Questa è una FANFICTION su Yuri Ayato di Yarichin Bitch Club. Non ho intenzione di rispettare completamente l'anime/manga, voglio dare a Yuri quel qualcosa in più per approfondirlo, prendetela come la MIA VERSIONE DI YURI AYATO.
Buona Lettura ❤️🎭
Yuri e gli altri si stanno recando verso la base di Akira. <<dovrebbe essere quella...>> dice Shikatani indicando una villa. <<Wow, che villa... Enorme>> aggiunge Yuri sbalordito, per poi concludere con << deve avere tantissimi soldi... il verme>> I ragazzi si decidono ad avvicinarsi ma Akemi non si muove, rimane immobile e trema. <<Uh? Akemi tutto ok?>> chiede Yuri notando che Akemi si era paralizzato. Akemi non risponde, abbassa lo sguardo e continua a tremare. Itome si avvicina a lui con passo lento e li poggia delicatamente la mano sulla guancia, carezzandolo. <<Ehy... Va tutto bene>> dice Itome sorridendo per tranquillizzare Akemi. Quest'ultimo alza lo sguardo, ormai in lacrime e tenta di dire <<E- e se dovessimo f-fa->> ma non riesce a concludere, poiché Itome lo bacia. Itome prende le mani di Akemi e dice <<Se non te la senti... se vuoi tornare indietro... fallo, non sentirti costretto>> sempre mantenendo il suo solito sorriso calmo. Akemi abbassa per qualche seocodo lo sguardo, per poi sorridere e rialzarlo <<voglio proseguire con voi, grazie>> conclude baciando a sua volta Itome, che sorride e dopo aver preso per mano Akemi, si avvicina agli altri con il biondino. <<Bene, ci siamo!>> esclama Yuri guardando la villa dall'entrata. <<Finalmente... Ayato...>> Akira vede Yuri e gli altri dalla finestra del piano più in alto. I cinque ragazzi superano il cancello e iniziano ad avvicinarsi all'abitazione. Shikatani si aggiusta gli occhiali e pensa "Mi sembra troppo facile... qualcosa non va..." La villa era circondata da un esteso prato verde, a sua volta circondato da delle mura. Proprio da queste mura spuntarono delle mitragliatrici che iniziarono a sparare proiettili a raffica. <<A TERRA!>> urla Shikatani essendo il primo a notarle. Alla sua esclamazione, tutti si abbassano. Dopo essersi nuovamente sistemato gli occhiali, Shikatani dice <<Quelle mitragliatrici seguono il movimento. Io le attirerò verso la direzione opposta, voi entrate!>> Yuri si volta verso di lui e dice urlando <<MA CHE STAI DICENDO?!>> Shikatani allora urla a sua volta <<ANDATE!>> dopo aver esclamato ciò, Shikatani inizia a correre verso l'uscita, ovvero la direzione opposta rispetto agli altri e le mitragliatrici seguono il suo movimento. <<È la nostra occasione!>> esclama Yacchan. Shikatani viene perforato più volte dai proiettili, sparati a raffica dalle mitragliatrici. <<SHIKATANI!>> urla Yuri che assiste alla scena, iniziando a piangere come tutti gli altri. Yacchan resta lucido e urla loro <<SE STIAMO QUI IMMOBILI RENDIAMO IL SUO SACRIFICIO INUTILE! ANDIAMO!>> A queste parole Yuri inarca le sopracciglia e serra la mascella dicendo <<Si, hai ragione>> Allora, gli ormai quattro ragazzi entrano all'interno della villa. Firoi rimane solo il corpo, ormai senza vita di Shikatani, con gli occhiali che teneva sempre puliti, ormai sporchi di rosso. "Shikatani... Grazie" Gli occhi dei quattro ragazzi sono ancora umidi di lacrime. <<concentriamoci...>> dice Yacchan. I quattro proseguono, rimanendo concentrati e attenti, ma anche sotto shock per ciò che era appena successo. Mentre stavano camminando, Yuri si ferma e con sguardo basso dice <<Andatevene!>> Akemi, Itome e Yacchan sussultano <<cosa..?>> chiede Akemi. <<Non voglio che facciate la fine di Shikatani per colpa mia... perché si, è per colpa mia se Shikatani è morto!>> esclama Yuri mentre riprende a piangere. Akemi mette la mano sulla spalla di Yuri e mentre sorride dice <<Ascolta... Ricordi quando hai lasciato il club cosa ti ho detto... Ti ho detto che per me non sei semplicemente un membro del club, per me sei un amico, un grande amico...>> Yuri si volta verso di lui e lo guarda negli occhi. <<Non ti lascerò solo, proprio perché sei un amico...>> dice rimanendo sorridente. Yuri allora si asciuga le lacrime e risponde con un <<Grazie...>> Yacchan si poggia ad una parete e dice <<anch'io non andrò via, Tamura è una persona importante per me...lo è stata, e non voglio lasciarlo nelle mani di quei bastardi!>> e Itome dice <<Ed io non lascerò da solo Akemi...>> facendo sorridere il biondino. Yuri sentendo queste parole si fa forza. <<Grazie ragazzi... Andiamo a salvare Tamura! E facciamolo anche per Shikatani!>> Esclama Yuri, che ricomincia a camminare seguito dagli altri. Nel frattempo, fuori, si è scatenato un temporale, le gocce di pioggia cadono su Shikatani e si mischiano al suo sangue. "No mamma! Non mi piacciono i pantaloni, voglio la gonna come te!" Dice un piccolo Shikatani furioso "Ma Shikatani... Le gonne sono per le ragazze, tu sei un maschio" "Non mi importa! Anche se sono maschio voglio una gonna! Sennò ricomincio a piagnucolare!" "Ahahahaha, oh Shikatani..." "Ahahaha, mamma..."
"Che caldi che erano quegli abbracci mamma..."
"A Londra... Ma mamma è lontanissimo" "Tranquillo mio piccolo principe, starò via solo per un po'... È per lavoro" "Si ma io-io non voglio c-che te ne vai mamma..." "oh...vieni qui... la mamma torna, va bene?"
"Mi dicevi che saresti tornata, e pure continuavo a piangere..."
"facciamo così, se tu non piangi e mi fai un bel sorriso, quando mamma torna ti porta una bella gonna che potrai indossare tutte le volte che vuoi, affare fatto principino?" "torna presto mamma..." "ma certo, vado e torno"
"Dicesti sorridendo, mentre ti chiudevi la porta alle spalle. Porta che non fu più riaperta da te... Passavano gli anni e dopo molto tempo finalmente ricevetti notizie su di te... Brutte notizie"
"Si pronto? Si sono Shikatani il figlio..."
"Quella telefonata..."
"M-morta..?"
"Il telefono mi cadde dalle mani, non riuscivo a crederci..."
...
"Signor Akira, uno di loro è... morto" Dice Sakiko al cospetto di Akira, che non è per nulla turbato dalla notizia <<Wow... Più divertente di quanto me lo sarei mai immaginato>> queste sono le sue parole mentre continua a a sorseggiare altro vino. <<C-certo signore...>> dice insicura Sakiko mentre abbassa lo sguardo.
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