Nella navicella Clint guidava mentre gli avengers erano tutti divisi e silenziosi e ripensavano alle visioni avute poche ore prima. Bruce era distrutto emotivamente dopo aver visto cosa aveva provocato. Aura gli porse una coperta appoggiandogli una mano sulla spalla "Bruce, volevo scusarmi per prima, non volevo spezzarti..."
"hai fatto bene invece. Grazie" furono le uniche parole che uscirono dalla sua bocca, poi si chiuse a riccio con le gambe al petto. Steve non era in condizioni migliori: guardava il vuoto e provava angoscia, malinconia ed un dolore che credeva di aver cancellato tempo fa, ma che invece aveva soltanto tenuto nascosto fino a quel momento: l'impossibilità di poter trascorrere la vita con il suo grande amore: Peggy. Appena si rese conto del vuoto enorme che aveva nel petto una lacrima gli rigò il viso.
A tutti era lecito piangere in quel momento. Thor invece era abbastanza agitato più che scosso, agitato per qualcosa che aveva visto. Poi dal collegamento con Tony, Maria Hill prese parola "I notiziari parlano solo di voi, nessun' altro. Non c'è stata richiesta ufficiale per l'arresto di Banner ma... è nell'aria"
"la fondazione Stark?"
"è già sul luogo. Come stanno i ragazzi?"
"stanno... siamo un po' giù, ma ci riprenderemo" comunicò Stark
"per ora direi, rimanete nell'ombra e state alla larga da qui"
"scappate e nascondetevi?" Maria scoraggiata continuò "fin quando non troviamo Ultron non ho granché da potervi offrire"
"nemmeno noi" disse prima di spegnere il collegamento. La Romanoff era davvero sconvolta, aveva gli occhi spalancati e muoveva a scatti alcune parti del corpo come se fossero riflessi del sonno e stesse ancora rivivendo quella visione. "vuoi il cambio?" chiese Tony a Clint "no, sto bene. Se vuoi farti un riposino, è il momento giusto. Mancano diverse ore"
"diverse ore per dove?" Aura si avvicinò ai due e mise una mano sulla spalla di Clint, gli aveva letto nel pensiero "casa"
"una casa sicura". Clint guardò Aura e le appoggiò la propria mano sulla sua. Sapevano entrambi che stavano iniziando a fidarsi l'uno dell'altra ed Aura si sentiva finalmente a casa.
***
Il viaggio continuò tranquillo, senza intoppi e silenzioso. Finché Tony incrociò lo sguardo di Aura e le fece cenno di seguirlo in fondo alla navicella. Aura guardò prima Clint e poi Stark, era visibilmente confusa. Stark allora spezzò il ghiaccio "volevo innanzitutto ringraziarti per quello che hai fatto oggi..."
"non ce n'è bisogno davvero."
"e invece sì, perché se stanno temporeggiando sull'arresto di Banner è anche perché non ci sono stati feriti. Perché li hai protetti tu. A volte noi ci dimentichiamo per chi combattiamo e tu oggi me l'hai ricordato. Quindi grazie."
Aura aveva apprezzando quella sorta di scusa che gli stava rifilando Stark, ma non voleva comunque ancora avvicinarsi a lui. Aveva paura di scoprire da che rapporto fosse nata ma più di tutto aveva paura di scoprire che il padre non era lo stronzo che la madre tanto descriveva. aveva bisogno in quel momento di qualcuno da odiare per la morte della madre, che al solo pensiero le provocava un vuoto incolmabile nel petto. E infine aveva paura di scoprire di essere stato un errore, nonostante in cuor suo già lo sapeva.
"Nessun problema" le disse in tono distaccato. Stava per andarsene quando Tony la prese per un braccio.
"Volevo anche scusarmi... per come ti ho apostrofata prima. Non avrei dovuto."
"Felice di sentire che non mi tratterai più da bambina."
"Si beh, non puoi biasimarmi, è difficile capire se lo sei davvero, dato che nessuno qui sa chi sei sul serio. "
"mi sono già presentata, ma forse eri troppo impegnato da qualche tua invenzione, non è sempre così che ti comporti?" Tony stava per perdere le staffe, quella ragazza era davvero insubordinata "proprio come me" pensò.
Aura si stava sciogliendo dalla sua presa quando intercettò il suo pensiero e si fermò. Tony se ne accorse
"Quanti anni hai."
Non era più una domanda. Quella era già una risposta. Tony non si spiegava ancora come, mancavano dei pezzi nel suo puzzle mentale ma aveva capito. Voleva soltanto una conferma. "Quanti anni hai Aura. Te lo chiederò tranquillamente solo un'altra volta ancora."
Aura non sapeva se dirgli la sua età reale o meno e non sapeva come spiegargli che in realtà nel suo mondo si trovavano 10 anni avanti al suo e non sapeva se voleva spiegarglielo. Guardò i ragazzi ancora giù. Nessuno ascoltava la loro conversazione. "AURA!" urlò.
"Ehi laggiù, tutto bene?" chiese Clint. D'un tratto i ragazzi si svegliarono da loro limbo per qualche minuto, allora Steve "Tony lasciala stare. Sarà sconvolta anche lei", Natasha e Bruce non proferivano parola, guardavano solo la scena confusi. "Rogers non ti intromettere. Questa è una questione di famiglia. Non è così Aura Frost... o dovrei chiamarti... Stark."CAPITOLO Bonus! Effettivamente non avrei dovuto postarlo oggi, ma avevo bisogno di chiarire alcune situazioni. Purtroppo non riesco a rispondere nelle conversazioni dei profili, dato che le notifiche mi arrivano poche volte sulla gmail. Quindi per ogni domanda, per ogni pensiero, per ogni critica scrivete qui, nei commenti. Io risponderò ovviamente a tutti! Mi piacerebbe moltissimo sapere cosa pensate di questa ragazza! Come la vedete, con chi la shippate! Non siate timidi. Scrivete ciò che volete, a me fa solo un grandissimo piacere leggervi e rispondervi ❤️❤️❤️
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Un X-Man negli Avengers || Avengers Age of Ultron
Fanfiction{COMPLETATA} Aura Frost è una mutante, catapultata dalla madre, Emma Frost, nel mondo degli Avenger in seguito all'arrivo della dark phoenix. Le ultime volontà della madre furono quelle di cercare il padre. Ma si ritrova in un periodo per gli Avenge...