«È così che voi vi divertite?» chiese Reina stringendo le mani sulle gambe e guardando le cinque bottiglie di alcool sul tavolino in soggiorno.
«Non pensavo che per te fosse un problema» con tono rispose Liam mentre osservava attentamente la ragazza.
«Non tocco alcool da uno anno...» sussurrò Reina abbassando il capo.Calò il silenzio nella stanza, per qualche secondo tutto tacque fin quando Lydia si alzò di scatto per accendere il gira dischi sul mobile vicino al caminetto.
Si girò facendo roteare, in modo tranquillo, la gonna che indossava: «Obbligo o verità, ma se si sceglie la seconda per due volte consecutive si butta giù 50ml di Gin» annunciò con tono felice, inginocchiandosi sul pavimento ed iniziando a versare il Bombay in piccoli shottini trasparenti.«Fantastico!» esclamò Allison sorridendo e sedendosi anche lei sul pavimento, «Stiles, obbligo o verità?».
Lui farfugliò qualcosa sottovoce, sembrava quasi imprecare contro la ragazza.
«Verità» disse guardandola, aspettando una sua domanda.
«Hai mai baciato una ragazza?» ridacchiando gli chiese Allison.
Ma a Stiles tanto non piacque quella domanda che diventò subito rosso in viso: «Si» disse convinto con lo sguardo fisso sulla ragazza.
Scott lo guardò alzando un sopracciglio quasi perplesso.
«Ok diciamo... andiamo è stato in quinta elementare, vale come bacio!» borbottò Stiles subito dopo aver notato lo sguardo del suo migliore amico.
Tutti quanti risero nel notare le espressioni buffe che stava regalando Stiles a tutti loro, compresa Reina.Qualche ora più tardi, dopo aver riscaldato gli animi, Liam volse il suo sguardo su Reina con un sorriso falso stampato in viso.
«Obbligo o verità Reina?» domandò lui con tono acuto.
La ragazza lo guardò negli occhi, mordendosi nervosamente il labbro inferiore e riflettendo a lungo prima di rispondere.
«Questa volta non puoi scegliere di nuovo obbligo, la bottiglia di gin è quasi finita per colpa tua» disse Hayden quasi schifata, mentre la osservava attentamente.
Reina annuì: «Verità!»
«Cosa è successo due anni fa?» chiese con schiettezza Liam e a denti stretti.
Reina sussultò alla domanda schiudendo le labbra.
Tutti la stavano osservando tranne Lydia, lei aveva la testa bassa con lo sguardo fisso sul pavimento.Reina sospirò per un secondo.
Era finalmente arrivato il momento di dare spiegazioni ai suoi amici che la fissavano impazienti.
Allungò un braccio sul tavolino per prendere uno shottino e mandarlo giù tutto in un sorso.
Si alzò dalla poltrona sistemandosi la gonna e avvicinandosi lentamente alla finestra per guardare fuori.Incrociò le braccia al petto e prese un gran respiro per poi iniziare a raccontare lentamente: «Ricordate il mio ultimo Halloween? Alla festa?» domandò ai suoi amici, spostando lo sguardo su di loro vedendoli di seguito annuire,
«Vidi per sbaglio il ragazzo con cui mi frequentavo baciarsi con un'altra ragazza di nascosto, nell'attesa che io ritornassi da lui dopo essere andata in bagno.
Nei giorni a seguire feci finta di niente cercando di capirne di più... ma mai cosa fu più sbagliata!»Si fermò per qualche secondo mordicchiando il labbro inferiore per poi continuare,
«Scoprì che era fidanzato da un anno e non so per quale assurdo motivo iniziò questa relazione perversa con me.
Decisi allora di vendicarmi, così hackerai il computer del padre per conto suo.
Sapevo che lui lavorava nella C.I.A. e conoscete le mie competenze informatiche, così inviai dei file privati compromettenti ai suoi capi superiori i quali lo sospesero dal lavoro.
Ma qualcosa andò storto e Dave, così si chiamava il ragazzo, venne a scoprire chi aveva manomesso i file così importanti e si presentò a casa mia.
Ricordo ancora quella sera...»INIZIO FLASHBACK
Reina era seduta alla scrivania di camera sua, impegnata nel finire il saggio breve di letteratura.
Quella sera c'era una bella aria calda a Beacon Hills, con qualche leggero venticello non fastidioso e con la luna che risplendeva sulla città, senza una nuvola sparsa.
La ragazza continuava a picchiettare nervosamente le unghie sul tavolino quando un rumore dal piano di sotto la fece sussultare.
Si alzò lentamente dalla sedia avvicinandosi poi alla porta e aprendola.
Si affacciò di poco permettendo ai suoi occhi di guardare un po' ovunque.
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No Limits
Lobisomem«Sei il sussurro alla fine di ogni urlo disperato!» Dopo due anni di vissuto a Londra, scappata dai problemi e lasciandosi alle spalle una vicenda che aveva segnato per sempre lei e i suoi amici, Reina dovrà tornare nella sua città natale: Beacon Hi...