All’alba del mattino seguente si ritrovò l’unica sveglia nella stanza della coppia. Avevano diviso in tre il letto ma i due ragazzi si erano avvinghiati che occupavano solo metà del letto, lasciandole tutto il resto dello spazio. Rise guardandoli e ricordando come erano crollati, intenerita dalla visuale di Taehyung addormentato con la faccia nel petto di Jeongguk che si chiese se respirava e l’altro con le labbra arricciate in fuori e l’espressione corrucciata.
Si alzò da lì e camminò scalza nel salotto per poi salire le scalette e andare nella sua stanza. Namjoon, come aveva previsto, era sveglio, di lato, al cellulare. La sua metà del letto era quella rivolta verso le scale e si accorse della sua ombra, lasciando il telefono sul comodino e mettendosi seduto.
“Ehi, buongiorno”
Lei rimase impalata a guardarlo
“Avete fatto molto tardi ieri?”
“Per niente” rispose alzando le spalle
“Vuoi… Vuoi venire nel letto?” le chiese incerto e lei annuì andando e stendersi accanto a lui, sotto le coperte
“Si è sentita tanto la tua mancanza stanotte”
Lei si avvicinò perché potesse abbracciarlo
“Scusa, è stata una cosa stupida”
“Quindi? Parti con noi sabato?”“AAAA SI!” aveva urlato Taehyung quando a colazione lei aveva detto che sarebbe partita con loro. “GGUK! HAI SENTITO? POSSIAMO FARLE CONOSCERE MAMMA E LE FAREMO VEDERE DOVE CI SIAMO BACIATI LA PRIMA VOLTA, JEONGGUK-AH” continuava a gridare scuotendo il braccio del fidanzato mentre lui cercava di portarsi il cucchiaio di latte e biscotti alla bocca, con un occhio ancora chiuso
“Sì” sbadigliò, sperando bastasse a farlo smettere
“Ti presterò i miei vestiti! Vieni a scegliere cosa vuoi metterti” entusiasta, corse nel suo armadio
“Tae, non c’è bisogno” provò a dire ma lui era già tornato con un sacco di vestiti e gonne varie
“A casa nostra fa freddo però quindi ti conviene portarti qualcosa di pesante… Vuoi che andiamo a comprare qualcosa? Oggi a che ora stacchi?”
“Non serve davvero” rise ancora
“Mhh, per favore?”
Yoonji rivolse uno sguardo a Namjoon che stava ridendo sotto i baffi. Cercò conforto in Jeongguk che però, sentendosi lo sguardo addosso, alzò gli occhi con le sopracciglia corrucciate, ancora addormentato
“Va bene”“Sono caldi questi collant hai visto?” chiese, una volta scesi dal treno, incappucciati, lasciando scaricare le valige ai due uomini
“E’ assurdo questo posto… Sembra essere tornati negli anni 40”mormorò guardandosi intorno. La stazione vecchia, i graffiti sui muri, la ruggine sulle cancellate e sui binari. Il treno vecchio, dai sedili scomodi in legno, i tetti alti e le tende sbiadite. Dall’aeroporto si prendeva un treno da una stazione centrale, che portava alla città e al capolinea quel treno, che era l’unico che passava a grandi linee vicino al loro paese. Il treno che avevano preso Jeongguk e Taehyung per andare in una scuola con una commissione per diplomarsi.
“Seokjin è venuto a prenderci, dobbiamo muoverci” spiegò Namjoon, spingendo per la schiena la sua ragazza.
“Jinnie!” aveva urlato Taehyung per andargli in braccio, appena visto
“Tae, aspetta” sorrise mettendolo giù, salutando Jeongguk con un breve abbraccio, come con l’altro fratello.
“Lei è Yoonji, la mia ragazza. Yoonji, Seokjin, è il mio fratello maggiore” presentò brevemente i due. La bionda borse la mano che all’inizio gli fu stretta, ma poi anche lei ricevette il suo abbraccio, lasciandola imbarazzata
“Non ero invitata, spero di non disturbare”
“Eh? Certo che non disturbi. Sbrighiamoci ad andare a casa così prepariamo un posto per far dormire anche te”
“No… no, spero non sia un problema, dormirò anche sul divano” si indispose, preoccupata
“Assolutamente no, senti, ormai in quella casa ci sono solo le ragazze, quindi troveremo un posto per voi, non parlarne nemmeno” onestamente, forse, si offese. Come potevano delle persone pensare di disturbare in un giorno di tanta festa?
Continuò a borbottare per tutto il viaggio “disturbare, disturbare… bah”
“Dammi il telefono, da qui si interrompe ufficialmente il contatto con il mondo esterno. Non vanno nemmeno le chiamate quasi” spiegò namjoon, prendendo i telefono e prendendoli nella sua borsa
“Seokjin! Puoi costeggiare la strada del laghetto? Non dovrebbe essere più allagato ma gelato, puoi far vedere a Yoonji il posto dove ci siamo baciati la prima volta?”
“Posso arrivare fino ad un certo punto, è pieno di rami gelati caduti e con la macchina non riesco a passare. Se volete vi lascio lì e poi vi aspetto a casa
“Sì!! Anche se non è estate e non ha lo stesso valore…”
E così fu, vennero scaricati proprio a pochi metri dal laghetto, metri che Taehyung percorse con euforia, saltando, mentre la ragazza cercava di reggersi come poteva al fidanzato per non scivolare sulla neve
"Guarda, venivamo dal paese da lì- indicò un vialetto- e una volta qui ho detto a Jeongguk tipo "ehi, l'acqua è pulita, facciamoci un bagno" e lui-"
"La sanno già la storia, Tae"
"Lo so, ma è sempre bello raccontarlo, eddai ggukie, dov'è finito tutto il tuo romanticismo" si lamentò girandosi verso di lui e prendendogli le mani coperte dai guanti.
"Adesso vuoi dire che non sono romantico?" chiese, falsamente offeso
"Sì!"
"Io sono romanticissimo! È che ho sonno"
"Ma tu hai sempre sonno"
"Guarda che è importantissimo dormire"
"Jeongguk-ah"
"Concentrati sugli ospiti" lo spinse via delicatamente
Arrivati davanti alla porta, Bussarono sul legno pesante. Dall'interno si sentiva un gran trambusto: si sentiva chiaramente un bambino piangere, le sedie venire spostate, i passi sulle scale e poi finalmente la porta fu aperta.
"Bambini miei!" urlò come prima cosa, andando a stringere i suoi due figli e suo genero.
"Venite dentro" li Tirò dentro dove il forte calore del camino intiepidiva l'aria.
"Oh cara, ma tu chi sei?" chiese poi, quando si rese conto di Yoonji
"Mamma, Yoonji, la mia ragazza"
"Oh tesoro come sei bella" fu la prima cosa che disse abbracciandola
"La… la ringrazio, non era prevista la mia presenza, spero non sia un gran problema"
"No, no… Andrà benissimo, Yoonji" scandì tutte le lettere del suo nome, come per memorizzarlo meglio. Poi chiamò le altre ragazze perché scendessero a conoscerla.
Arrivarono urlando e subito iniziarono a riempirla di complimenti
"Adoro le tue gambe" disse una di loro piegandosi, facendole d'istinto abbassare la gonna
"Che bei capelli! Sono lisci naturali?"
"Ma sei rosa!"
"Grazie- si ritrovò a rispondere imbarazzata- A me piacciono i vostri vestiti, hanno dei colori Bellissimi e… avete una pelle stupenda, allora è di famiglia"
“Ragazze! Non importunate la nostra ospite, è già tutta rossa”
“Non si preoccupi, mi fa solo piacere… Sono rossa per il caldo”
Namjoon si avvicinò per toglierle il cappotto e il cappello. La attese togliersi la sciarpa e poi sistemare tutto sull’attaccapanni vicino, facendo borbottare le sorelle
“Ragazze, fate vedere a Yoonji dove dormirà stanotte e spiegatele com’è la casa e come andare in paese” incitò la madre, così la accompagnarono al piano di sopra
“Qui è dove dormono Taehyung e Jeongguk stanotte, lì dormiamo noi e ti faccio vedere la tua” disse quella che sembrava la più grande, aprendo la camera padronale.
“Grazie…” mormorò sorpresa dalla bellezza antica di quella stanza grande, con il letto grande, le volte alte e gli infissi in metallo.
“Ti piace?” chiese quella di mezzo
“Molto” rispose
“Senti… Allora… Com’è Namjoon come fidanzato?” domandò di nuovo la maggiore
“Normale… credo?” sapeva che la domanda era fatta per rompere il ghiaccio, ma si sentì parecchio imbarazzata da essa, poi continuò “E’ molto carino con me, nel senso, è molto gentile, aperto, mi lascia libera di fare ciò che voglio”
Quindi si confrontarono e le ragazze fecero un po’ di gossip
Nel mentre Jeongguk porse i suoi soliti freddi saluti alla sua famiglia, come sempre non avrebbero festeggiato. Sarebbero andati a dormire presto e il giorno dopo svegliati all’alba. Non che avessero da lavorare, semplicemente erano così abituati.
Tornò quindi nella casa accanto, nella mano al suo fidanzato. Nessun dolore, ci era abituato. Non avrebbe pianto.N/A
ieri non sono riuscito a ripulire il capitolo, il prossimo è l'ultimo che avevo già scritto. Ne sto scrivendo un'ulteriore e penso di terminare con un decimo. devo ancora decidere, dipende da quante idee mi rimangono lol.
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𝙋𝙧𝙚𝙜𝙖 𝙘𝙤𝙣 𝙢𝙚
Historical Fiction₂₀₂₁﹣ Tᴀᴇᴋᴏᴏᴋ﹣ Cᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀᴛᴀ "...𝗍𝗈𝗋𝗇𝖺𝗋𝗈𝗇𝗈 𝖺 𝖼𝖺𝗌𝖺 𝗂𝗇 𝗌𝗂𝗅𝖾𝗇𝗓𝗂𝗈, 𝖼𝗈𝗇 𝗅𝖺 𝗉𝗋𝗈𝗆𝖾𝗌𝗌𝖺 𝖽𝗂 𝗇𝗈𝗇 𝖿𝖺𝗋𝗅𝗈 𝗆𝖺𝗂 𝗉𝗂𝗎' 𝖾 𝖽𝗂 𝗇𝗈𝗇 𝗋𝖺𝖼𝖼𝗈𝗇𝗍𝖺𝗋𝖾 𝖺 𝗇𝖾𝗌𝗌𝗎𝗇𝗈 𝗊𝗎𝖾𝗌𝗍𝖺 𝗌𝗍𝗈𝗋𝗂𝖺. 𝖬𝖺 𝗌𝖾 𝗅'𝖺𝗏...