🕯️𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝟏🕯️

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-Una firma qui e abbiamo finito, signorina Kim- Annuisco per poi immergere la penna nell'inchiostro e tracciare con linee delicate le lettere che compongono il mio nome sul fondo del documento, una volta finito mi allontano dalla scrivania alzandomi in piedi e raggiungendo la finestra, al di fuori, ricoprendo decine di metri, si estende il giardino che circonda l'abitazione della mia famiglia, ricordo che da bambina ero solita passare pomeriggi interi a leggere sotto gli alberi di ciliegio rinfrescata dalla delicata brezza primaverile.

Il mio nome è Jennie, Jennie Kim, anche se solitamente gli amici mi chiamano Nini, ho ventitré anni e fino ad un giorno fa mi trovavo in Francia, nella mia calda e confortevole casetta situata nel centro di Parigi, dove ieri sera, mi è arrivata attraverso una raccomandata la notizia della morte di mio padre, così mi sono dovuta immediatamente imbarcare per tornare in Corea come imposto dal galateo.

Non fraintendetemi, sono dispiaciuta per la morte di mio padre, anche se devo ammettere che non lo conoscevo davvero, ed erano anni che non ci parlavamo: infatti dopo la morte di mia madre Chanel (Sì ''quella'' Chanel) quando avevo soltanto dieci anni, mi disse che non riusciva più nemmeno a guardarmi a causa della troppa somiglianza con lei.

Così sono stata mandata a Parigi dai parenti di mia madre, dove ho ricevuto la migliore istruzione e seguendo le sue orme ho studiato moda e mi sono laureata all'Institut Français de la Mode e sono diventata una stilista.
Sembra che io abbia ereditato il talento di mia madre, anche se nessuno sa che io sono sua figlia, infatti ho lavorato per molti marchi di lusso, ma per volontà di mio padre mi sono sempre tenuta lontano da quello fondato da mia madre.

Alla sua morte, egli ha preso le redini del suo enorme impero commerciale, della sua casa di moda e del suo marchio e ora con il documento che ho appena firmato tutto ciò che mia madre ha creato grazie alla sua mente geniale e alla sua creatività è appena diventato mio.

Io, Jennie Kim, la figlia dimenticata di Gabrielle Bonheur Chanel sono appena diventata l'ereditiera più ricca di tutta la Corea del Sud e forse dell'intero globo.

-Tutti noi siamo contenti di averla qui, signorina Kim- Mi dice il notaio seduto dall'altra parte della scrivania, in quello che fino a ieri è stato l'ufficio di mio padre, ma che ora è diventato il mio
-La scomparsa di suo padre è stata così improvvisa, ci ha lasciati tutti senza parole, sono addolorato per la sua perdita, era davvero un brav'uomo- Accenno un sorriso accettando le condoglianze del notaio, le sue parole riecheggiano vuote nell'ampio locale
-Dunque, ha già deciso per il futuro dell'azienda, ha intenzione di nominare qualcuno che possa farsene carico e che possa guidarla al meglio? Avrei diverse persone da consigliarle-
Senza smettere di sorridere squoto la testa, sapevo che sarebbe successo, qui in Corea tutti mi considerano ancora una bambina, incapace di poter ricoprire una carica tanto prestigiosa come quella del CEO, ma non sono più quella ragazzina spaventata che é stata spedita come un pacco indesiderato in un paese lontano, sono una donna di ventitré anni piena di talento e che sa quello che vuole.

Come mi aspettavo, sono da poco arrivata a Seoul e ho appena ricevuto la mia eredità e c'è già qualcuno che sta cercando di rubarmi il potere dalle mani
-Ho intenzione di prendere direttamente il controllo della casa di moda- Ribatto tutto d'un fiato, l'uomo spalanca gli occhi come se avessi appena detto qualcosa che non si sarebbe mai aspettato di sentire dalla mia bocca
-Sei ancora giovane e poi sei una donna, non credo che tu sia pronta a gestire tutte le responsabilità che ne deriveranno se deciderai di diventare la nuova amministratrice- Ignoro le sue parole misogine che mi sono sentita ripetere milioni di volte nel corso della mia vita da uomini diversi,
-Ho preso la mia decisione, sarò all'altezza della situazione, mia madre aveva circa la mia età quando ha creato il suo marchio- Il notaio mi guarda storto, come se avessi rovinato tutti i suoi piani
-Signorina Kim..., ne é sicura? Le consiglio di pensarci su, ci possiamo rivedere domani, sicuramente ha bisogno di dormirci sopra, quando avrà le idee più chiare le verrà naturale cambiare idea- Mi mantengo fredda e distaccata aiutandomi prendendo un respiro profondo
-Ho già fatto la mia scelta, credo che lei sappia cosa c'era scritto nel testamento di mia madre: alla sua morte avrei dovuto ereditare l'azienda ma al tempo ero solamente una bambina, ora sono cresciuta e sono pronta a prendere il posto che mi spetta di diritto- Vedendo la mia determinazione il notaio annuisce mestamente, non permetterò mai più a nessuno di allontanarmi o di mettermi da parte, io diventerò la prossima grande stella della moda, non c'è altro che io abbia mai voluto essere, renderò mia madre fiera di me e dimostrerò a tutti quanto valgo.

Saluto velocemente il notaio e recuperando la mia borsa esco dall'ufficio di mio padre.
La casa é un intreccio di corridoi in cui rischio più volte di perdermi, manco da questo posto da ben tredici anni e i miei ricordi si sono fatti troppo sbiaditi per guidarmi correttamente.

Dopo una decina di minuti arrivo all'ingresso dove mi attende la mia assistente personale Yeji
-Signorina, tutto bene?- Mi chiede preoccupata dalla mia espressione corrucciata
-Sto bene, quante volte ti ho detto di chiamarmi solo Jennie?- Le ricordo mentre lei prende la mia borsa con un gesto gentile e delicato
-Signorina...- La ragazza si corregge subito -Jennie.., hanno parlato di te alle news, in tutto il mondo non fanno altro che parlare di te...- Mi informa Yeji con espressione sognate -Insomma chi avrebbe mai detto che tua madre é LEI! L'unica e sola Coco Chanel! Un'icona della moda! La più grande stilista mai esistita!- Lancio uno sguardo di traverso alla mia assistente che smette subito di vaneggiare
-Per questo motivo non l'ho mai detto a nessuno, quando la gente scopre chi é mia madre inizia a guardarmi in modo diverso e a prendere il mio lavoro meno sul serio- Le spiego mentre insieme usciamo in giardino
-Beh, i tuoi abiti sono davvero disegnati in modo sublime.., forse é davvero l'influenza di tua madre- Osserva lei guardandosi attorno, falsamente annoiata dalle sue parole sbuffo con ironia
-Mhh, se lo dici tu..- Ribatto
-Devo prenotare una camera, per la notte, in un albergo? O ti fermerai a dormire qui nella casa della tua infanzia?- Mi domanda Yeji estraendo la sua agenda dalla tasca del suo cappotto
-Non serve mi fermerò qui, ho intenzione di tornare a Parigi entro due o tre giorni- Spiego alla mia assistente.

Facciamo ancora qualche passo nel giardino e poi chiedo a Yeji di andare ad ordinarmi il pranzo, una volta rimasta sola mi lascio cadere su una delle panchine, forse la situazione in cui mi sto andando a cacciare é più grande di me, ma non posso ignorare la voce che mi grida di prendermi il posto che mi spetta, lo devo soprattutto a me stessa.
Come ogni volta che mi sento persa e disorientata, seleziono il numero della mia migliore amica Roseanne e faccio partire la chiamata.

~💚

Heyy!! Rieccomi con una nuova storia!
Diversamente dalle altre qui ho deciso di scrivere in prima persona. Non sono una grande esperta del mondo della moda, ma farò del mio meglio per informarmi e trattare al meglio gli argomenti, se ci saranno degli errori sia grammaticali sia nozionistici mi scuso in anticipo 😅😅😅

xLilyx

                                                              xLilyx

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𝚃𝙷𝙴 𝙷𝙴𝙸𝚁𝙴𝚂𝚂 ᴶᵉⁿᴸⁱˢᵃDove le storie prendono vita. Scoprilo ora