capitolo 13

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Stavo camminando sulla spiaggia finché non sentii delle braccia avvolgermi la vita da dietro.

D <ciao piccola...>

V <hei die> mi prese per mano e iniziammo a camminare per la spiaggia. Mi girai a guardarlo, era bellissimo. Lo portai a sedersi sulla spiaggia di fianco a me.

Portò una sua mano sulla mia gamba accarezzandomela. Io appoggiai la mia testa sulla sua spalla e continuai a guardare il mare.

Dopo un pò mi prese il viso con una mano e mi girò verso di lui. Lo guardai negli occhi.

D <ormai l'hai capito no?>

V <cosa?>

D <che mi piaci da morire...> e mi baciò... un bacio così bello...
ASPETTA, COSA?!?!? MA IO NON STAVO CON TANCREDI.

Mi svegliai di colpo tutta sudata e con il fiato affannato. Era tutto un sogno. Ma per me è un "per fortuna" o un "che peccato"...? Ve basta con questi pensieri, stai con Tancredi.

Però nel sogno Diego mi ha chiamato "piccola" come ieri sera... AAAAAAAAIUTO CHE DISASTRO.

Prendo il telefono per guardare l'orario. Le 8 del mattino. Tancredi ancora dorme ma io decido di alzarmi e andare a fare colazione.
Mi passo le mani sugli occhi. Cazzo ieri mi sono dimenticata di struccarmi. Vabbè amen scendiamo, saranno ancora tutti a dormire.

Scendo le scale ed entro in cucina. Ho talmente tanta sfortuna che l'unica persona che trovo è Diego. Come mi devo comportare?

V <buongiorno Diè>
D <oh buongiorno, come mai sveglia a quest'ora?>
V <non avevo più sonno> in realtà è colpa tua mongoloide, ti ho sognato e ora per il trauma non riesco più a dormire...che nervoso.

Vorrei tanto chiedergli perché ieri mi ha chiamata cosi...potrei approfittarne ora che non c'è Tancredi.

V <die posso chiederti una cosa?> i nostri discorsi iniziano sempre con questa mia frase ormai.
D <certo dimmi tutto, ah e comunque così sembri un panda, ieri ti sei dimenticata di struccarti> simpatico. Forza Ve, c'è la puoi fare, chiediglielo.

V <ha ha ha simpatico. Però tornando alle cose serie: tu ieri sera mi hai... mi hai chiamata....>

D <ti ho chiamata?>

V <mi hai chiamata "piccola"> calò un silenzio di tomba.

D <ah...ehm ... scusami non volevo, cioè, era un modo carino e dolce per darti la buonanotte... no?> sembrava in crisi.

V <beh per me si, ma non so quanto tancredi lo accetti>

D <hai ragione...va bene> perché mi sembra sempre triste?? poverino.

Mi avvicino a lui e gli do un abbraccio per tranquillizzarlo. Vedo che ricambia subito e questo mi rende parecchio felice.

V <ora preparami la colazione sfaticato!> ci mettiamo a ridere. Ha proprio un bel sorriso e una risata contagiosa.

D <intanto qua sono io quello che si sveglia per primo>

Preparato il caffè lo versiamo nelle nostre tazze, prendiamo il pacco di biscotti e ci dirigiamo verso la tavola. Ci sediamo uno di fronte all'altro e iniziamo a parlare del più e del meno. Mangiavamo entrambi gli stessi biscotti, prendendoli dallo stesso sacchetto.

Avevo quasi paura di scontrarmi con la sua mano e con tutta la fortuna che ho...accadde. Stavo prendendo un biscotto e la mano di Diego si posò sulla mia. Alzai lo sguardo e lo fece anche lui. Mamma che imbarazzo

D <scusami...n-non volevo...m-mi d-dispiace>

V <tranquillo non è successo niente...> non ci eravamo accorti che però le nostre mani erano ancora li. Decido di spostarla.

Finiamo di fare colazione in silenzio e poi raggiungo Tancredi in camera, sta ancora dormendo.

Pov's Diego

Posso dirlo? CHE IMBARAZZO. È stato bellissimo per me si, ma imbarazzante. Stavo per prendere un biscotto e ho appoggiato la mia mano sulla sua per sbaglio. Era bellissimo parlare con lei ridendo e scherzando facendo colazione, ma ho rovinato tutto. Sono un cretino. Poi quell'abbraccio che mi ha dato prima...AHHH CHE BELLO.

Vado a parlarne con Gian, spero mi aiuti a tirarmi un po' su di morale.

Mi avvio a passo svelto verso la sua camera.
Avvicino l'orecchio alla porta ma non sento niente, vale a dire che sta ancora dormendo.
Entro con calma e mi avvicino a lui per svegliarlo.

D <Gianni...Gianni sveglia ti devo parlare>
G <Die che cazzo vuoi già di prima mattina...> dice stropicciandosi gli occhi.
D <ho fatto un casinò con Ve...> si alza di scatto e mi guarda negli occhi. Povero ha tanto sonno, l'ho svegliato bruscamente.
G <cos'hai fatto? dai racconta>

Inizio a spiegargli tutto nei minimi dettagli, dicendogli di come l'ho chiamata ieri sera, lei che mi ha chiesto conferma sta mattina, della colazione e per ultimo delle mani.

G <questo non è un solo casino ma una bella serie... l'hai chiamata "piccola" di proposito ieri?>
D <ero stanco e penso di aver pensato a voce alta...>

G <è un bel problema...cerca solo di non tirare più fuori l'argomento e di comportarti in modo normale. Domani è anche il suo compleanno quindi dobbiamo preparare la festa, 18 anni si compiono una volta sola> cazzo è vero domani è il suo compleanno... devo andare a comprarle un bel regalo.

D <oggi vado a comprarle un regalo... cosa pensi le possa piacere?>

G <il suo telefono è mezzo andato, però penso glielo regali Tancredi. Il computer si potrebbe...ma sempre meglio chiedere a lui>

D <allora appena si sveglia gli parliamo> dico alzandomi prima di uscire dalla stanza. Gianni però mi ferma e mi dice un ultima cosa.

G <Die sai che non puoi andare avanti così...stai male per lei. Devi trovare una soluzione, non voglio vedere mi fratello triste>
D <la troverò, la troverò> esco dalla stanza.

Come faccio a trovarla? Mi piace la ragazza del mio migliore amico, che soluzione posso trovare???

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SPAZIO AUTRICE
strano che io non abbia lasciato un po' di suspance alla fine...però vi metto ansia adesso. succederà una sorpresina nel prossimo capitolo. State pronti!

~nnnobodyyy

Please be mine || q4 and diego lazzari ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora