👑 T h i r t e e n 👑

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👑 GRACE 👑

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👑 GRACE 👑

Fisso scioccata l'esperto delle arti mistiche da quando, pochi secondi fa, ha pronunciato quella frase. Il mio battito cardiaco che prima stava calando, ora è aumentato di nuovo e sto quasi per avere un infarto per la preoccupazione per quello che può dirmi l'ex chirurgo.

Gli occhi azzurri di Stephen si inchiodano ai miei di nuovo e aspettano la mia risposta con una pazienza che non pensavo avesse.

Ingoio il groppo che si era formato in gola e mi limito ad annuire, incapace di formulare nemmeno un suono.

«Sono consapevole che con questa rivelazione che starò per farti comprometterò forse la linea temporale, ma correre questo rischio ne vale di sicuro la pena. Ho avuto questa strana sensazione fin da quando ti ho conosciuta, ed è davvero strana. Sono quasi certo che in ogni universo noi due siamo collegati. Le persone lo chiamano destino, ma "destino" è un termine un po' riduttivo: io lo definirei un legame che unisce due persone fin dalla nascita. Da qualche parte nell'universo noi siamo legati, da cosa non lo so, ma di certo siamo legati. La tipologia di legame sarai solo tu a scoprirla. Ciò che ci unisce è qualcosa di più intrinseco, di profondo, di raro, di dimenticato...» l'uomo si avvicina di un passo a me, sempre con quell'espressione triste sul volto.

«Non capisco, Doctor Strange...» mormoro con voce flebile, trattenendo a stento l'ansia per ciò che mi ha appena detto.

«So che è complicato da comprendere, Grace, ma devi provarci. Questo — fa un gesto che abbraccia tutta la stanza —, ecco, questo non è reale. Quando tornerai alla tua vera vita, capirai davvero ciò che ti ho appena detto. La verità non è mai troppo lontana da noi. Appena te ne accorgerai, fammi una promessa: trovami. Sono certo che la versione di me nel tuo mondo saprà metabolizzare la notizia.»

«Che cosa intendi dire con "questo non è reale"?» chiedo, andando leggermente in panico. Mi sporgo in avanti e appoggio una mano sulla sua spalla. «Ecco, vedi? Tu sei reale! Anche questa stanza è reale, Peter è reale, i miei nonni sono reale. Io non capisco, Stephen... cioè, volevo dire signor Strange.»

Le sue labbra si incurvano nell'accenno di un sorriso. «I sogni sembrano reali, ma non lo sono davvero. Questa conversazione all'inizio ti sembrerà assurda, ma quando ti risveglierai nella tua realtà... lo capirai. Ricordati che io ti aspetterò e quando mi troverai, avremo tanto di cui discutere.»

«Questo è un sogno, allora? E lei come fa a sapere che io stia sognando?» indago, sempre più confusa. È tutto così surreale!

«Sono un'esperto delle arti mistiche, Grace, queste cose le capisco molto bene... non volevo spaventarti, comunque. Sono felice di averti conosciuta e sono più che convinto che troverai le risposte che cerchi fin da quando sei nata dal Doctor Strange della tua realtà. Il tempo sta per scadere, ti sveglierai presto» sussurra, incrinando le labbra in un sorriso agrodolce. Resta un attimo a guardarmi poi annuisce e fa per andarsene attraverso quel portale che è rimasto aperto per tutto il tempo.

Per qualche strano motivo, però, io non voglio che questo dialogo finisca così presto, così muovo un passo in avanti e lo richiamo. «Signor Strange, aspetti.»

L'ex chirurgo si ferma immediatamente e si volta verso di me. Quando i suoi occhi azzurri si scontrano con i miei, noto che luccicano leggermente.

«Anche se sono piuttosto confusa da ciò che mi ha detto, sento che aspettavo di sentirmi dire quelle parole da tutta la vita. La troverò e sistemeremo le cose, qualsiasi esse siano.»

Mi avvicino a lui e lo abbraccio, grata di aver speso questo tempo con me. Seppure sia consapevole che lui non sia tipo di abbraccia e manifestazioni affettive, ma io ne avevo proprio bisogno.
Con mia grande sorpresa, sento una mano dell'esperto delle arti mistiche appoggiarsi sulla mia schiena e accarezzarla con il pollice.

«A presto, Grace.»

Chiudo gli occhi per un attimo ma appena li riapro, Doctor Strange è sparito e davanti a me vi è solo una forte luce bianca. A piccoli passi, seguo la luce e d'un tratto tutto attorno a me scompare.

👑👑👑

La voce della professoressa Winston è la prima cosa che sento non appena apro gli occhi. Sono sdraiata sul banco della mia classe e nessuno sembra essersi accorto del mio pisolino: la maggior parte dei miei compagni è intenta ad ascoltare, chi attivamente, chi passivamente, le parole della professoressa di letteratura inglese.

Mentre mi guardo attorno, incrocio lo sguardo di Michelle che, seduta davanti a me, ha un sorrisetto divertito sul volto. «Dormito bene?» mi domanda ridacchiando.

All'inizio non capisco la sua domanda, ancora frastornata dal sogno che ho fatto e da tutto ciò che vi è successo. Era davvero tutto un dannato sogno? E allora perché le parole di Doctor Strange sembravano così reali?

Qualcuno mi picchietta un dito sulla spalla, attirando di nuovo la mia attenzione. La mia migliore amica a stento riesce a trattenere una risata. «Una bella penichella, eh? Beata te, questa lezione era la noia pura...»

Notando che io non abbia reagito, mi osserva più attentamente. «Hey, va tutto bene, Grace?»

Mi sforzo di annuire per cercare di migliorare la situazione. «S-Sì, è solo che sono piuttosto assonnata...» invento, stropicciandomi gli occhi.

Mentre lei ridacchia alle mie parole, io mi guardo attorno e mi accorgo che Peter Parker, il ragazzo di cui da oltre un anno e mezzo ho una bella cotta, mi sta fissando, e chissà da quanto. Forse rendendosi conto che anch'io lo sto guardando, arrossisce di botto e distoglie subito lo sguardo verso la lavagna davanti a noi. La sua reazione mi fa strappare un sorriso.

«Signorina Anderson, saprebbe rispondere alla domanda che ho appena fatto?» mi richiama la voce spazientita della professoressa Winston destandomi dal mio stato di trance.

Strabuzzo gli occhi e osservo la donna che, in piedi dietro la cattedra, mi fissa con le braccia incrociate al petto. Che domanda ha fatto?

«Mi scusi, potrebbe ripetere?» domando con un filo di voce. Alcuni miei compagni ridacchiano alla mia risposta.

Flash Thompson, seduto qualche fila dietro di me, non fa altro che peggiorare la situazione. «Piccola Grace, sei sempre distratta... lo so che stavi pensando a me.»

Alzo un sopracciglio e mi volto verso di lui. «Sicuro che non stai parlando per te stesso?» lo provoco, incrementando le risate all'interno della classe. Non lo sopporto proprio quel ragazzo, vorrei scollarmelo di dosso, ma sembra che si diverta un mondo ad essere ossessionato da me. Sembra un cavolo di stalker.

Michelle annuisce nella mia direzione, concordando sia con il mio comportamento che con le mie parole. Ecco perché è la mia migliore amica.

«Ora basta!» esclama la professoressa. «Peter, Grace, mi dispiace, ma dopo la lezione sarete in punizione!»

Ottimo. Grazie, Flash.
Aspetta...

Ma che c'entra Peter?

👑HEYA👑
Piccole fenici, lo so che non immaginavate un finale del genere.
Vi prego di perdonarmi, ma sono certa che anche gli altri libri vi piaceranno.
Sono così emozionata di mostrarveli
Come sapete ormai da un po', mi prenderò una piccola pausa per finire di revisionare il secondo libro della quadrilogia e programmare gli altri due. Nel frattempo, sapete benissimo che potete trovarmi anche su Instagram e su TikTok con lo stesso nickname che ho qui su Wattpad 💕
Vi voglio un mondo di bene, piccole fenici 🌷
Ovviamente vi esorto a tenere "Behind The Crown" nella vostra libreria qui su Wattpad, così potrete vedere l'aggiornamento quando pubblicherò il secondo libro 🥰
Un forte abbraccio,
— Grace Tiger 💚

𝓑𝙚𝙝𝙞𝙣𝙙 𝙩𝙝𝙚 𝓒𝙧𝙤𝙬𝙣 ♛ 𝐏𝐞𝐭𝐞𝐫 𝐏𝐚𝐫𝐤𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora