8. Sognare non è peccato. Giusto?

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OHM POV


Quando quel lunedì pomeriggio entrai in biblioteca a studiare, tutto mi sarei aspettato meno che trovare proprio Fluke intento a cercare dei libri in una delle corsie dedicate ai testi stranieri. Aveva ancora addosso la sua divisa scolastica, mentre in punta di piedi tentava di raggiungere uno dei libri nello scaffale più alto.

Mi avvicinai alle sue spalle, alzando la mano destra e sorpassando così quella di Fluke, il quale ebbe un sussulto nel notarmi dietro di sé. Presi il libro in questione, una grammatica in lingua inglese, e sorridendo lo misi tra le mani del nong, che abbassò lo sguardo e ringraziò sottovoce..

"Studi per gli esami?" domandai, guardando il tavolo poco distante da noi, dove notai la cartella gialla di Fluke spiccare sullo schienale della sedia.

Il minore annuì, mostrandomi il suo solito sorriso, per poi guardarsi intorno, come se fosse alla ricerca di qualcuno. "Sei da solo P?" chiese curioso.

Annuii, sistemandomi la cartella sulle spalle. "Già. Bright si è dileguato dopo scuola e io avevo bisogno di un po' di pace per terminare un compito che devo consegnare domani. Mi sono completamente dimenticato."

Fluke arricciò le labbra, annuendo leggermente, guardando poi in direzione del suo tavolo. "Se vuoi... puoi metterti vicino a me. Giuro, starò in silenzio e non ti darò fastidio."

Ridacchiai, spostando la mano e posandola sulla testa di Fluke, arruffandogli i capelli con estrema dolcezza. Era così carino che a stento riuscivo a non sorridergli ogni qual volta lo vedevo. Annuii con convinzione, avviandoci insieme verso il tavolo. Mi sedetti sulla sedia di fronte all'altro, lasciando lo zaino di fianco a me e tirando fuori il computer e un paio di libri.

Misi il computer su un lato, così da poter vedere Fluke davanti a me, lasciando i libri al centro. Presi un paio di penne e le posai sul tavolo, accendendo poi il computer. Nonostante avessi molto lavoro da fare, non potevo proprio resistere dal guardare di nascosto il nong, mentre leggeva alcune pagine del libro che gli avevo passato poco prima.

Il suo volto era così serio, mentre con una penna scriveva degli appunti sul suo quaderno, mordendosi le labbra, probabilmente per colpa di un passaggio che non aveva capito. Appena mi resi conto che lo stavo effettivamente guardando da troppo tempo, mi misi all'opera e iniziai anche io a studiare.

Passarono almeno due ore quando Fluke lasciò la penna sul tavolo e iniziò a stiracchiarsi, mentre io mi stropicciai gli occhi e chiusi il computer, mettendo così fine allo studio per quel giorno.

Ci guardammo a quel punto e il sorriso del nong mi investì subito, come suo solito. Guardò il cellulare, probabilmente per controllare l'ora, così anche io guardai il mio, notando che avevo alcune notifiche nelle chat. In quel momento però mi tornò in mente il fatto che pochi giorni prima avessero suonato di nuovo al "Theory".

"Com'è andato il vostro live? Mi dispiace non essere potuto venire venerdì." dissi lasciando il telefono sul tavolo senza aprire nessuna delle notifiche.

La biblioteca era praticamente vuota a quell'ora, ma qualcuno ancora tentava di raccattare un testo o studiava da solo su qualche tavolino.

"Tutto bene, P. Non ti devi preoccupare. Non sei obbligato a venire... poi mi pare fossi in ottima compagnia." rispose con il suo solito volto sorridente.

Giusto. Tian era stato il motivo per cui non eravamo andati al loro live. "Sì. Tian è partita domenica e volevo stare il più possibile con lei. Sono contento che sia andato tutto bene. Immagino che fare le prove e studiare non sia facile."

"Sì ma... non mi pesa P Ohm. Sono contento di poter suonare con mio fratello e gli altri... e mi piace studiare."

"Sei proprio un bravo ragazzo Fluke." risposi subito. "Kao deve essere orgoglioso di te..."

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