"Si torna a casa!" Alessandra mi urlò nell'orecchio.
"Se non ti tappi quella bocca te la tappo io a suon di sberle." le dissi.
"Dai, abbiamo ancora tre ore prima di andare in aeroporto, vuoi fare qualcosa prima di uscire dall'hotel?" mi chiese ammiccando.
"Personalmente? Dormire in santa pace." sbuffai e mi rigirai nel letto dandole la schiena.
"So che non riesci a riaddormentarti una volta sveglia, quindi evita di prendermi in giro." sbuffai rumorosamente "Devi salutare qualcuno." la fulminai con lo sguardo.
"L'ho già salutato ieri, e anche in un modo abbastanza particolare." sorrisi ricordando la sera precedente.
"Elena!" arrossì.
"Scusa cosa pensavi?" scoppiai a ridere "Ho praticamente passato tutto il pomeriggio con lui ieri." dissi mentre mi stiravo da sotto le coperte.
"Si okay, ma non credo che tornare da lui a salutare fosse un male, anzi potrebbe essere una cosa molto carina e dolce da fare, che gli dimostrerebbe che comunque nonostante vi conosciate da poco tu ti sia affezionata a lui e che ci tenevi a salutarlo prima di partire."
"E va bene." svogliatamente mi alzai, e dopo un paio di minuti passati seduta sul letto a contemplare la parete di fronte a me mi trovai di nuovo sdraiata sul letto.
"Elena dai, non hai nemmeno la forza di andare a fare colazione?" a quella parola mi illuminai "Sapevo che se avessi detto la parola cibo ti saresti alzata molto più volentieri."
Dopo neanche due minuti avevo già legato i capelli e mi ero già messo la tuta.
"Vado a mangiare, chiamami se hai bisogno." le dissi per poi uscire dalla camera.
Camminai velocemente per arrivare il prima possibile all'ascensore per potermi nutrire.
Cinque minuti dopo le porte si aprirono lasciandomi entrare in un ascensore vuoto.
Finalmente sarei tornata a casa, ma per quanto mi piacesse come idea non riuscivo ad esserne completamente contenta.
Sapevo che lasciando l'America avrei perso di vista Dylan, e per quanto abbia detto di non aver fatto film mentali purtroppo li avevo fatti.
E so anche che fui io a chiedere a Elena di prenotare il viaggio per lunedì, ma in quel momento ero in panico e non avrei saputo fare altro che scappare dalla situazione.
Le porte dell'ascensore si aprirono.
"Dovremmo smetterla di incontrarci mentre andiamo a fare colazione." iniziò la conversazione.
Alzai lo sguardo e lo puntai nel suo.
"Hai ragione, ma a quanto pare abbiamo gli stessi orari." gli sorrisi.
"Lo chiamerei destino." ammiccò nella mia direzione e una volta entrato l'ascensore ripartì.
Mi voltai verso di lui e lo guardai, se dovevo dirgli addio dovevo salutarlo in modo decente.
Iniziai ad avvicinarmi a lui e mi alzai in punta di piedi, tenendo i miei occhi fissi nei suoi.
Baciai delicatamente le sue labbra.
Le sue braccia si chiusero attorno alla mia schiena, premendomi contro il suo petto.
Il momento magico finì quando le porte si aprirono sul ristorante.
"Devo dirti una cosa poi." io annuii mentre mi dirigevo verso il buffet per prendermi la mia tazza e riempirla di cereali.
Non ero di ottimo umore quella mattina, e passare la colazione con Dylan speravo mi aiutasse a passarla con più leggerezza. Mi guardai intorno per vedere se il ragazzo avesse già occupato un tavolo, e sospirai di sollievo quando lo vidi seduto e concentrato a mangiare delle crocchette di patate.
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Just Like A Dream - Dylan O'Brien
Fanfic[IN PAUSA] iniziata: 09/01/2021 Sembra quasi un sogno, un film o addirittura un libro. Dylan ed Elena si incontrano ad un after party, sará amore a prima vista? Lo scoprirete leggendo. highest rankings: 26 in #dylanobrien *mi scuso in anticipo pe...