17. Hardin

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Cazzo. Non saprei dire se Tessa sia allibita o scioccata. Sicuramente un misto tra questi due.

"Hardin!! Smettila di scherzare e dimmi la verità!" Esclama lei alzandosi in piedi e camminando avanti e indietro per la stanza. Mi alzo a mia volta e cerco di fermare uno dei suoi giri.

"Tessa, guardami, è la verità" Dico cercando di attirare la sua attenzione. "Non ti ho detto una cosa riguardo a lui..." Lei stremata si costringe ad ascoltarmi. "Ti ricordi quella sera in cui Landon e la sua famiglia dovevano venire a cena da noi e poi è successo..." Mi interrompo per guardarla negli occhi...Ha capito cosa intendo dire e il suo sguardo si incupisce perciò cambio subito discorso "Dopo l'ho chiamato per sapere se andava tutto bene e lui mi ha risposto sconvolto. Era successo qualcosa ma non aveva il coraggio di dirmelo e io ovviamente non te l'ho detto per non allarmarti maggiormente."

Prendo fiato e nel frattempo alzo lo sguardo per vedere l'espressione di Tessa. E' ancora un po' allibita ma sembra che cominci a credere al mio racconto. "Ti prego...dimmi che stai scherzando..." Mi supplica lei con le lacrime che minacciano di sgorgare da un momento all'altro. Con la coda dell'occhio che le tremano le mani, così gliele avvolgo intorno alle mie e gli do un piccolo bacino su di esse. Dopodiché la prendo per i fianchi e la faccio sedere sul letto, sopra le mie gambe.

"Tess, io sono serio" Non avessi mai pronunciato queste parole. Si appoggia al mio petto e incomincia a piangere a dirotto. Io la abbraccio e cerco di trasferirle tutta la forza che possiedo, facendole capire che sono la sua ancora quando tutto sprofonda. In questa settimana è stata in camera come un vegetale e con questa rivelazione temo che possa tornare ad esserlo.

La scuoto leggermente, ricordandole sottovoce che dobbiamo scendere dagli agenti. Lei annuisce e si ricompone, si sistema e dopo dieci minuti scendiamo nella hole dell'hotel. Un poliziotto si avvicina a noi e ci fa cenno di sederci sui divanetti vicini alla reception. Noi ubbidiamo e aspettiamo che qualcuno ci spiega cosa centri Landon con questa storia.

...

Passa un'ora e ancora nessuno si è degnato di arci una spiegazione così mi alzo in piedi e vado da un agente. "Mi scusi ma io e mia moglie siamo seduti su quelle cazzo di poltrone da un'ora ormai e nessuno ci ha spiegato che cosa cazzo sta succedendo!" Lui mi guarda con un'espressione indignata e mi risponde a tono. "Innanzitutto buongiorno anche a lei. E seconda cosa io non sono autorizzato a parlare di fatti della polizia a due ragazzini, quindi si calmi e aspetti che qualcuno arrivi a darvi informazioni." Dire che sono scioccato è un eufemismo. "Ma è serio cazzo!?" sbotto io ma immediatamente una mano leggera mi si posa sulla spalla e mi trascina via a forza dal poliziotto, facendomi evitare una rissa.
"Mi spieghi che cosa avevi intenzione di fare?!" Tessa mi guarda con espressione accusatoria incrociando le braccia e battendo il piede per terra, in attesa.
"Hai sentito come mi ha risposto quel bastando? Lo vorrei picchiare, cazzo" cerco di giustificarmi ma entrambi sappiamo che quello che voglio fare è sbagliato. Ma in qualche modo devo far sparire la rabbia così dico a Tess che vado a fare un giro nel vicinato, lasciandola da sola nella hole.

AFTER 6 - UN NUOVO INIZIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora