mamihlapinatapai

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E di quello che ho dentro
te ne ho dato la metà
E di quello che ho perso,
tu ne hai vinto la metà
Che cos'è che ti guardi?
Non mi riconosci più
E però quella faccia
me l'hai regalata tu
Come faccio a spiegarti
che oramai non ti odio più
Come faccio a aggrapparmi
al fatto che non ti amo più
La luna di notte non ci scalda più
Le bombe alla crema,
i morsi sulla schiena, la televisione
La tua depressione, il telegiornale
Ti giuro, amore
Non mi va di andare al mare
Non mi va la Polynesia
Non mi va di fare le cose
soltanto per fare
Fantasticare
Gazzelle, Polynesia

Lasciamo la macchina in un parcheggio e camminiamo verso il locale. Nel tragitto informo Giorgia di non mostrare la mia prevendita al tipo che fa entrare perché ne ho già una, ma le dico che l'avrei pagata lo stesso.
Non penso che abbia capito molto perché ha la testa da Francesco.
Sperando che non mi faccia fare figuracce con Mattia, faccio due bei respiri profondi per affrontare questa serata nei migliori dei modi nonostante il mio umore di merda.

All'entrata vedo Mattia con il cellulare in mano, sembra quasi indifferente alle persone intorno e ha la faccia un po' triste.
Più mi avvicino e più noto i suoi ricci neri ben definiti e più o meno lunghi e mi accorgo che indossa dei pantaloni neri e una camicia bianca che risalta la sua tonalità di pelle un po' olivastra.

Informo i miei amici di starmi allontanando e di entrare anche senza di me. Facendo in questo modo avrei fatto un favore ad entrambi: a loro perché li avrei lasciati liberi di flirtare senza avere me tra i piedi e a me perché se avessi sentito ancora un po' cose carine da piccioncini avrei vomitato.

Vado verso Mattia e appena mi vede gli si illuminano i verdi occhi che ha.
Di solito li ha spenti, ma è proprio questa caratteristica che lo rendono particolare e più attraente.

"Ehm c..ciao Ludo" mi dice un po' imbarazzato con un sorriso a 32 denti.
"Ciao Matti!" dico io ricambiando il sorriso.
"Sei bellissima" dopo aver sentito queste parole sono totalmente imbarazzata e arrossisco.
"Ma smettila ahahah qua in qualsiasi lato ti giri trovi belle ragazze e io rispetto a loro non sono bella neanche per metà.
"Menomale che siamo in un posto all'aperto, almeno queste cazzate possono volare."
Ci mettiamo a ridere entrambi ancora un po' imbarazzati e dopo mi dà in mano la prevendita per poter entrare.
Prendo i soldi messi, come sempre, dentro la cover del cellulare e gli chiedo quanto sia costata.
Evita il discorso e mi dice di metterci in fila per entrare.

"Daaaii devo ripagarti pure il caffè!"
"Caffè, quale caffè?"
Gli rivolgo uno sguardo un po' arrabbiato e ridendo mette il suo braccio sul mio collo sotto i capelli.
Appena entrati vedo un enorme locale pienissimo di persone al buio che a tratti si illumina a ritmo di musica.
Sento musica techno a tutto
volume e urla di persone intente a ballare.
Il bancone dell'alcool è pienissimo e non c'è una persona che non ha in mano qualcosa da bere.
In un angolo ci sono dei ragazzi che continuamente si guardano intorno e dalla faccia si capisce che sono lì per spacciare.

Impegnata ad osservare il locale, Mattia richiama la mia attenzione chiedendomi se voglio qualcosa da bere, gli rispondo di sì e andiamo verso il bancone.
Dopo 15 minuti di fila ecco i nostri cocktail e da lontano scorgo le sagome dei miei amici.

Mattia mi chiede se un attimo possiamo allontanarci per portare le prevendite a dei suoi amici e io gli dico di non preoccuparsi perché sarei andata dai miei amici. A causa della musica è difficile comunicare, ma urlando ci capiamo.

una ragazza che ascolta indieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora