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Un mese dopo....

Iris Pov

Passeggiavo all'interno del castello, ripensando a come in un mese la mia vita fosse cambiata.
Quella gita aveva rivoluzionato il mio modo di vivere e le mie credenze, non avrei mai pensato potessero esistere i vampiri ed adesso io stessa ero una di loro.

Dopo che Vladimir venne addormentato, l'esercito ed il resto dei sudditi tornarono a servire la vera sovrana.
Si scoprì che molti di loro si schierarono dalla sua parte solo perchè lui stesso li minacciava, essendo a conoscenza di alcuni dei loro segreti.
Quell'uomo non fece altro che autocommiserarsi, senza in realtà capire, che lui stesso aveva più potere di quanto pensasse .

La vita al castello svolgeva ormai normalmente.
La mia famiglia tornò in Italia, furono aperte delle indagini sulla scomparsa della mia classe... nessuno, oltre ai genitori dei sopravvissuti, sapevano che fine avessimo fatto.
Bran Castle ormai era la nostra casa.

"Si può sapere perchè ogni mattina ti fai il giro del castello?
Lo sai che è sempre lo stesso e non cambia da un giorno a l'altro?"
Natasha mi venne incontro sorridente .

"Non so, non ci ho ancora fatto l'abitudine"
Lei mi guardò sconvolta.
"Dopo tutto quello che è accaduto, non ti sei abituata a stare qui?"
Iniziò a prendersi beffe di me.

"Eh già"
"Bene cara mia, sappi che il tuo Principe ti sta attendendo nel suo studio."
Sì ragazzi, avete sentito bene, lui ed io stavamo ufficialmente assieme e quell'ufficio che prima era di sua madre, adesso apparteneva a lui.

"Può attendere per l'eternità..."
Scherzai, facendo ridere la mia amica.

"Nat... so che solitamente non ne vuoi parlare, ma come va con Marcus?"
Il suo volto s'incupì rapidamente alla mia domanda.
Purtroppo tra loro non c'era stato un lieto fine, come accadde a me o a Nicholas e Melania.
Marcus, non riusciva a capacitarsi di essersi preso una vera e propria cotta per Natasha.
Cotta... così la definiva, adesso.
In realtà tutti eravamo a conoscenza che fosse innamorato perso della rossa.

"Non vuole nemmeno parlarmi, Iris."
Scoppiò a piangere.
La abbracciai, era l'unica cosa che avrei potuto fare... anzi, non l'unica!

"Nat... vai a dire a Nathan che sono impegnata e che ci incontreremo più tardi."
Dissi improvvisamente, la rossa si asciugò le lacrime confusa ed annuì.

"Ma, cosa vorresti fare?"
Mi chiese curiosa.
"Tu non preoccuparti..."
Le sorrisi, per poi scomparire tra i vari corridoi del castello.

Marcus Pov

Passavo più tempo in camera che a fare altro, se fossi uscito di lì, ovunque mi fossi trovato, avrei pensato sempre a lei.
Il castello brulicava di suoi amici ed il fatto che Natalie, la sua gemella, era rimasta qui, non faceva altro che peggiorare la situazione.

La rossa provò più volte a rivolgermi la parola, ma con varie scuse ho sempre rimandato l'inevitabile.

Iniziai a sistemare la mia camera, come facevo ogni giorno da ormai un mese.
Non c'era nemmeno un granello di polvere, eppure non mi davo pace.

La porta improvvisamente si spalancò, Iris era proprio lì, con le braccia conserte ed un espressione indecifrabile dipinta sul volto.

"Non so, vorresti distruggere la mia porta?"
Domandai leggermente irritato e sorpreso dalla visita.
Tutti mi sarei aspettato, tranne lei.

"Esattamente, anzi... la prossima volta mi assicurerò di spaccartela in faccia."
Entrò nella stanza, come se l'avessi invitata a farlo, chiuse la porta dietro di sè e si sedette sul letto.

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