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👑 Rimasta orfana alla sola età di dieci anni, Grace Anderson vive con i suoi nonni materni che hanno preso la sua custodia dopo la morte dei suoi genitori. Lei non ha amici e a scuola la considerano una nerd perché è la prima dell...
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👑 GRACE 👑
C'era una volta in un regno incantato...
Oh no. No, no, no. Se pensavate che questa fosse una favola sviolinata e zuccherosa come quelle della Disney, vi sbagliavate di grosso.
Ah, siete ancora qui? Bene, allora fatemi ricominciare.
C'era una volta, in una frenetica città americana, un regno governato da una regina amata dalla gente dal nome May Parker e zia del ribelle ed energico principe Peter Parker, di cui ogni ragazza del regno aveva una cotta.
Tutte tranne la sottoscritta. Io ho una cotta per Spiderman, l'eroe di New York.
La gente a scuola però pensa che io sia pazza, che non esiste nessuno Spiderman, che stia fantasticando su qualche leggenda metropolitana.
Il regno di New York deve pur essere protetto in qualche modo e io so per certo che Spiderman esiste davvero: una volta ho visto una sua foto sul "New York Times" con la scritta "Spiderman salva ancora due persone da una sparatoria."
Non esiste nessun dubbio: lui esiste.
Il mio sonno viene interrotto dalla sveglia che inizia a suonare e a rimbombare per tutta la mia camera. Allungo un braccio per spegnere quell'aggeggio fastidioso. Apro gli occhi e sbuffo: che belli che sono i venerdì mattina.
A malavoglia, mi metto in piedi e scendo le scale per andare a fare colazione con i miei cari nonni in cucina. Loro che si sono presi cura di me fin dalla tenera età e che sono i raggi di sole delle mie giornate e forse — togliamo il forse — pure della mia vita.
«Buongiorno» dico ai due anziani che sono già svegli e pimpanti. Quanto vorrei essere come loro, io sono ancora nel mondo dei sogni e ci resterò fino a stasera alle dieci, quando ci ritornerò.
«Buongiorno, Grace! Dormito bene?» mi chiede mia nonna, versando il caffè nella tazza di latte. Mio nonno si limita a sorridermi. Lui è sempre stato il timido tra i due, quello riservato e silenzioso, mentre mia nonna è molto esuberante ed estroversa. Non so come abbiano fatto ad essersi incontrati ed amati così tanto: sono rare le storie d'amore come la loro.
«Sì, avrei voluto dormire un po' di più, ma dettagli» sorrido, mentre mia nonna mi mette la colazione davanti agli occhi. Sforna la torta al cioccolato e mi dà una fetta corposa. Oh cielo, ed io che volevo iniziare già da oggi la dieta!
«Nonna, non perdi mai un colpo! Sei davvero favolosa! Comunque, se continuo così diventerò un enorme cupcake!» commento, facendo scoppiare a ridere entrambi i miei nonni.
«Tu pensa a mangiare, poi ne riparleremo quando avrai la mia età» ribatte l'anziana donna, sedendosi al mio fianco per bere il suo caffè. Mi dedica una lunga occhiata seria e minacciosa ed io, in risposta, ingoio un boccone di torta al cioccolato. Diamine, nonna avrebbe dovuto aprire una pasticceria piuttosto che occuparsi di faccende domestiche tutta la vita: sarebbe diventata famosa in pochissimo tempo.