Nascondino

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Yuri è su una sedia vicino al letto di Tamura <<non si è ancora svegliato...>> scende una lacrima che solca il viso di Yuri, quest'ultimo stringe forte la mano di Tamura.
<<Non so come, non so perché, ma sento che non posso perderti, sono legato a te...da qualcosa... C'è qualcosa che mi dice che non posso perderti...>> dice Yuri mentre continua a stringere la mano di Tamura. Yuri sente la mano muoversi, sente le dita muoversi <<Tamura...>>
Tamura apre lentamente gli occhi e lo guarda <<Idiota Rosa...>> Gli occhi di Yuri si riempiono di lacrime di gioia <<TAMURA!>> dice Yuri mentre si abbraccia al braccio dell'altro.
<<Devo ringraziarti... Mi hai salvato la vita, se non fossi arrivato tu...>> dice Yuri senza riuscire a finire <<Ehy idiota...>> dice Tamura alzandosi lentamente per mettersi seduto in modo da poterlo vedere bene in viso.
<<non devi ringraziarmi, te l'ho detto, se morirai sarà perché ti ammazzerò io>> continua Tamura accennando una risata, Yuri come risposta sorride e lo abbraccia delicatamente per non fargli male, visto che era stato ferito da un'arma da fuoco.
Tamura resta un attimo sorpreso ma dopo qualche secondo ricambia l'abbraccio.
<<In realtà... Il mio grazie non era solo per il tuo salvataggio, ma... Per tutto. Grazie a te ho ritrovato la voglia di sorridere, grazie a te ho visto un accenno di luce in questa oscurità perenne che mi perseguitava a causa di mio padre e... tutto il resto. Davvero, grazie>>finisce Yuri.
Tamura sorride e aumenta la presa.
<<non ho fatto nulla>>
Yuri lo gaurda negli occhi e gli dice <<Riguardo a ciò che è successo con Yacchan, volevo dirti che->> Tamura non lo lascia finire che conclude per lui <<Lo so, lo so, ti credo. Non faresti mai una cosa del genere senza un buon motivo...>> Yuri lo guarda sorpreso <<Allora... Mi credi>>
Tamura lo guarda <<Idiota... Non ho mai smesso di farlo>> detto questo Tamura si sdraia nuovamente e guarda fuori dalla finestra. I suoi occhi brillano e riflettono la luce del sole che entra dalla finestra. Yuri rimane per un po' a guardarlo.
<<Uh? Che c'è?>> chiede Tamura notando che Yuri lo stava fissando.
<<nulla...>> risponde Yuri con un sorriso in volto.
<<Ehy idiota posso chiederti una cosa?>> chiede Tamura guardandolo curioso.
<<chiedi pure...>> risponde Yuri
Tamura allora si rimette davanti a lui e gli fa la domanda. <<Perché non togli mai i tuoi occhiali da sole?>>
Yuri sentendo questa domanda abbassa lo sguardo.
<<Io...>> cerca di rispondere Yuri ma con scarsi risultati.
<<Ehy, Yuri>> dice Tamura mentre prende il mento di Yuri per fagli alzare lo sguardo delicatamente.
<<Non ti costringerò a dirmelo... Ma di una cosa puoi stare certo, di me ti puoi fidare>> dice Tamura mentre sorride guardandolo con sguardo tranquillo e sincero.
Yuri arrossisce leggermente e sorride.
A quel punto Yuri afferra le stecche dei suoi occhiali e fa un respiro profondo. Dopo qualche secondo Yuri si decide e toglie gli occhiali.
Tamura lo guarda.
Yuri aveva degli occhi color nocciola, sul verde con qualche sfumatura marrone, e la luce del sole che entrava dalla finestra li faceva risaltare. Sull'occhio destro, Yuri ha una cicatrice, ma riesce comunque ad aprire e chiudere l'occhio.
<<è per questa cicatrice che non vuoi mostrare a nessuno o tuoi occhi?>>
Chiede Tamura avvicinandosi.
Yuri lo guarda dritto negli occhi.
<<Vedi... Avevo dieci anni, era una giornata come le altre>>
"Mamma sei a casa!"
"Yuri, tesoro!"
Dagli occhi di Yuri cominciano ad uscire altre lacrime.
<<Mia madre vide dalla finestra mio padre che rientrava dal lavoro, ma notò che qualcosa non andava.
"Yuri! Che ne dici di giocare a nascondino?"
"Bene, vatti a nascondere!"
"Si mamma! Non mi troverai mai"
<<Mentre salivo le scale per andarmi a nascondere di sopra, mia madre mi sorrideva. Il suo sguardo era un misto tra preoccupazione, paura. Quando mi voltai a guardarla ebbe la forza di farmi un sorriso... l'ultimo suo sorriso>>
Muoviti a nasconderti! NASCONDITI IN UN POSTO DOVE NESSUNO TI POTRÀ MAI TROVARE!
<<Mia madre mi urlava, probabilmente mentre lo faceva piangeva anche, sapendo cosa stava per succedere. Mio padre entrò in casa... era nuovamente ubriaco.
"Ti preparo la cena... caro..."
"No, non ho fame"
"Va... bene..."
...
"La mamma qui non mi troverà mai"
...
<<rimasi nascosto per un po'>>
"Ehy perché non facciamo qualcos'altro" 
"Ehy! Dai togliti mi fai male!"
"E dai, fammi vedere cosa c'è sotto questa gonna"
"NO! LASCIAMI!"
...

"Mamma...? Perché starà urlando...?"
<<A quel punto decisi di tornare al piano di sotto, per capire cosa stesse succedendo>>

"MAMMA!"
<<Mia madre era a terra che tremava dalla paura, e mio padre era in piedi davanti a lei con un coltello da cucina in mano. Ci misi poco per capire cosa stava succedendo>>
"VATTENE VIA YURI! VA VIA!"
"Papà... PERCHÉ VUOI FARE DEL MALE ALLA MAMMA?"
<<Nel mentre inziai a correre verso mia madre... e mio padre>>
"NO! YURI NON TI AVVICINARE! VA VIA!"
<<Mentre mio padre stava sferrando il colpo con ll coltello io mi buttai addosso a lei, spingendola via, in questo modo evitai di farla colpire, ma il colpo prese, per fortuna non del tutto, la mia faccia, e mi procurò questa cicatrice. Mio padre dalla rabbia si scagliò contro di me con il coltello puntato verso di me. Sarei sicuramente morto... ma un angelo mi salvò.
"MAMMA..."
<<Si è sacrificata per me. Si è messa davanti a me e mi ha protetto con le sue braccia, con ll suo corpo, che stava cedendo, e sanginava>>
"Ti voglio bene Yuri" 
<<Furono le ultime parole pronunciate da mia madre prima di... Morire. Morì abbracciata a me...>>
"Mamma..."
<<Mio padre, capendo che aveva esagerato, scappò via per l'intera serata. Per poi tornare solo la mattina seguente, come se nulla fosse>>
Tamura ha gli occhi spalancati e lucidi, una lacrima solca anche il suo viso.
<<Porto gli occhiali da sole per nascondere questa cicatrice. Ma non perché è brutta da vedere, o perché mi rende brutto o altri problemi estetici... Ma perché... Se la guardo ripenso al fatto che, se fossi stato più forte, mia madre sarebbe ancora viva... Invece è morta, in parte per colpa mia. Non voglio che gli altri la vedano perché non voglio che mi chiedano come me la sono procurata>>
Tamura ha tante cose da dire, per consolarlo, per fargli capire che non è colpa sua, ma decide di limitarsi a stringere Yuri fra le sue braccia, mentre piangeva. Era l'unica cosa di cui Yuri aveva bisogno.
Yuri si perde nelle proprie lacrime e ricambia l'abbraccio di Tamura.

...

Diavolo RosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora