13.Domande, cotte e cicatrici

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Midoriya/pov/

Ritorni di mattina presto a scuola, cercando di fare il più silenziosamente possibile.

Ovviamente, come la sfiga vuole, mi trovai tutti in salotto, rendendomi la cosa più che impossibile.

<<Bene bene, ora ci dicci con chi eri.>> disse Uraraka incrociando le braccia, seccata come gli altri; provai a scappare, venendo però fermato dal corpo di Karma e Kamado.

<<Midoriya, saremo onesti con te. Abbiamo paura che tu ti stia vedendo con Toga, questi giorni. Ovviamente è una nostra amica, ma non vogliamo che tu rimanga trascinato in questa storia degli omicidi...>> Spiegò Mina sospirando stanca, come se si stesse togliendo un peso dalla schiena,

<<No, non la vedo da quando è scomparsa, okay?>> dissi sedendomi ormai arreso sul divano, cercando in qualche modo una balla da raccontare agli altri,

<<Non dirmi che ti stai ancora frequentando con Ashihei?>>  disse seccata Lilith, palesemente gelosa,

<<No! E' scappato da un pezzo, non mi ha manco, mandato un messaggio!>> dissi arrabbiato al nome di quel ragazzo che proprio come Toga, che per un motivo o per un altro, era scomparso.

<<E allora perché sgattaiolai via una volta ogni due giorni Izuku? Non vedi che siamo preoccupati?>> disse esasperata Mina, mentre gli altri annuivano, concordando con la ragazza.

<<Non ti abbiamo mai forzato a parlarci di te e noi siamo sempre stati sinceri. Perché non ci dici cosa sta succedendo?>> concluse Uraraka mentre gli altri non sembravano voler aggiungere altro. Guardai Al e Shinso, gli unici che lo sapevano; non sembravano intenzionati a proferire parola.

<<Sentite... non sono ancora pronto a parlarvi di certe cose, sia del mio passato che del mio presente, però sto bene. Ho conosciuto un ragazzo che  riesce stranamente a farmi sentire felice, e per ora ho bisogno di capire alcune cose da solo prima di parlarvi di questa persona. Quando ci riuscirò vi parlerò anche del mio passato, ve lo prometto.>>  dissi semplicemente, riuscendo a levarmi di dosso quell'oppressione che riuscivo a sentir provenire da ognuno di loro.

Io mi fidavo di loro, fino al punto di raccontargli la mia storia, ma l'unica persona a cui non riuscivo a dirlo era proprio me stesso. Era stato uno sforzo immenso raccontare a solo Shinsou e Toga la mia storia, non ero di certo pronto per un confronto con altre dieci, undici persone.

Andai in camera mia, così da farmi una doccia. Sfortunatamente alle docce private in quei giorni non arrivava acqua calda, quindi la maggior parte delle volte si optava per la doccia comune, poco lontana dal dormitorio. Ovviamente, dato che non volevo farmi vedere, decisi di morire di freddo, che stranamente mi aiuto, togliendomi quella stanchezza e quell'oppressione di torno.

Ripensai a quel che detto: avevo definito Todoroki "una persona che mi rende felice"; come potevo aver fatto un apprezzamento simile a qualcuno che conosco da due mesi? E poi non so nemmeno se mi sento felice affianco a lui. Sì, alcune volte mi viene da arrossire e dormire con lui è fantastico ma ehy! Dormivo anche con Toga fino a qualche tempo fa, e ci stavo bene, ma non che mi piacesse. Stessa cosa Al e Shinsou; io ci ho dormito con loro, li ho pure visti in intimo ma non mi sembra che mi facciano sto grand'effetto.

Le emozioni che provavo per Todoroki erano diverse,

Ricordano molto quelle che provavi per Ashihei, no?

Io Ashihei lo amavo! Per Todoroki mica posso provare questo genere di cosa, dai!

Sicuro?

𝙸𝚕 𝚛𝚊𝚐𝚊𝚣𝚣𝚘 𝚏𝚊𝚗𝚝𝚊𝚜𝚖𝚊 ~𝚝𝚘𝚍𝚘𝚍𝚎𝚔𝚞~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora