Passarono giorni e con questi, passarono allenamenti ai quali il rasta non si presentò.
Partendo dal fatto che era la prima volta che saltava un allenamento; normalmente si penserebbe ad un influenza o qualcosa di questo tipo, ma i ragazzi sapevano il vero motivo per cui Jude non era venuto, avevano visto cos'era successo.Caleb inizialmente non ci fece molto caso, anzi, ogni volta che veniva nominato il rasta, scappava perché "aveva qualcosa da fare", forse ancora scottato da quella serata.
I compagni provarono a farli riappacificare, ma era come parlare contro un muro, da entrambi i lati.
Uno era distrutto e cercava di non risultare patetico per gli occhi rossi e gonfi e i rasta sciolti di fronte agli amici, mentre all'altro sembrava non gliene importasse assolutamente nulla.
"Sembrava" è la parola più adatta; perchè in realtà, non vedere Jude agli allenamenti lo aveva scosso.
Lui non era il tipo da venir meno ai propri impegni, o quantomeno da scappare di fronte ad un problema, ma il fatto che in quel momento non ci fosse, voleva dire solamente una cosa.
Se non voleva vederlo piú, per arrivare ad evitarlo anche in campo, l'aveva fatta davvero grossa. Eppure il punk non riuscuva proprio a spiegarsi il motivo per cui Jude era esploso così. Cosa diavolo era successo a quella dannata festa? Si erano baciati, si erano toccati e avevano vissuto attimi magnifici insieme, ma come era possibile che se la fosse presa così tanto? Erano entrambi ubriachi, o perlomeno brilli, e soprattutto erano due adolescenti intenti a divertirsi ad una dannata festa.
Questo era quello che pensava Caleb.
Non gli sarebbe passato neanche per l'anticamera del cervello che quell'attrazione non era solo fisica.
Lui, quella sera, ha vissuto molto di più che semplici pomiciate, e di questo se ne sarebbe anche potuto accorgere da solo, se non fosse stato così orgoglioso o testardo. Avrebbe potuto cogliere i segnali e capire che anche il rasta provava i suoi stessi sentimenti, ma a differenza sua Jude, quella sera al cinema, non ha cercato di nasconderli e soffocarli.Troppo preso dai suoi pensieri, sbagliò un passaggio a destra che voleva essere diretto a Jordan.
Gli occhi di tutti in quel momento erano puntati su di lui.
Che avevano da guardarlo così? Pena, compassione e tristezza erano chiaramente visibili nel loro sguardo, sentimenti che hanno sempre fatto infuriare Caleb.
Lui non ne aveva bisogno. Decise così di reagire.Caleb: cosa? Perchè mi guardate così? Sono tanto divertente quando sbaglio?!
Shawn: Caleb, sei sicuro di stare bene?
Caleb: certo che sto bene, cosa dovrei avere scusa? Siete tutti strani oggi.
Mark: forse non ti farà piacere sentirlo, ma...
Caleb: ma cosa?
Nathan: abbiamo sentito tutto, quella sera quando siete usciti.
Caleb: voi avete... sentito tutto?
Axel: sì. Fattelo dire amico, questa volta l'avete fatta grossa.
Caleb: credi che non lo sappia? Ma è tutta colpa di Jude. Ha riposto troppe speranze in quello che è successo alla festa. Mi dispiace per lui, ma non sarebbe mai potuto nascere niente.
Xavier: e a te va bene così?
Caleb: certo, mi va bene. Io non sono fatto per quello che voleva lui. Lo sai anche tu, Shawn.
Shawn: lo so che pensi ti vada bene così, ma ne sei davvero felice?
Caleb : io... sì. Almeno credo...
Shawn: no, ti conosco. Tu non sei felice.
Caleb: e.. e-e anche se fosse? Perchè uno come lui dovebbe innamorarsi di uno come me? Spiegatemelo, per favore! Io non sono in grado di fare niente se non far soffrire gli altri, non voglio fare così anche con lui.Shawn: tu lo ami, vero?
Il cuore del castano in quel momento perse un battito.
Lui lo amava?
Ripensò alla festa, alle emozioni che prova nel vederlo, al calore che sente ogni volta che sta con lui e ai suoi occhi. A quei suoi magnifici occhi cremisi, rossi come il sangue, unici.
Solo ora si rese conto che stava piangendo.Caleb: i-io... lo amo. Sì ragazzi, io lo amo.
Shawn sorrise.
Caleb: ma ormai è troppo tardi, l'ho ferito e non mi perdonerà mai.
Shawn: sai Caleb, negli anni ci siamo sostenuti a vicenda, ma io ho capito i miei sbagli e sono maturato, mentre tu sei rimasto a brancolare nel buio. Ho imparato che i nostri errori sono spesso i nostri migliori maestri e l'essere capaci di ammetterli senza vergognarsi non é facile come sembra.
Può darsi che molti giudichino basandosi sulle apparenze. In ogni caso si tratta pur sempre del loro punto di vista e della loro opinione e, come tali, non ti definiscono come persona. Non hanno nulla a che vedere con te.
Ricordati sempre che le critiche potranno colpirti e farti del male solo se tu stesso lo permetterai. Devi essere tu stesso il vero giudice Caleb, sei l'unico che ne ha il diritto.
Caleb: S-Shawn, ma...
Shawn: se ti limiti a nascondere ogni giorno le tue emozioni e le tue preoccupazioni dietro quella dannatissima maschera, prima o poi emergerà il fatto che non stai bene, come ora. La maschera col tempo si rovinana e cade, lasciandoti una sensazione di frustrazione, di rancore non risolto.
Non ne vale la pena, fidati.
A meno maschere corrisponderà più libertà.
So che ci sono cicatrici che non si possono vedere e ferite ancora aperte che ti impediscono di voltare pagina, ma se non ci riesci, forse la cosa migliore è cambiare direttamente libro.
Con questo voglio dire che ci sono momenti cruciali in cui è necessario cambiare...lasciarci alle spalle determinate situazioni e cercare nuovi legami. Quando ti sbarazzerai dai ricordi ed esempi di amore negativi, nascerà la vera libertà. Sii libero Caleb, sii libero insieme a Jude. Ormai sei pronto per iniziare di nuovo, per guarire dalle ferite, per riempirti di nuovi sogni e nuovi amori, che potrebbero mettere in moto la tua vita.
Ti ricordi quella frase che avevamo sentito a scuola da piccoli?
"Non sono tutto ciò che vedi, né vedi tutto ciò che sono". Non me la sono mai dimenticata, l'ho ricordata e capita nei momenti peggiori.
È chiaro che solo noi stessi ci conosciamo in tutta la nostra essenza, ma è sempre meglio mostrarci al mondo con libertà, nel modo più sincero possibile. Caleb, mostrati con i tuoi valori, i tuoi pensieri e le tue emozioni. Mostrati senza alcuna maschera anche se sarai costretto a pronunciare verità scomode. Non importa. Tutto ciò ti aiuterà a sentirti molto meglio. E so che la persona giusta con cui aprirti è proprio Jude.
Basta piangere, va da lui, corri, abbraccialo e digli quello che provi.
Parla.
E' ora di toglierla questa maschera, non credi?Caleb: i-io.. forse hai ragione. Shawn, ti voglio bene.
GrazieShawn: lo so, te ne voglio anche io.
Caleb: sai, ti avevo sottovalutato lupetto. Il porcospino qui presente è molto fortunato ad averti.
- disse asciugandosi le guance ancora bagnate per le lacrime versate per tutto il tempo che il suo amico gli ha aperto gli occhi.
Axel: molto fortunato.
Il biondo guardava il suo ragazzo con occhi innamnorati e un sorriso dolce, al che Caleb ritornò in sé e li prese un po' in giro.
Caleb: risparmiati quegli sguardi per stanotte Axel, credo che i vicini si lamenteranno per il rumore
Shawn: non ti ho per caso detto di andare? Muovi il culo allora.
Caleb: vado subito lupetto... ciao e grazie, davvero.
Mark: buona fortuna! E se non lo trovi a casa, sarà di sicuro al parco, è il suo posto preferito.
Nathan: sì, hai ragione, sarà di certo lì
Xavier: certo!
Caleb: ricevuto, grazie a tutti!Shawn: sii felice Caleb.
Il punk si mise a correre come non aveva mai fatto.
Come aveva potuto essere così stupido?
Lui lo amava. Amava quel moscone intelligente dagli occhi rossi.
Lo amava davero. E voleva dirglielo, doveva dirglielo.
Così si diresse verso il parco, pronto a riprenderselo. D'altronde l'aveva detto anche alla festa, no?
Lui doveva essere suo.
A tutti i costi.Angolo autrice:
Ciao mondoooo!
Ecco qui un altro capitolo!
Spero vi piaccia e vi avviso che sono già pronta con i prossimi :)))
Io non so se è il periodo o un'allegria nascosta di cui non conosco l'esistenza, ma a scrivere questo e i prossimi due, ho pianto come una fontana. Niente, era per avvisarvi. Ciao a tuttiiiiiE grazie
<3
Bye
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Cremisi e smeraldo || FudouKidou
FanfictionDue ragazzi ad una festa, tra obblighi, verità e giochi di sguardi. Come potrà ripercuotersi sulla loro quotidianità una semplice e calda notte di follie? Ambientato in una realtà parallela all'anime di Inazuma eleven (prima trilogia), dove i ragazz...