capitolo 9

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Pov's Veronica

Mancava poco meno di una settimana al gran giorno. Avevo già preparato gli scatoloni con tutte le mie cose. I ragazzi sarebbero arrivati in Chill House il 5 novembre, io invece il 7 assieme a Zoe. Avevano in mente di fare un video per annunciare ogni giorno l'arrivo di qualcuno.

Ero emozionata, il 7 novembre i fan dei ragazzi avrebbero scoperto della mia esistenza e non avrei più dovuto nascondermi dai loro TikTok.

Nel frattempo mi arrivò una chiamata da Cecilia.

Chiamata tra Cecilia e Veronica
C <hei Ve! Come vanno i preparativi??>
V <abbastanza bene dai! un po' mi dispiace dover lasciare questo appartamento, mi ricorda quando ci venivo da piccola con mamma e papà...però andare a vivere in una villa è sempre stato il mio sogno.>
C <a chi non piacerebbe, e poi con i ragazzi... a proposito come ti senti all'idea che i fan scopriranno chi sei??>
V <ansia è la parola d'ordine...>
C <immagino! Mi mancherai Ve, verrò a trovarvi molto molto molto spesso>
V <DEVI CECII, sei la mia migliore amica, non posso stare senza di te>
C <neanch'io tesoro. Ora ti lascio finire di sistemare le tue cose e sta sera ci vediamo per cena va bene? Solo io e te come ai vecchi tempi>
V <siii. ci vediamo dopo, ciao stella.>

fine chiamata

Alle 16 avevo finito di preparare tutti gli scatoloni. Avevo tenuto fuori solo qualche vestito che avrei usato in questi ultimi giorni e delle cose che mi servivano, il restò era già impacchettato. Passerà più tardi il camion a prendere tutte le mie cose per portarle nella casa.

V <ora mi merito una bella doccia!> dissi tra me e me. Entrai in bagno, dissi a Siri di far partire la mia playlist preferita, mi tolsi i vestiti, slegai i capelli e via sotto l'acqua tiepida.

La prima canzone che partì fu "Tatuaggi" di Psicologi, una delle mie preferite. Mi faceva pensare molto al mio passato. Parlava di sofferenza, amici e amori perduti. Errori della vita, che saranno sempre parte di noi e non ci abbandoneranno mai, come tatuaggi che non vanno via.

Passarono un altra sfilza di canzoni e dopo circa 20 minuti ero fuori dalla doccia e mi stavo asciugando i capelli. Dedicai un pò di tempo a me stessa.

Decisi di chiamare velocemente Tanche in videochiamata per sentirlo, visto che tutta oggi non gli avevo scritto perché ero impegnata con i preparativi.

videochiamata tra Tanc e Ve

T <hei amore mio, come va? Finito di preparare tutte le tue cose? Il camion passa alle 17.30>

V <hei tesoro, tutto pronto, come vedi sono appena uscita dalla doccia perché sta sera vado fuori a cena con Cecilia>

T <ahnn va bene dai, sai che poi potrà venire tutte le volte che vuole in Chill per trovarci e soprattutto trovarti>

V <beh non pensi mica che vi subirò tutte le ore del giorno ahaha>

G <ehi guarda che siamo qui noi eh>

V <e chi ha detto niente? ahaha dai ragazzi sapete che vi voglio un mondo di bene>

L <si ti vogliamo bene anche noi>

V <hei broo ciaooo. E Diego dov'è?>

D <ehi eccomi sono qua! come stai?>

V <tutto bene dai! Te?>

D <bene bene dai>

la telefonata andò avanti, parlammo del più e del meno, finché non suonò il mio campanello di casa, probabilmente il camion per prendere le mie cose da portare in villa.

V <rega hanno suonato al campanello, vi salutò ciao a tutti amori>

fine chiamata

Aprii e i responsabili salirono, con calma presero tuti gli scatoloni per poi caricarli sul camion. Mi rendevo conto sempre più ciò che stava succedendo: stavo andando a vivere con i ragazzi nella Chill House.

Alle 18.30 finirono di caricare le mie cose e partirono. Io finii di truccarmi, presi il telefono e il portafoglio per poi dirigermi verso il duomo, dove dovevamo trovarci con Cecilia.

C <Ve eccoti!> disse abbracciandomi
V <oggi sono in orario, per la prima volta in vita mia> scoppiammo entrambe in una risata.
C <allora dove mangiamo?>

V <una bella pizza?>
C <andata!> disse dirigendosi verso la pizzeria più vicina.

Mi mancherà tantissimo. È la mia migliore amica, mi ha aiutato nel momento del bisogno, le devo tutto.

La serata come dire...passò una meraviglia. Ci divertimmo tantissimo. In giro per Milano dopo una buona pizza. Parlammo del più e del meno.

C <mi mancherai Ve...sarà strano non averti più in mezzo ai piedi quasi ogni giorno>

V <anche tu Cecia...però passerai a trovarmi più che spesso, l'hanno detto anche i ragazzi>

Una volta sotto casa di Cecilia, la salutai per poi dirigermi verso casa mia. Avevo un po' paura di girare da sola di notte, però decisi di farmi coraggio e andare.

Ero un po' in ansia, non c'era nessuno per strada tranne un gruppo di ragazzi ubriachi.
Facevo bene ad aver paura.

Poco dopo punto vidi che si stavano dirigendo verso di me. L'ansia iniziò a prendere il sopravvento. Mi guardi attorno ma non c'era nessuno. Avevo paura.

Si avvicinarono a me e iniziarono a parlarmi dandomi della tr0ia, toccandomi e insultandomi. Non sapevo cosa fare, mi sentivo indifesa. Continuarono purtroppo per lungo tempo.

Ad un certo punto un ragazzo tentò di baciarmi, ma io lo allontanai con forza. Peccato che questo mio tentativo fu inutile perché gli altri ragazzi mi scaraventarono a terra, lanciandomi dietro le bottiglie di birra vuote. Una mi prese in pieno la mano, facendomi numerosi tagli su di essa.

Stavo per rinunciare a difendermi o scappare e abbandonarmi a me stessa. Non avevo speranze con un gruppo di ragazzi così e oltretutto ubriachi. Avevo una paura folle di essere violentata.

Continuarono ad inultarmi, tirandomi calci e lanciando bottiglie. Ero allo stremo delle forze.

Vidi però in lontananza una figura che iniziò a correre verso la nostra direzione.
L'unica parola che riuscii a dire con voce distrutta fu "aiutami".

X <ma che cazz? ODDIO VE!>

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SPAZIO AUTRICE

eccomi qua! Ve sta passando un brutto momento, chissà chi è il suo supereroe... chi vorreste che fosse? scrivetemelo nei commenti e lasciate una stellina! ❤️

~nnnobodyyy

Please be mine || q4 and diego lazzari ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora