AFTER 6 - UN NUOVO INIZIO

5. Tessa

Persa nei miei pensieri mi ricordo improvvisamente il motivo per cui sono uscita di casa: le uova. Così cerco di aumentare il passo e di arrivare al supermercato il prima possibile. Non è lontano da casa ma di solito prendo una strada più lunga per godermi la vista sul parco. Noi abitiamo in un appartamento davanti a un grande prato nel quale spesso andiamo a fare dei pic-nic con i bambini.
"Ei Tessa!" sento una persona urlare il mio nome ma non capisco da dove provenga finché l'interessato mi si presenta davanti.
"Ciao Tessa, è un po' che non ci si vede, state bene tu e la tua famiglia?" chiede il mio migliore amico, nonché fratellastro di Hardin.
"Noi stiamo tutti bene grazie Landon! Come stai tu invece?" lo guardo e noto che è un po' imbarazzato perché quando lo è arriccia sempre il naso.
"Andiamo sai che puoi dirmi tutto. Che succede Landon?" chiedo accarezzandogli il braccio tentando di dargli conforto.
"Lo so Tess e ti ringrazio ma non so bene nemmeno io come sto. Penso che sia un po' il periodo, sai mia moglie ha appena perso il lavoro e il morale è un po' a pezzi per tutti e due. Ma c'è la caveremo, lo facciamo sempre!" mi spiega tutto cercando di essere convincente con un sorriso forzato così mi viene un'idea.
"Che ne dici se domani sera tu e tua moglie evenite a casa nostra a cena? Sono sicura che anche i bambini vorrebbero vedere Addy! Allora che ne dici?" lui come risposta mi fa una smorfia.
"Mi confronterò con lei e ti farò sapere, ma grazie in anticipo per l'invito Tess" dopodiché guarda il suo orologio ed esclama:"Oh scusami tanto ma devo scappare, ho lezione." mi saluta dandomi un abbraccio e un bacio sulla guancia per poi scappare verso la scuola. Effettivamente è tardi e per fortuna sono quasi arrivata. Cammino ancora poco ed entro nel negozio. Oggi è molto affollato perciò cerco di fare in fretta. Passo tra gli scaffali delle bibite, della pasta, davanti ai frigoriferi e quando passo davanti al reparto cereali decido di prendere i preferiti di Hardin. Scappo a prendere le uova, sperando che ce ne siano ancora, le pago e in un battibaleno mi catapulto fuori dal supermercato diretta verso casa.