Midoriya/pov/
<<Izuku, è necessario. Ho alcune cose da fare, però ci incontreremo di nuovo a Fukuoka, te lo prometto!>> Disse Ashihei mentre cercava in qualche modo di convincermi,
<<E cosa dovresti fare di tanto importante?>> Sbraitai geloso, mentre tantissime domande e dubbi mi tormentavano,
<<Izuku, ti fidi di me?>> Chiese allora il corvino, ritornando ad una seria calma; si avvicinò a me, poggiando la sua fronte contro la mia, accarezzandomi le guance,
<<Sì... Mi fido>> sussurrai alla fine, baciandolo per l'ultima volta.
Quel bacio che tanto trasmetteva amore, venne approfondito, spingendoci in poco tempo a trovarci nudi sul letto di quell' hotel di Osaka.
Mi svegliai con la fronte imperlata di sudore Ed un fiatone allucinante, come se avessi corso la maratona. In più ero stanchissimo.
Ed ecco un'altra giornata che mi aspetta...
Giorno diverso, stessa merda...
Ben detto coscienza.
Mi alzai, facendomi una doccia e sistemandomi i capelli, che, come ogni mattina, apparivano disordinati.
Mi vestii con la solita divisa, decidendo però di aspettare per andare a fare colazione; non avevo voglia di farmi vedere dai miei compagni di classe, non ora almeno.
In realtà non avrei fatto colazione, chi ne aveva voglia.
Mi guardai allo specchio in camera mia, così da vedere se tutto fosse apposto.
Mi avvicinai, guardandomi il collo; sfortunatamente non ero riuscito a coprire interamente con il colletto la grande cicatrice da ustione che percorreva la mia spalla destra, e finiva sul collo.
Non mi vestivo mai davanti allo specchio, in realtà non lo facevo nemmeno per svestirmi. Odiavo il mio corpo nudo; la vista di quelle cicatrici, faceva male.
Mi ricordavo esattamente ogni cicatrice, il motivo, la data...
Se le guardavo, un fiume di informazioni cominciavano a tempestarmi la testa, mentre una serie di immagini mi passavano davanti agli occhi.
Senza pensare ai polsi... Quelle erano le cicatrici più dolorose...
Se non avessi avuto scuola ora sarei sul mio letto a piangere, ingozzandomi di ansiolitici e sperando di trovare una qualche sorta di pace.
Ma dovevo andare in classe a farmi tempestare di occhiate, domande e alcune volte rimproveri.
Che palle... Ci tocca uscire...
Per non parlare dei corridoi...
Vabbè, nel dubbio portati il tuo coltellino svizzero!
Non finirà come l'altra volta,
La detenzione non è poi così male, poi quello stronzo se lo meritava
Forse accoltellarlo al polpaccio forse era un pochino esagerato,
Ha cercato di abusarti! Se lo meritava...
Effettivamente, ma comunque una cosa del genere non era necessaria!
Stiamo seriamente litigando su una cosa del genere? Ascolta, esci da questa stanza e vai in classe che è meglio.
Hai ragione.
Aprii la porta di camera mia, trovandomi Ideki davanti,
<<Ecco- gli altri sono già andati. Ho preferito aspettarti>> disse il ragazzo con aria un po' imbarazzata,
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𝙸𝚕 𝚛𝚊𝚐𝚊𝚣𝚣𝚘 𝚏𝚊𝚗𝚝𝚊𝚜𝚖𝚊 ~𝚝𝚘𝚍𝚘𝚍𝚎𝚔𝚞~
FanfictionE se Midoriya (insieme ad alcuni suoi compagni di classe) non fosse mai diventato Hero? Midoriya Yamikumo ha 14 anni quando tenta il suicido, finendo in ospedale, "morendo" nonostante gli sforzi dei medici. Ma solo lui e Inko sanno la verità: Yamik...