Taehyung
Suonai il campanello e Namjoon aprì immediatamente. Lo guardai qualche secondo e sorrisi: teneva tra le braccia la piccola Hyun, ma aveva la cravatta legata in testa e alcuni bottoni della camicia sbottonata.
«Sì sì, molto divertente vero?» disse guardandomi torvo «Vedremo quando avrai anche tu dei figli» mormorò prima di spostarsi per lasciarmi entrare nell'appartamento.
«Per ora mi accontento di fare da babysitter alla tua» dissi allungando le braccia per prendere la mia bambina preferita. «Tra l'altro, sono pure un ottimo zio!» affermai alzando Hyun in alto d'improvviso, facendola ridere come speravo.
«In realtà non so, anche Jungkook se la cava bene» commentò Namjoon, andando nella camera da letto, probabilmente per sistemare il suo look.
«Ah, sì? E perché non hai chiamato lui?» chiesi mentre prendevo posto sul divano con la piccola tra le braccia.
«Oh l'ho fatto. Arriva tra mezz'ora.» Uscì dalla camera con la cravatta sistemata esattamente dove sarebbe dovuta essere e i capelli ingellati, poi si sporse da dietro il divano per dare un bacio sulla fronte a sua figlia.
Sgranai gli occhi e voltai la testa verso di lui fissandolo sbigottito per ciò che aveva detto.
«Pensavo ti saresti sentito solo» disse in modo sbrigativo, per poi spostarsi in cucina a prendere un bicchier d'acqua.
Hyun prese un mio dito e lo strinse fortissimo, iniziando a giocarci e facendo qualche verso simile a delle parole. Guardai le sue guance tonde e rosee e gli stampai un bacio facendola ridacchiare. «Sono io il tuo zio preferito Hyun, non dimenticarlo» le dissi in modo convincente, non ottenni però una grande risposta da lei.
«Ma quando dovrebbe tornare Eunri? Mi sembri un po' disperato» chiesi tornando ad osservare Namjoon, ora seduto affianco a me.
«Probabilmente, lunedì. Spero che questo viaggio di lavoro non duri oltre, senza di lei è proprio difficile» mormorò sconsolato e mi chiesi se anche io durante i periodi d'assenza di mia moglie mi sarei sentito così.
«Comunque, ho dimenticato di dirtelo prima, ma ho dato il tuo numero all'insegnante d'asilo di Hyun. Eravate colleghi all'università giusto?»
Di nuovo lo fissai con gli occhi sgranati: «Tu hai fatto cosa?!»
«Ho dato il tuo numero-» provò a dire prima che lo interrompessi.
«Ho capito cosa hai fatto!»
«E allora perché mi hai chiesto di ripeterlo?» disse stizzito, ma dopo la mia eloquente occhiataccia parve comprendere «Ah... forse non avrei dovuto darglielo?»
«Forse?! Hai la minima idea di chi sia lei?» sbottai infervorato; capì dagli occhi di Namjoon che forse stavo esagerando.
«No...?»
Guardai la piccola Hyun ancora tra le mie braccia: era sull'orlo delle lacrime. Le sorrisi ampiamente e le feci il solletico, tranquillizzando sia lei che me.
«Namjoon ti credevo quello intelligente... Non ti ricorda niente il nome Haneul legato alla mia vita?» mormorai non scostando lo sguardo dalla piccola; se lo avessi fatto probabilmente avrei perso di nuovo la calma.
«Aspetta... è quella Haneul?» chiese comprendendo finalmente chi fosse la donna in questione.
«Ci sei arrivato allora!» esclamai in modo teatrale.
«Okay, forse ho combinato una cavolata» sussurrò con un sottile senso di colpa.
«Sì, forse sì» dissi sconsolato.
Cosa avresti fatto con quel numero?
Angolo me
Buonasera! È passato un altro po' di tempo dall'ultimo aggiornamento (esattamente 10 giorni); in realtà il capitolo era già scritto da molto, solo che il caldo mi ha impedito di fare qualsiasi cosa. Oggi l'aria sembra essere di una temperatura sopportabile, quindi proverò a scrivere qualche altro capitolo adesso per poterlo pubblicare nei prossimi giorni.Ci leggiamo presto!
GAIA
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Rules - Treasure
FanfictionIl destino, una parola con un significato così grande, esisteva davvero? Haneul se lo era chiesto per anni, negando sempre con forza questa presenza ultraterrena in cui molte persone credevano. Si era imposta regole e obblighi per essere l'unica art...