Pov Neil:
È li, seduta in terza fila ;ci separa solo qualche banco , la vedo parlare con quello sfigato e vorrei sentire che cosa stanno dicendo. Sembra pensierosa; anche io lo sono ,non smetto di pensare a come mi ha tenuto testa prima. A come aveva zittito e placato Jennifer ,nessun'altra lo aveva mai fatto. Non capisco cosa abbia, ma questa ragazza è diversa dalle altre ,è forte nel vero senso della parola. Bene ,allora sarà ancora più divertente cercare i suoi limiti e farglieli oltrepassare; nessuno mi sfida e ne esce illeso. Questa grintosa ragazzina non farà certamente eccezione. "Il gioco è appena iniziato" sussurro fissandola, ma proprio in quell'istante lei si gira verso di me ed io esamino l'espressione sul suo volto ;per vedere se ha capito cosa ho detto. Ma sembra di no, ora ha un espressione più tosto confusa; cosa mai starà pensando? Avrei dovuto scoprire qualcosa sul suo conto più tardi, chiederò qualcosa a Jennifer ;lei sa sempre tutto. Durante la lezione continuo ad osservarla, probabilmente è solo una ragazzina che fa la dura; perché c'è l'ha con il mondo, magari non le hanno regalato la barbie che voleva per natale ,oppure la prendevano in giro da bambina , il suo colore di capelli infatti ricorda una carota ed a pensarlo mi scappa una risatina (sono molto particolari però).Lei si gira per vedere la causa della mia improvvisa ilarità , non trovando risposte ritorna a seguire la lezione. Poi per il resto della lezione non mi rivolge più nessuna attenzione, segue la lezione e ogni tanto scambia una parola con quello sfigato.Suona la campanella finalmente , mi alzo di scatto per uscire subito da quella gabbia; dopo chiamo Jennifer e le chiedo di incontrarci dietro la palestra. Dato che dopo avremmo avuto un'assemblea proprio li. Esco dall'uscita di servizio sul retro ,supero il campo di tennis ed arrivo alla palestra. "Ehi" sento dire alle mie spalle , riconosco la voce di Jennifer ;accompagnata da un ticchettio e da passi più pesanti che non riconosco. Mi giro e osservo il ragazzo che le sta accanto; lo esamino con sguardo infastidito. È leggermente più basso di me , è anche ben piazzato, ma non ha la stessa follia che abbiamo io e i miei amici...gliel'ho si legge negli occhi ;sembra un tipo apposto, il colore dei suoi capelli invece ha un non so cosa di familiare . '' Spero non ti dispiacia, ho portato un amico. Lui è Edward Swell, è nuovo in città " dice lei con il suo sguardo malizioso, di chi progetta qualcosa negli occhi. Lo guardo, questo non sa in cosa si sta cacciando penso tra me e me. Ha detto Swell, ecco perché mi era familiare ,quel colore ;sono uguali a quelli della ragazzina ,questo potrebbe giocare a mio vantaggio. Ebbene la nostra ragazzina ha un fratello maggiore, suppongo. "Piacere "mi dice lui porgendoni la mano , " Neil, un vero piacere "rispondo io con disinteresse, lasciando la mano del tizio a mezz'aria. Ma lui si ricompone subito senza traspirante alcuna emozione ; non sembra essersi infastidito ebbene l'indifferenza è una qualità famiglia penso girandomi verso la palestra , mettendomi le mani in tasca e dirogendomi verso l'ingresso. "Non fare troppo caso a lui, non gli piace nessuno" sento dire a Jennifer , poi attraverso il vetro della porta vedo che lei gli sta attaccata come una gatta morta ma lui le si rivolge solo il minimo indispensabile. Bhe, il ragazzo potrebbe avere più risorse di quanto ho immaginato poco prima, a quanto pare ho sottovalutato questa allegra famigliola e al pensiero mi si soleva un angolo della bocca in un ghigno. Apro la porta ed entro , la palestra è già piena di persone , salgo per le scalinate e arrivo in ultima fila seguito da Jennifer ed Edward. ''Ehi voi tre ,sparite" dico a tre matricole che intimorite prendono le loro cose e si alzano subito ,mi siedo e alla mia destra si siede Jennifer, alla mia sinistra il mio mezzo per un fine .
