15. Tessa

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Sono seduta sul sedile del passeggero della macchina del  mio futuro marito. 

Futuro. Marito. cavolo ancora non ci credo che diventrò sua moglie. Stiamo insieme da così tanto tempo che ormai era quasi sottointeso che lo fossimo. Ma quando mi ha fatto la proposta mi ha letteralmente stesa. Non me lo aspettavo per niente e questo lo ha reso ancora più bello e unico. 

Mi giro vero Hardin per ammirarlo. E' impegnato a cercare i cartelli stradali che conducono alla prossima tappa della sorpresa. Sul viso ha quella sua espressione accigliata che mi fa ammattire ogni volta. Ha una mano appoggiata sul cambio, intrecciata alla mia. E' così tenero quando fa il romantico. Lui si accorge che lo sto fissando e si gira verso di me "Sono proprio così irresistibile, piccola?" Io come risposta mi mordo il labbro e guardo il rigonfiamento del pantaloni. "Oh oh, non provocarmi piccola, potrei prenderti e scoparti qui e subito, ma non voglio rovinare tutto. Perciò calma gli ormoni che siamo quasi arrivati" Dichiara lui cercando di rimanere concentrato sulla strada. "Uffa" confesso io mettendo il broncio e guardando fuori dal finestrino. Senza nemmeno guardarlo lo sento ridere fragorosamente.

Dopo circa venti minuti arriviamo in un hotel di una cittadina con un nome strano, ci registriamo alla reception e saliamo nella nostra camera da letto. D12. Perfetto. Siamo al quarto piano ma per fortuna c'è l'ascensore. Questo è bello grande e tappezzato da specchi e nonostante la tentazione di saltare addosso ad Hardin e fare l'amore qua dentro, cerco di tenere a freno le mie voglie e aspetto di arrivare in camera da letto. Quando arriviamo fuori dalla porta c'è un carrellino con all'interno il ghiaccio e dello champagne. Lo prendo in mano e noto che è lo stesso del ristorante. Guardo Hardin e con un espressione interrogativa dico "Sul serio? Altro alcool? Sai già che non devo essere ubriaca per accettare di fare l'amore con te" Lui mi guarda imbarazzato, sapendo di aver azzeccato la sua idea. "In realtà..." comincia lui ma un rumore in fondo al corridoio sentiamo dei rumori. Hardin per istinto si mette davanti a me, proteggendomi con il suo corpo. Si guarda un po' in giro e mi prega di entrare nella stanza mentre lui sarebbe andato a vedere cosa fosse quel rumore. Io acconsento ed entro nella stanza. 

Wow. E' tutto ciò a cui riesco a pensare. Hardin deve averla decorata per l'occasione altrimenti non me lo spiego. La camera è grande come la nostra cucina e il nostro salotto messi insieme e sul lato immediatamente di fronte alla porta c'è un enorme vetrata che si potrae sulla laguna di Brooklyn. E la vista è mozzafiato. Sul lato destro della stanza c'è un enorme letto con lenzuola e cuscini bianchi, con cosparso sopra una spolverata di petali di rose rosse e quando al centro del letto noto un grande bouquet di rose rosse emetto un urletto di felicità. Le rose sono il mio fiore preferito e Hardin lo sa molto bene tanto che ogni volta che ne ha voglia me ne compra una mazzo enorme e per giorni la nostra casa profuma della loro intensa fragranza. Appeso al lampadario oro si trova una tenda che si dirama in diverse direzioni della stanza e uno di questi porta in bagno. Ma mentre sto per entrare a vedere la sua magnificenza sento la porta aprirsi e vedo Hardin apparire sulla soglia. Lui viene nella mia direzione con un espressione piena di sè e con le braccia aperte dice "Allora, Signora Scott, vogliamo dare inizio alle danze?"


AFTER 6 - UN NUOVO INIZIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora