Capitolo 45

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|Il giorno dopo|

GIULIA POV

Mi preparai per andare a casa di Vince: misi un maglioncino di lana corto e dei jeans aderenti neri

Bussano alla porta

V: "Giulia sei pronta?"

G: "Si entra"

Entrò e mi abbracciò

V: "Mia madre sarà contenta"

G: "Non vedo l'ora di rivederla"

V: "Andiamo?"

G: "Certo. Vado a salutare Draco"

Andai alla Sala comune e lo abbracciai da dietro

G: "Devo andare"

Si girò e mi baciò

D: "Va bene, a dopo"

G: "A dopo"

D: "Chiamami per qualsiasi cosa"

G: "Va bene!"

Andai da Vince e ci smaterializzammo a casa sua

V: "Pronta?"

G: "Ho un po' di ansia"

Sorrise e suonò al campanello

X: "Chi è?"

V: "Sono Vince"

Aprì la porta e la madre corse ad abbracciare il figlio, erano così belli

V: "Mamma ti ricordi di Giulia?"
M: "Come potrei dimenticarla! Giulia tesoro"

Mi abbracciò e Vince si mise a ridere

M: "Sei così bella"

G: "Grazie Miranda"
M: "Venite"

Entrammo e la casa era uguale a come la ricordavo. Stessi mobili, stessi divani e stesso arredamento

J: "Vince figliolo!"

V: "Ciao"

J: "La nostra Giulia Hall!"

G: "Salve signor Cooper"

J: "Giulia dammi del tu, ci conosciamo da sempre"

G: "Va bene John"

M: "Ragazzi potete andare di sopra. Io e John prepareremo da mangiare"

Vince mi prese per mano e salimmo le scale

G: "Camera tua è uguale!"

V: "Già"

Mi sedetti sul letto

V: "Hey chi ti ha dato il permesso di sederti sul mio letto?"

G: "Non posso?"

V: "Assolutamente no"

Questa volta mi ci sdraiai

V: "Certo che sei una stronza"

G: "Dai siediti"

Si sedette accanto a me

V: "Hai paura?"

G: "Di cosa?"

V: "Di Voldemort"

G: "No"

Sorrise

G: "Perchè sorridi?"

V: "Anche da piccola eri così. Non avevi paura di nulla"

G: "Tu eri un fifone"

V: "Vero"

V: "Draco è geloso vero?"

G: "Beh"

V: "Sì?"

G: "Sì"

V: "Come mai?"

G: "Dice che passo più tempo con te che con lui"

V: "Ma se ci vediamo da poche settimane"

G: "Infatti"

G: "Era anche un po' arrabbiato quando gli ho detto che dovevo venire qui"

V: "Seriamente?"

Annuii e lui sospirò

V: "Toglimi una curiosità Hall"

G: "Mi illumini Cooper"

V: "Dimmi i nomi dei ragazzi con cui sei stata ad Hogwarts"

Mi misi a ridere

G: "Allora... Oliver, Harry, Ron, Liam e Draco"

V: "Oddio"

G: "Non sono così tanti!"

V: "Com'è finita con Liam?"

G: "L'ho chiamato con il nome di Draco"

Lui si mise a piangere dal ridere e io gli tirai i cuscini

G: "Non ridere di me Cooper"

V: "Scusa ma non ci riesco"

V: "Ok ok mi sono ripreso"

G: "Meglio"
M: "Ragazzi venite a tavola!"

Scendemmo le scale

M: "Giulia siediti qui vicino a Vince"

Mi sedetti

M: "Come sta tua madre?"

G: "Oh bene bene"

M: "è ancora una mangiamorte?"

G: "Purtroppo sì"

J: "Cara, se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere"

G: "Grazie mille"

M: "Com'è il cibo"

V: "Buono"

G: "Squisito"

M: "Siete così belli insieme"

Io arrossii guardando in basso

V: "Mamma!"

M: "Scusate!"

Mi misi a ridere

G: "Non ti preoccupare, è già successo"

V: "Già"

J: "Allora non lo pensiamo solo noi"

V: "Papà!"

J: "Vince, suvvia siete così giovani"

Vince si mise una mano sulla fronte e io non potei smettere di ridere

M: "Tesoro, sappiamo di Voldemort"

G: "Oh"

J: "Se hai bisogno di un posto dove stare vieni pure qui"

G: "Siete così gentili"

Mi sorrisero

V: "Dobbiamo tornare ad Hogwarts"

M: "Così presto?"

V: "Sì"

J: "Va bene, venite quando volete!"

Li salutai e tornammo di nuovo a scuola

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