Lunedì 11 gennaio 2021.
Sotto quell'albero ora sento un vuoto incolmabile nel petto,
nella mia testa mille emozioni sparse che si intrecciano come dei fili, sono intrappolata in quei ricordi e non riesco a trovare una via d'uscita.Persa in queste strade che mi riportano sempre all'inizio,
guardando il cielo buio stanotte e cercando di ritrovarmi in una di quelle stelle che brillano di luce propria.Queste frasi sono le prime che ho scritto per questa raccolta di pensieri e che provavo nel momento in cui hai deciso di uscire dalla mia vita, di bruciare, con quelle tue parole, tutti i bei ricordi e i bei momenti passati insieme, come se quei due mesi non fossero stati nulla per te.
Mi ricordo quando mi dicevi che saresti sempre stato al mio fianco, che mi avresti aiutata a rialzarmi quando tutto sembrava crollare, ma infondo entrambi sapevamo che non potevamo sostenerci a vicenda, tu facevi parte di un mondo troppo diverso e complesso dal mio e anche se provavo ad integrarmici non mi rendevo conto che invece sprofondavo con te giorno dopo giorno, sempre più giù.
Credevo di poterti salvare dai tuoi demoni, di poterti aiutare a risalire in superficie, pensavo che la mia presenza fosse essenziale per te e inizialmente così sembrava, tu mi davi la speranza che magari, un giorno, saremmo stati veramente bene insieme, senza più preoccupazioni e paranoie.
Ricordo il tuo sorriso nel vedermi felice, i tuoi occhi che non smettevano di brillare dalla gioia ogni volta che scendevo da quel treno. Già, a pensarci ora sembra tutto così strano, come se avessi aperto un'altra porta e avessi varcato un confine lontano dal tuo, lontano da tutti quei frammenti che ormai si stanno sempre più disintegrando nella mia mente.
Sono passati tre mesi eppure una parte di me continua a chiedersi se sarebbe potuta andare diversamente quel giorno.
Mi hanno sempre detto che la felicità sta nelle piccole cose, in quei gesti che ti riempiono il cuore con poco, che ti fanno stare bene, come quell'ultimo abbraccio che ci siamo dati pochi giorni prima che quella porta si chiudesse alle nostre spalle, che durò qualche minuto ma che per me sembrò un'eternità, dove tu mi dicesti che, finita la quarantena, non mi avresti più lasciata andare, ma poi non fu così.
Ripercorro tutti i nostri posti, quel maledetto parco dove ci siamo incontrati per la prima volta, tutte le canzoni che abbiamo cantato insieme spensierati, tu, con la tua chitarra, che mi suonavi i tuoi pezzi.
Ripenso a tutti i momenti felici passati con te e anche se mi hai creato un buco nero nel petto, voglio solo che tu sappia che sei stato una parte fondamentale di me, mi hai regalato tanti bei ricordi e grazie a te ho imparato a non abbattermi mai, ma come mi avevi detto tu, tutte le storie hanno una fine ed è così, ma infondo è stato meglio per entrambi.
A volte rivedo quei tuoi occhi chiari e vuoti che fissano i miei, la tua espressione impassibile nel vedere il mio volto e la tua immagine che cammina nel vuoto, verso una meta non definita e più la guardo più risulta lontana e sfocata, più sparisce.Sparisce insieme a tutti i ricordi che ormai non sono altro che piccoli pezzi del passato che ho lasciato andare insieme a te.
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runaway
Diversoshai presente quella sensazione che brucia nel petto e che ti schiaccia sempre di più? qualcosa che non puoi controllare e che desidereresti abbattere. in quel momento vorresti solo scappare. ~una raccolta di pensieri che vagano nella mia testa e in...