Nathan's Pov
Quel giorno, che scoprii fosse lunedì, pensai di aver udito la voce di Iris... speravo veramente potesse essere lei, magari mi stava pensando o forse ero solo un illuso.
D'altronde lei conosceva me, ma io non conoscevo lei."Bene, bene..."
La porta si spalancò.
"È già una settimana che siete rinchiusi qui dentro e siete più lucidi di quanto mi aspettassi!!!"
Vladimir entrò all'interno della stanza divertito, era impazzito completamente e non se ne rendeva conto."Vlad... fratello, liberaci!
Faremo tutto quello che vorrai, ma lasciaci andare"
Supplicò mia madre.
Mio zio, in risposta, scoppiò a ridere."Assolutamente no!"
Disse con tono freddo.
"Padre... ma come puoi tenerci qui dentro, siamo i tuoi stessi figli...'
Nicholas lo guardò speranzoso ma lui fece finta di non sentirlo, o almeno così credetti finchè non mi rivolse un'occhiata."Non ho più alcun figlio... ma ci lavorerò!"
Mi rivolse un sorriso facendomi capire cosa volesse fare.
Sbiancai, non potendo difendere quella ragazza tanto bella."Zio... non fare sciocchezze!"
Rispose Natalie attirando la sua attenzione.
"O cara nipotina...
Avrei scelto te se solo non fossi stata la figlia di mia sorella, sai... rispetto a Marcus ho un codice morale!"
Iniziò a ridere."Come cazzo ti permetti a rivolgerti così a mia figlia, brutto pezzo di merda!"
Urlò mio padre.
"Non ti preoccupare Ross... stavo scherzando, non la toccherei mai, proprio perchè è tua figlia!"
Disse riluttante.Natalie scoppiò a piangere, l'aveva scossa parecchio, provai a consolarla ma lei era più turbata di quanto mi aspettassi.
"Povera Iris..."
Iniziò a singhiozzare non appena Vladimir andò via.
"Preferirei la morte piuttosto che quell'uomo "
Disse."Beh, magari a lei piace"
Risposi, quel pensiero assurdo mi balenò in testa, la fame mi fece pensare anche che potesse essere vero."Non dire assurdità, quella ragazza ti ama!"
La difese Natalie.Natasha's Pov
Una volta arrivati in Italia andai diretta verso casa dei miei genitori, che mi accolsero calorosamente non sapendo cosa in realtà mi fosse accaduto.
Loro pensavano mi avesse trattenuto il maltempo ma dovetti raccontargli la verità.
A quanto pareva, loro erano a conoscenza di chi fossi figlia e mi avevano comunque cresciuta come se fossi loro perchè non potevano avere dei bambini; ci mettemmo tutti a piangere a causa di quei racconti, gli confessai che Iris ci aveva salvato la vita, ma ad un prezzo... tutti diventammo vampiri e Iris doveva scontare una pena ancor più grande.
Dopo aver passato l'intera giornata con i miei, andai nel parchetto vicino scuola dove io ed il resto della classe ci demmo appuntamento verso le sette di sera."Ragazzi... avete detto ai vostri genitori cosa siete diventati?"
Chiesi, ansiosa di risolvere tutta quella faccenda.
Tutti annuirono, adesso toccava avvertire i genitori di Iris;
Andrea Bianchi e Alexa Irwin.Bussammo alla loro porta erano alquanto sorpresi di vederci, cercarono con lo sguardo Iris... ma non appena non la videro iniziarono a preoccuparsi.
"Dobbiamo parlare!"
La donna, quasi, con le lacrime agli occhi ci accolse silenziosamente ed offrì a tutti noi qualcosa da bere, che accettammo.
Scoprii con mio piacere che i sapori dei cibi umani, ormai, erano diventati più gustosi e capii immediatamente perchè si ostinavano ad organizzare quelle cene al castello."Ragazzi... è arrivato il momento di parlare, dov'è nostra figlia?"
Andrea ci guardò seri, mentre la moglie non riusciva a stare ferma."Prima dovremmo raccontarvi dall'inizio ciò che è accaduto"
Mi precedette Melania, i due annuirono e si misero comodi ad ascoltare.
Rimasero un'ora e mezza a sentirci parlare senza interromperci, Andrea rimase impassibile come da sempre ormai... lo ricordavo così fin da quando avevo 14 anni.
Mentre la madre era arrabbiata."Ti avevo detto di non mandarla lì... quei vampiri sono sempre d'intralcio e guarda caso la nostra famiglia li attira!!"
Urlò la donna.Coosa???
Sapevano dell'esistenza dei vampiri?
Tutti noi ci guardammo sconvolti."Ed io ti avevo detto di dirle immediatamente cosa combattiamo... invece devi essere più cocciuta di un mulo, e così, la tua stessa figlia è diventata un vampiro... e persino i suoi amici!!!"
Gridò il Signor Bianchi di rimando."Cosa vuoi che ti dica.
Che hai ragione?
Beh, accontentati.
Perchè non te lo dirò mai più!
Adesso, esci le armi... chiama mio padre ed andiamo a salvare nostra figlia da quel pezzo di merda di un vampiro succhia sangue!!!"
Io ed i ragazzi eravamo ancora più scioccati di prima, Andrea si alzò e da dietro un quadro aprì un'ampia cassaforte contenente una gran quantità di armi anti-vampiro... sbiancai un attimo, con la paura che potessero usarle anche su di noi."Beh... perchè siete così pallidi, sembrate morti!"
Ci risvegliò Alexa."Ok... ho sbagliato termine"
Sorrise.
"Ragazzi, state tranquilli, non vi faremmo mai del male"
Ci rassicurò Andrea.
Corsi ad abbracciare in lacrime quei due da parte di Iris, glielo dovevo."Sappiate che devo tutto a vostra figlia e vi aiuterò ad ogni costo!"
I due non se lo aspettavano ma comunque mi strinsero a loro, tutti i ragazzi, poco dopo, si avvicinarono e si unirono all'abbraccio."Beh ragazzi!
È arrivato il momento di dar calci al culo di qualche sanguisuga... senza offesa!"
Disse Alexa, tutti scoppiammo a ridere ed iniziammo ad adoperarci.Iris Pov
Una settimana... un'intera settimana passata con quell'essere spregevole, fortunatamente l'unica cosa di intimo che mi aveva obbligata a fare era stato baciarlo sulla bocca, e con ancora più fortuna... senza aggiungere la lingua.
Quell'uomo era semplicemente disgustoso, fare determinate cose alla sua famiglia, per giunta ai suoi figli.
Era pazzo!
E ciò non portava a niente di buono.La porta della camera in cui mi rinchiudevo da giorni venne spalancata, era Caleb, che ogni tanto veniva a farmi visita per riallacciare i rapporti, ovviamente rifiutai la sua offerta non appena scoprii che lui era a conoscenza del fatto che Vladimir mi avrebbe usata anche per altri scopi.
"Vattene!"
Affermai.
"Iris... ti prego!"
Mi supplicò.
"Ho detto, vattene!
Ribattei più dura.
"Voglio aiutarti...""Che stai dicendo?"
Iniziai ad incuriosirmi, lui avendo capito di avere la mia piena attenzione si chiuse la porta alle spalle, controllando prima che nessuno ci stesse spiando."Hai capito benissimo...
Nessuno di noi può più vivere in questo modo, a me non fa piacere vederti soffrire ed in più, Vladimir è un figlio di puttana!"
Il ragazzo iniziò a singhiozzare, ispirandomi quasi tenerezza."Iris... lo ha ucciso..."
Disse tra le lacrime.
"Chi...?" sbiancai.
"Lui... ha ucciso mio padre.
Non riusciva a fidarsene..."
Lasciò la frase in sospeso, corsi ad abbracciarlo, sapevo quanto Caleb tenesse a suo padre era il suo punto di riferimento, e perderlo era un'atrocità per lui... come d'altronde per chiunque."Allora Cal... è arrivato il momento di vendicarsi!
Niente più bugie, niente più scherzi... dobbiamo fare a pezzi quel bastardo!"

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Red Moon
مصاص دماءUna semplice gita scolastica si trasformò in qualcosa di più...di inaspettato. Chi avrebbe mai pensato che esistessero realmente i vampiri? Belli, senza dubbio. Affamati, di certo. Invincibili...forse. Ma una domanda assillava Iris, cosa volevan...