1° capitolo

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"È finita ormai. Ha vinto anche qui. non sei più al sicuro. Devi andare via."

"Vieni con me, ti prego mamma"

"No tesoro non posso, se svanisco se ne accorgerà e verrà a cercarmi per uccidermi lei stessa. Non sa della tua esistenza ed è meglio per te che non lo sappia, per la tua forza potrebbe addirittura pensare di cambiare corpo ospitante. Devi andare via senza di me"

"ma la sua missione era la progressione del genere dei mutanti, cosa è cambiato?"

"qualche mutante non era d'accordo con l'estinzione della razza umana, così ha deciso di sterminarci tutti. Ma non c'è tempo per raccontarti tutta la storia devi sparire da qui." Un frastuono in lontananza come di edifici che crollano, urla che si avvicinano verso il nostro rifugio. È la fine del mondo.

"Non c'è più tempo. Aprile il portale"  disse allo stregone al suo fianco. Lo stesso stregone con cui ho passato un'anno stupendo, finito male. 

"mamma per favore sono persa senza di te. Non ho nessun altro." Il ragazzo la guardò con disgusto, ma Aura non gli diede peso, non era abituato alle manifestazioni d'affetto.

"Aura Frost. Non ti ho educato come una bimba capricciosa. Ti ho educata come una donna. Una donna che sa il suo potenziale e sa come metterlo a frutto. Una donna che non ha bisogno di nessuno se non di sé stessa. Una donna che trova sempre il modo di risolvere le situazioni. Una donna forte e decisa. E non piangere. Non ti è permesso. Ti ho insegnato a combattere, ti ho insegnato a persuadere, a manipolare, ma più di tutto a controllare te stessa. L'unica cosa che non ti ho insegnato è la clemenza e mi dispiace così tanto, perché se avessi avuto un briciolo di clemenza, di compassione ora saremmo potute rimanere insieme, andare insieme in un altro mondo." Il rumore di un'esplosione alquanto vicina la distolse dal suo discorso.

"Aura voglio che tu sappia che sono fiera di te perché sei tutto quello che io non sono mai riuscita ad essere: buona. Nonostante essere cattivi al mio fianco non è mai stata una scelta, ma un obbligo, tu sei sempre riuscita a cercare un'altra via che non fosse la morte. Se solo ti avessi avuta come spalla quando l'ho incontrata per la prima volta"

"mamma posso ancora aiutarti, dimmi solo come fare, c'è tempo. Possiamo ucciderla insieme"

"Sì, forse, ma forse non vale la tua vita." Detto ciò, spinse la ragazza con i suoi poteri in un portale creato dallo stregone. Le sue ultime parole furono "Trova tuo padre. Trova Tony Stark".

***

Chiuso il portale venne catapultata in un altro luogo. Il cielo era sereno, blu, con qualche nuvola colorata dal riflesso del sole che sembrava tramontasse o fosse pronto ad albeggiare. Riusciva persino a intravedere Giove e Saturno in quel momento. Sentiva il freddo che le accarezzava il viso. Faceva così freddo che poteva vedere il suo respiro ed era così silenzioso attorno a lei che lo poteva anche sentire. Controllato, imperturbabile. Si trovava distesa in un campo di prato verde, che di lì a poco sarebbe stato ricoperto dalla neve.

Sono in un altro mondo. Pensò

Le ultime parole di mia madre, il suo viso candido, i suoi capelli bianchi come la neve. È sempre stata dura nei miei confronti durante l'infanzia. Solo in questi ultimi anni, all'inizio della mia adolescenza, ha iniziato a darmi più corda, a considerarmi maggiormente. Ed ora sono più che certa sia morta in cerca di redenzione. Una lacrima le cadde dagli occhi e scese sulle orecchie. "Non piangere. Non ti è permesso."

Si asciugava le lacrime mentre ricordava le ultime parole della madre.

"Ti ho educata come una donna. Una donna che sa il suo potenziale e sa come metterlo a frutto. Una donna che non ha bisogno di nessuno se non di sé stessa."

Il dolore, la rabbia e l'impotenza si nutrivano dei suoi ultimi ricordi. Era un ordigno pronto a scoppiare. Involontariamente iniziò a far fluttuare nell'aria in cerchi circolari prima uno, poi due, poi una manciata di fili di erba attorno al suo corpo ancora disteso sul prato, i fili d'erba aumentavano man mano che cresceva dentro di sé tutta la rabbia e il dolore. Il vento diventava sempre più forte e sempre più freddo e si univa al vortice di erba sopra di lei.

"Forse" non vale la tua vita

Un tornado piombò su di lei. Un grido. Un grido misto a disperazione, tristezza, lutto, rabbia. Un grido di aiuto. Un grido liberatorio.

Poi il buio.

Ciao ragazzi, questa è la prima storia che scrivo. spero vi piaccia e se c'è qualcosa che non sopportate o che vi piace particolarmente fatemelo sapere commentando e votando i capitoli. sono molto emozionata perché la storia che sto scrivendo è un po' il mio mondo di evasione dalla realtà. L'unico consiglio che ci tengo a darvi e che ho prontamente ripetuto nella descrizione del libro è: attenzione ai dettagli.

Quindi questo è quanto. pubblicherò molto spesso, a volte due o più capitoli alla volta, semplicemente se vi piace rimanete online. Buona lettura.

Un X-Man negli Avengers || Avengers Age of UltronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora