Capitolo 6

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Il rumore della pioggia contro la finestra accompagnò le mi ultime ore di lavoro; pareva che persino il meteo, dopo il nostro incontro, avesse deciso di cambiare umore. I bambini avevano giocato a lungo, richiamando spesso la mia attenzione, mail pensiero di averti rivisto non si allontanò neppure un'istante dalla mia mente. Fu dura mantenere la concentrazione, però resistetti fino all'arrivo dell'ultimo genitore. 

Appena la porta venne chiusa mi lasciai cadere, sfinita, sulla sedia; non avevo lavorato in modo esagerato, alcune giornate erano state ben peggiori di quella, eppure il tuo ricordo mi aveva tolto anche l'ultimo briciolo di energia. 

Dall'ultima volta che avevo scontrato i miei occhi con i tuoi era passato molto tempo; nonostante ciò, il tuo sguardo, seppur avevo pensato di poterlo dimenticare, non era affatto mutato ed era rimasto ancora così espressivo da far sbocciare la primavera nel mio stomaco.

Guardavo con insistenza il vetro di fronte a me, osservando la gara che quelle gocce intraprendevano l'una con l'altra prima di scagliarsi al suolo e riunirsi insieme; il sapore amaro della nostalgia mi offuscava i sensi.

Fu proprio durante quel temporale che mi lasciai andare alle lacrime e ai singhiozzi, rimpiangendo ogni attimo sprecato. Il mio maglione si riempì di piccole chiazze scure e le mie stesse mani si bagnarono nel tentativo di fermare quel fiume in piena che mi stava travolgendo. 

Avevo voluto sempre evitarti e, anche in quegli anni di lontananza, tentavo di non chiedermi come fossi diventato, cosa fosse cambiato in te e nella tua vita, con la speranza di allontanare la mia mente dalla tua figura. 

Mentre piangevo non potei fare altro che sentirmi patetica: era bastato un singolo istante, qualche parola, a riportare tutto a galla e a far nascere quel desiderio, insensato, scellerato, di tornare a far parte della tua vita. Ero consapevole però che la mia presenza fosse divenuta ancor più ingombrante di anni prima. 

Ero sempre stata brava a sopprimere i miei sogni e quella volta non avrebbe fatto eccezione. Dovevo solo tornare ad indossare il mio sorriso se non volevo portare lo sconforto nella tua vita, ancora. 


Angolo me

Un capitolo 6 alquanto pesante, perché riusciamo a scorgere parte dei pensieri di Haneul dopo aver incontrato di nuovo Taehyung (nel prologo se ricordate). Haneul è triste, un po' disperata se vogliamo azzardare, lasciandoci comprendere di essere  molto pentita e amareggiata per un qualcosa che è avvenuto anni prima con Taehyung. Spero di aver descritto bene questo clima e le sensazioni che ha provato Haneul, senza essere caduta in una descrizione pesante. Spero che il prossimo capitolo sia più felice per tutti noi, mi includo perché scrivere questa parte mi ha proprio messo un peso sul cuore. Vorrei dire altro, ma tutto potrebbe risultare spoiler ai miei occhi, quindi mi dileguo. 

Grazie per aver letto e aver sopportato la mia voglia di angst ancora una volta, vi voglio bene. A presto 

GAIA



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