovo e affascinante, la classe lo accolse proprio al quinto anno in seguito ad un incidente del professore precedente.

"Iris" la ragazza si voltò verso la voce che la richiamava, i suoi occhi si posarono su un ragazzo, alto con un fisico asciutto, occhi e capelli castani.

"Dimmi Caleb" le rispose gentile, lei e lui si erano frequentati per un po', verso la fine del terzo superiore ma la relazione non era destinata ad andare avanti, lei era troppo presa dal voler prendere bei voti e lui era una distrazione, così si lasciarono ma rimasero pur sempre amici.

"Posso stare un po' qui con voi?" I suoi occhi castani passarono da Iris a Nat, soffermandosi leggermente su quest'ultima che annui senza alcun problema. Iris si fece più rigida quando lo vide sedersi sul seggiolino davanti al suo, ma la tensione che aveva  provocato si placò istantaneamente non appena Natasha prese parola.

"Credo che questo sia stato il miglior anno scolastico, non trovate?" Sorrise ai due che annuirono prontamente.
"Lo penso anche io, fa strano sapere che non ci rivedremo più"

"Iris non fare la melodrammatica, ci rivedremo eccome" la rassicurò la Rossa
"Dove pensate di iscrivervi?" Chiese curiosa.

"Sinceramente, credo di iscrivermi in lingue, lo sai mi sono sempre piaciute e farei di tutto pur di viaggiare sempre" disse rivolgendosi al ragazzo molto più rilassata rispetto a poco prima ripensando alle intere giornate in cui raccontava a Caleb dove sarebbe voluta andare e in che città abitare.
Lui sorrise di rimando, capendo a cosa si riferisse, anche la Rossa sorrise, in fondo lei la conosceva meglio di chiunque altro.
"Voi invece?"

"Io credo di voler iscrivermi a moda, a Milano dovrebbe esserci un'accademia davvero ottima" i suoi occhi brillarono, Iris riconosceva che il suo talento per la moda era innato, così la guardò con orgoglio e annuì.
"Penso proprio che faccia per te"

"Già, non vedo l'ora!"

Le ragazze si girarono in attesa della risposta di Caleb che di rimando si grattò il collo imbarazzato.

"Io non andrò all'università... devo aiutare la mia famiglia con delle faccende importanti"
sembrava preoccupato, ed Iris se ne accorse, ma scacciò immediatamente questo suo presentimento.
Non fece in tempo a chiedere altro che le gomme dell'autobus stridettero a contatto col suolo indicandone la fermata.

"Ragazzi, siamo arrivati!" Annunciò a voce alta il professore.
Gli alunni si voltarono tutti nella stessa direzione, il castello.

Era lì, grande e impetuoso, aveva il suo fascino e attirava l'attenzione come un magnete con la calamita.

"Wow" esalarono tutti con stupore.

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Ciaooooo!
Spero che questo capitolo di Red Moon possa piacervi e farvi interessare almeno un po' alla storia, come avrete visto questo capitolo era in terza persona ma dal prossimo in poi tutto verrà visto dagli occhi della protagonista.
Un bacio a tutti 💗

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