Ok, premetto che ho fatto del mio meglio, nonostante ho l'influenza, buon capitolo ♥
Non ho ricontrollato, sorry.------------------------------------------
"Ashton?"
"Dai Ash, svegliati" sbuffo mentre preparo lo zaino.
"Ashton Irwin muoviti, non possiamo arrivare in ritardo il primo giorno scuola per colpa tua"
Niente, non si sveglia.
Vado ad aprire la finestra, non so perché, ma c'è un odore strano, mi avvicino alla apporta aprendola per poter chiamare Mike, lui sa sempre un modo per svegliare Ash.
"Michaeeel"
"Dimmi" mi urla da sotto.
"Ash non si sveglia, come faccio?"
La porta di fronte a me si apre e un Cal già pronto e vestito dice: "Ma cazzo, vuoi vedere che ci mettono una nota già al primo giorno per colpa sua?"
"Ma si, fottesega della nota, comunque Diana urlagli contro, vedi come si sveglia" ride Mike.
"Cosa? No sono sveglissimo" urla Ash, poi sento qualcosa cadere, dietro di me, dalla camera.
"È caduto, coglione" ride Cal.
Mi giro verso il letto a castello e in effetti aveva ragione, quel qualcosa è un qualcuno, Ash. Scoppio a ridere avvicinandomi a lui.
"Stai bene Ash?" ridacchio chinandomi verso di lui.
'No guarda, è appena caduto dal letto ma si, sta bene, sai, sa volare lui'
Simpaticissima.
'Come te mon amour'
"Fto beniffino guarfa" mi dice con ancora la faccia schiacciata al pavimento. Cerca di alzarsi appoggiando la mano al comodino, mentre si massaggia il naso, mi avvicino a lui per vedere se ha qualcosa di rotto.
Dio mio, cos'è sta puzza?
"Ash, cazzo ti sei rotolato nel fango?" mi allontano mettendo una mano sopra il naso, lui mi guarda stranito.
"Ora capisco da dove proviene questa puzza" continuo mentre metto la testa fuori dalla finestra.
"Dai, non puzzo così tanto" si alza per poi annusarsi la maglietta e facendo una faccia disgustata.
"Cazzo è vero"
Vado vicino a lui con ancora la mano sul naso e lo spingo con l'altra mano fuori dalla stanza.
"Va a lavarti piccola capretta" ridacchio spingendolo verso il bagno.
"Ehi!" si gira verso di me facendo il labbruccio.
"Io ti amo Ash, ma va a farti la doccia" gli do un veloce bacio a stampo per poi allontanarmi ridacchiando.
"Uf, ora vado" dice entrando in bagno.
Intanto Cal se la stava ridendo appoggiato al muro vicino alla sua stanza, mi giro verso di lui guardandolo seriamente, ma poi mi metto a ridere anche io.
"Che ore sono?" chiedo entrando in stanza per prendere lo zaino.
"Le sette e cinque, alle otto meno un quarto dobbiamo andare alla fermata del bus.
