Era tardi.Il cielo era del tutto nero e luna saliva, i lampioni ormai erano tutti accesi.
Mentre passeggiavano per raggiungere la moto, e le scarpe del punk facevano rumore sul selciato, si fece strada in lui un'idea. Stasera era stato bene e a quanto pare anche il rasta, ma perchè normalmente non riuscivano a fare niente senza finire ad urlare? Erano sempre in mezzo a tutti i loro compagni e davanti a loro, lui si divertiva a provocarlo, ma certe volte sembrava ci fosse vero e proprio odio anche da parte sua.
Sempre davanti a tutti i loro amici, lui lo respingeva.
Ad un certo punto capì.
Voleva una conferma, quindi estrasse le mani dalle tasche e gli si avvicinò piano, per prendere parola.Caleb: l'ho notato sai?
Jude: n-notato cosa esattamente?
Caleb: che hai paura di me
Jude: io paura di te? E perchè dovrei?
Caleb: paura di restare solo con me, lo eviti spesso. Anche adesso, non ho bisogno di essere un genio per capire che non vorresti essere qui... cos'è, mi odi così tanto?
Jude: i-io non ti odio, è solo che...
Caleb: è solo cosa? Ti faccio schifo?
Jude: No! Ma questa è la prima volta che stiamo soli dopo quella festa... é per q-questo che ti evitavo...
Caleb: quindi eri in imbarazzo! Ma perché? Pensavo ce la fossimo lasciata alle spalle la festa, d'altronde, forse è meglio così.In quel momento nel cuore del rasta si era formata una piccola ma dolorosissima crepa. È vero che erano ubriachi, ma è stato proprio lì che si sono conosciuti... davvero non aveva significato nulla per lui? Era stato proprio un ingenuo a credere che da lì potesse nascere qualcosa, a quanto pare il loro futuro era destinato a non andare mai oltre il litigare costantemente agli allenamenti, nulla di più. Eppure dopo il cinema, aveva pensato di avere una piccolissima e remota possibilità.
Cavolo, Jude Sharp era stato fregato.Jude: sì... allora lasciamocela alle spalle -disse con una punta di amarezza, che non passò inosservata al castano.
Caleb: ehi, ma che hai?
Jude: niente io vado, ci si vede in campo
Caleb: no Jude aspetta un minuto, che ti prende?
Jude: lascia stare Caleb, ci vediamo lunedì.
Caleb: no non lascio stare, è palese che non stai bene, idiota! Ora mi dici che succede.
Jude: meglio di noIl rasta stava iniziando a scaldarsi, sapeva che prima o poi sarebbe esploso e Caleb doveva smetterla.
Caleb: e perchè? Sputa il rospo, moscone!Eccola, la goccia che fece traboccare il vaso.
Jude: vuoi sapere che succede? Bene. Succede che sono stato un ingenuo a credere che quella sera avesse significato davvero qualcosa, o solo a poter pensare che potessi interessarti almeno un po' a me! Hai detto di lasciarcela alle spalle quella sera, ma sai che ti dico? Io ti ho conosciuto lì e non voglio dimenticare, anche se significa che sono stato semplicemente una sveltina da festa! Nonostante ti insulti spesso, non posso che essere felice quando mi rispondi allo stesso tono, perché in quel momento esistiamo io e te e nessun altro. Sono stato uno stupido a poter pensare che poteva davvero nascere qualcosa tra di noi, ma non fa niente. Non importa più nulla.
Caleb, che era rimasto zitto per tutto il tempo che il rasta si era fermato in mezzo alla strada per sfogarsi, non potè fare altro che rimanere fermo sul posto, con il cuore che batteva forte.
Caleb: ma sei stato tu a dire che quella sera non valeva e di volermi conoscere o sbaglio?!
Jude: No! Io ho detto che quella sera eravamo ubriachi e che io non ti ho conosciuto davvero per come sei, per come ti comporti e per come conosco oggi il Caleb che gioca a calcio con me, ma lì, a quella festa ti ho visto per la prima volta. Non eri il vero te, okay, ma comunque è stata la prima volta!
Sai quanto ti ho pensato dopo che sono tornato lucido?! È stata una sorpresa magnifica vederti lì su quel campo già il giorno dopo!
Ma tu non capisci Caleb, perchè non capisci?
Caleb: Jude cazzo, avresti dovuto spiegarti meglio! Ho capito che sei il genietto indiscusso della squadra e cazzate simili, ma non tutti magari riescono a starti dietro e soprattutto io non riesco proprio a capire i tuoi pensieri contorti!
Jude: Perchè cazzo non puoi, per una volta, non fare lo stronzo? Sto dicendo che tu mi piaci ma a quanto pare sei troppo stupido per capirlo, oppure sei solo troppo spaventato dai sentimenti! Sai che ti dico? Avrei preferito che non ci fossimo mai incontrati quella sera.
Caleb: io stupido? Ma fammi il piacere! Sei tu che ti credi troppo intelligente, ma su una cosa hai ragione, vorrei non averti mai conosciuto!
Jude: bene, a quanto pare finalmente siamo d'accordo su qualcosa
Caleb: a quanto pare sì
Jude: ci vediamo in campo Caleb, me ne vado.
Caleb: me ne vado anche io, quesa cosa dell'uscita è stata solo una perdita di tempo.
STAI LEGGENDO
Cremisi e smeraldo || FudouKidou
FanfictionDue ragazzi ad una festa, tra obblighi, verità e giochi di sguardi. Come potrà ripercuotersi sulla loro quotidianità una semplice e calda notte di follie? Ambientato in una realtà parallela all'anime di Inazuma eleven (prima trilogia), dove i ragazz...