Oggi
Ogni volta che chiudeva gli occhi, vecchi ricordi comparivano nella sua mente all'improvviso. I pensieri diventavano immagini, suoni, profumi... ed era capace di rimanere così per ore con l'aria assorta e la mente persa chissà dove.
Erano passati tantissimi anni, eppure ricordava tutto come se fosse ieri, come se il tempo si fosse fermato.
Riusciva ancora a sognare l'orizzonte sconfinato del deserto che si perdeva oltre le dune; la voce del silenzio che gli assordava il cuore; il vento caldo che gli accarezzava il viso e smuoveva lentamente leggere nuvole di sabbia; la fragranza di terra arsa dal sole, mista a quella dei roseti delle oasi...
- Nonno, stai dormendo in piedi? – scherzò il piccolo e vivace Sahid saltandogli addosso.
Rachid trasalì e una sensazione di vuoto gli prese lo stomaco, non appena quel breve momento di quiete svanì, interrotto dal richiamo del bambino.
Riaprì gli occhi e sorrise al suo bisnipote di nove anni che gli buttò le braccia al collo, seguito a ruota da altre due piccole pesti che, fino a pochi secondi prima, erano rintanate nella loro cameretta a giocare con la Xbox.
- Bambini, non date fastidio al nonno e andate a mettervi il pigiama – li rimproverò Rose, l'unica nipote di sesso femminile e l'unica ad aver ereditato il colore degli occhi e dei capelli della sua bisnonna: per questo le avevano dato quel nome.
La ragazza si tolse gli auricolari dalle orecchie e si sedette di fianco a suo nonno per dargli un bacio affettuoso sulla fronte piena di rughe, segni del tempo trascorso inesorabile.
Rose aveva diciassette anni e andava a trovarlo molto spesso, oltre a fare da baby-sitter ai suoi fratellini.
Rachid la guardò con fierezza e ringraziò Allah per avergli donato una vita così lunga, da permettergli di veder crescere i suoi figli, i suoi nipoti e i suoi bisnipoti.
Rose occupava un posto speciale nel suo cuore. Ogni volta che la guardava, gli sembrava di rivedere il volto di Shirley alla sua età: da lei aveva ereditato non solo l'aspetto fisico, ma anche il suo carattere dolce e forte nello stesso tempo.
In più aveva nelle vene anche il sangue dei nobili tuareg, che veneravano le figure femminili che erano il fulcro della loro società, che nonostante tutto, resisteva al tempo e al progresso.
ll terzo figlio di Shirley e Rachid, infatti, si era sposato con la figlia di Sahid e Tin Hinan, come se il destino avesse voluto preservare nei secoli le loro antiche discendenze che, secondo le loro leggi, si tramandavano per linea materna.
- Ma è presto per andare a dormire – protestò il piccolo Sahid, che portava il nome del suo bisnonno materno.
- Voglio prima sentire la storia di quando nonno Rachid ha salvato nonna Shirley nel deserto. Nonno, è vero che hai combattuto da solo contro cento uomini?
Rachid rise, ma non disse nulla per negare.
- Dai, nonno, raccontaci la storia! – lo esortò Rose con fare sognante. – Io voglio sentire la parte di quando l'hai vista per la prima volta e ti sei subito innamorato di lei! Non mi stancherò mai di ascoltarla: è la storia più emozionante che abbia mai sentito!
Rachid la guardò in silenzio segretamente divertito: questo dettaglio romantico non ricordava di averlo mai rivelato ad alta voce ai suoi nipoti, ma evidentemente nel corso del tempo, i suoi racconti si erano arricchiti di particolari rubati da altre fonti (come un piccolo diario rosso vermiglio che era conservato come un cimelio di famiglia).
- E va bene! – rispose Rachid schiarendosi la voce.
E non appena tutti i suoi nipoti si sistemarono intorno a lui, fece scorrere ogni ricordo nella sua mente.
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Desert Thoughts
RomancePensavate che su "Desert Rose" fosse stato svelato tutto? Ebbene no. Shirley è una ragazza ingenua con di fronte tanti misteri ed enigmi che non riesce a decifrare. Attraverso gli occhi e i pensieri di Rachid, la loro storia verrà raccontata da una...