Dopo un po' seduti li in silenzio con Jennifer che si struscia su di me in cerca di attenzioni, la scostò e chiedo rivolgendomi al nuovo arrivato" allora da dove vieni?" Lui mi guarda e risponde " Atlanta" senza aggiungere nulla "sei qui con qualcuno?"chiedo "si con mio padre, mio fratello e mia sorella" risponde con più scioltezza ''e anche lei viene in questa scuola?" Chiedo, lui con voce leggermente sospettosa conferma mia tesi "si, fa il terzo anno.". Bene ,bene per una volta Jennifer sembra essere utile . Passo un ora noiosissima ad ascoltare i discorsi di incoraggiamento del preside , ad ascoltare i progetti che vogliono infilare nelle nostre giornate e a cercare la ragazzina che però non trovo. Non avrà mi va saltato il discorso del preside? Nha non lo farebbe mai cosa direbbe sennò alla mamma per giustificarsi, la derido nei miei pensieri. "Bene ragazzi, vi auguro un buon anno scolastico!". Ed ecco che finalmente la vedo, si dirige verso la porta ed è lì in mezzo alla folla. Mentre scendo le scale seguito da Edward e Jennifer cerco di tenerla d'occhio; mi sarei avvicinato a lei ma sicuramente non con il fratello alle calcagna. Approfitto della confusione per tirare Jennifer in disparte , la strattono dietro le scale e le chiedo a bassa voce "non abbiamo molto tempo , dimmi cosa sai della sorellina del tuo nuovo aquisto" lei scocciata si sistema i capelli e risponde "ma che ti passa per la testa? Comunque non do un gran che ;apparte che èuna insignificante ragazzina , non so perchéti interessa non èneanche carina!" Le lascio il braccio, mi avucino al suo orecchio e le sussuro "bhe, la ragazzina ti ha tenuto testa Jen" ,la lascio li infuriata e ritorno all'ingressodella palestra seguito da Jennifer. Sta per controbattere ma appena vede Edward sposta tutte le sue attenzioni su di lui "ciao" gli dice "ehi, vi avevo persi"dice lui "bhe ora siamo qui"dice lei aggrappandosi al suo braccio; "Io vado ci sentiamo dopo" dico a Jennifer "divertiti "aggiungo facendo cenno ad Edward "lo farò sicuramente " mi dice lei in con malizia. Mi avvio verso la porta dove ho visto scomparire la ragazzina poco prima. Ed uscito dalla palestra inizio a cecarla con gli occhi, una volta individuata mi dirigo verso di lei ma senza farmi vedere .
Sono abbastanza vicino da sentire con chi sta parlando al telefono , è una certa Sonja "interessante "risponde lei "ah, si si certo che lo ricordo " "mi manchi" "niente di che " questa conversazione non ha nulla di interessante. Ma proprio quando sto per andarmene le sento dire "oh va bene, oggi ho conosciuto due persone Jason e Malia, sembrano tipi apposto. Sai chi non lo sembra invece un ragazzo che frequenta alcuni corsi con mem è veramente strano. " "si, vedi mi ci sono scontrata oggi è talmente presuntuoso! " dice molto infastidita e mi viene spontaneo in lieve sorriso, "assolutamente, è maschilista, presuntuoso, fastidioso, narcisista...." "si bhe , è attraente ma" dice senza terminare la frase quando mi vede sbucare da dietro la colonna dove mi ero nascosta . "Ma...?" Le chiedo piazzandomi davanti a lei e con un sorrisetto vittorioso stampato in faccia , rimane per un po' ferma a realizzare l'accaduto "Sonja ci sentiamo dopo, in questo momento Mr. Presuntuoso è davanti a me " dice chiudendo la chiamata e rivolgendomi uno sguardo del tutto neutro "ma è terribilmente privo di carattere" dice in tono di superiorità girandomi le spalle è dirigendosi verso i parcheggi.La guardo allontanarsi con passo deciso e con i suoi capelli rossi ondeggianti, mi ricompongo subito e inizio a rincorrerla .Ma chi diavolo si crede di essere, privo di carattere eh? Bene ti faccio vedere io chi è privo di carattere ragazzina; la raggiungo ,le afferro il polso e la costringo a girarsi . Lei mi guarda negli occhi e mi sembra finalmente di aver scalfito leggermente la sua corazza e di essere riuscito a cogliere qualche emozione . Nei suoi occhi vedo rabbia? forse,non è per nulla facile da comprendere ,"non sai cosa stai dicendo ragazzina, non ti conviene metterti contro di me " dico con altrettanta rabbia; il mio sguardo diventa di ghiaccio ma non si lascia intimorire , sostiene senza problemi il mio sguardo. "Staremo a vedere "dice dando uno strattone per liberarsi la mano , senza risultati . Mi avicino al suo orecchio e le sussurro "non ti farebbe piacere conoscere il mio carattere", la lascio andare e me ne vado;lei fa altrettanto ma prima che scomparire dal mio campo uditivo mi urla "stronzo!" Mi giro di scatto e la vedo li nel parcheggio immobile e le rispondo "Non sai neanche quando,ragazzina!". Poi lei si gira e inizia a farsi spazio tra la folla resto qualche secondo a guardarla e mi accorgo che anche essendo così piccola e fisicamente fragile , se avessi potuto avrei potuto spezzare il polso prima è davvero esile, questa ragazzina sembra possedere una testardaggine è audacia incredibilmente sviluppati. Poi scuoto la testa per scacciare i pensieri e mi dirigo verso la mia jeep.
☆Spazio Autrice☆
Per chi si trovasse scombussolato arrivando a questo punto della storia ho deciso di cambiare l'ambientazione non siamo più a Chicago ma a San Francisco. (Mi serviva una località con il mare .)
Ps: ho aggiornato quindi tutti i capitoli precedenti

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Il Mio Destino
RomantikLa storia di una ragazza come le altre ,con un passato alle spalle che le ha sfocato l'idea dell'amore. Ma un cambiamento radicale incrocera la sua vita con quella di qualcun'altro. Prima di lui la mia vita andava avanti normalmente , dopo di lui...