26. Tutti con Harry

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Louis aveva sempre sentito parlare della baita che la famiglia di Liam possiede. È una piccola casetta di legno sulle montagne e spesso la famiglia Payne ci trascorre le festività natalizie o Liam organizza delle megagalattiche feste per l'ultimo dell'anno. Louis era sempre riuscito a declinare l'invito per quelle circostanze additando la scusa di non esserci per quel periodo dell'anno, ma siccome Liam l'ha invitato, insieme a Harry e a Niall, a trascorrere un weekend prima della chiusura definitiva della scuola non ha potuto dire di no.

Quando Liam gli ha inviato il messaggio con quell'idea – accompagnata da tante emoticon sorridenti e punti esclamativi – ha storto la bocca e siccome era sicurissimo che i suoi genitori gli avrebbero detto di no ha voluto chiedere il permesso.

«Sul serio, posso?» ha domandato, quasi incredulo. Aveva riposto tutte le sue speranze in un rifiuto dei genitori che, purtroppo, non è arrivato.

«Certo, perché no? Mi sembra un'idea carina» ha ribattuto sua madre.

«Ma... ci sarà anche Harry e... Niall...»

«Sì, l'ho capito, è la quarta volta che lo ripeti.»

Mark, prima della partenza, ha voluto parlare con i due ragazzi giusto per sicurezza, per essere certo che non si mettessero in mente strane idee. Da uno ha ricevuto un cenno affermativo del capo, mentre dall'altro un "sì, signore" balbettato e biascicato.

E ora, contro ogni aspettativa, sono diretti verso la baita.

Hanno preso il treno perché, nonostante Liam sia l'unico ad avere la patente, non se la sono sentiti di lasciare che si prendesse la responsabilità di guidare per tante ore su una strada innevata e a tratti anche ghiacciata. Le gomme riscaldate e le catene avrebbero aiutato, certo, ma sono pur sempre quattro ragazzi e anche i loro genitori si sono detti più tranquilli se avessero preso il treno. In fondo, poi, la stazione dista solo cinque minuti di pullman dalla baita.

Niall ha la testa poggiata sul finestrino e gli occhi socchiusi, mentre Harry gli sta seduto accanto e ascolta tutto ciò che Liam gli sta dicendo. Stranamente, Niall non è più agitato come lo era un tempo in presenza di Liam e ormai ogni tanto si prende una pausa dal parlare con lui. Sentirsi tutti i giorni telefonicamente gli piace tantissimo e ha aiutato i due ragazzi a stringere di più il loro rapporto, ma il sonno in quel momento sta avendo la meglio, perciò si lascia solo cullare dalla voce di Liam.

I genitori di Niall sono stati straniti dal sentirgli dire che un suo amico lo avesse invitato a trascorrere un weekend sulle montagne insieme ad altri tre ragazzi e non ci hanno pensato nemmeno un secondo a dire di sì. I signori Horan farebbero di tutto pur di non vedere il loro figlio sempre davanti al PC a giocare ai giochi di ruolo o a parlare in videoconferenza con i suoi amici telematici.

Liam gesticola parecchio e cerca in tutti i modi di raccontare ciò che di bello ci sarà da fare. Elenca diverse attività da fare al chiuso, ma anche molte all'aperto e ogni tanto si lascia scappare qualche aneddoto di quando era bambino. Anche se ciò che non dice è il vero motivo per cui ha scelto di proporre quella gita: quella piccola baita era e sarà sempre il suo rifugio di quando si sente triste.

«Tutta la casa è circondata dalla neve e, a circa ottanta metri, c'è un fitto bosco; attraversandolo si può arrivare alle piste da sci. Voi sapete sciare?» domanda ai suoi compagni.

Harry scuote la testa, negando; mentre Louis si limita a un secco "no".

«Beh, nemmeno io tanto bene...» afferma Liam, distogliendo lo sguardo dal volto di Harry. «Però possiamo andare sullo slittino, che dite?»

«Sì, magari poi decidiamo» fa per chiudere il discorso Louis e magari tornare a sonnecchiare come sta facendo Niall, ma Liam non sembra aver voglia di finirla lì.

Attraverso i tuoi occhi - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora