Seriamente, io non riesco proprio a capire quel ragazzo...
E' da una settimana che sono qui e dopo quella volta in cucina non mi ha più rivolto la parola, si limitava a mandarmi qualche occhiataccia quando si degnava di presentarsi a cena, specifico obbligato da Tamora.
E' così tanto sulle sue che non si accorgerebbe nemmeno se gli passasse un T-Rex vicino.
Ho decido che giocherò al suo stesso gioco e farò finta che non esiste, d'altronde io il primo passo l'ho fatto.Jas: Hey Jace ti andrebbe di andare sui pattini?
Il bambino annuì con la testa e sfoderò un gran sorriso
Jas: Allora io verrò con lo skate. Chi esce per ultimo paga pegno!
Mi dirigo verso l'uscio di casa correndo lentamente per far vincere la sfida a Jace.
Jace: Ho vinto
Disse facendo la linguacciaDurante la nostra uscita ci ritrovammo davanti ad uno skatepark, così Jace decise di fermarsi
Jace: Andiamo qua? Ti prego ti prego ti prego
Iniziò a lagnarsi con un faccino beffardo.
Da lontano vidi un gruppo di ragazzi, di certo non dell'età di Jace, sparpagliati nel parco
Jas: Ci sono troppi ragazzi grandi, rischieresti di farti male con loro
Jace: Ti preeego
Continuò
Jas: Ho detto di no JJ...
E alla fine ci ritrovammo nel parco.
AH, non riesco mai a dire di no.Una volta entrati scorsi delle figure lontane che facevano dei trick ma non mi avvicinai, non volevo perdere di vista Jace.
Jas: Hey, iniziamo ad avviarci che sono quasi le sei.
Gridai al bambino per farmi sentire, lui si girò verso di me cercando un pretesto per restare la
Ma all'improvviso un ragazzo dalla folta chioma bionda lo prese in pieno con il suo skate e lo fece cadere dal muretto dov'era appoggiato,
gridai il nome di Jace e gli corsi incontro spaventata, mi sembrava di correre a rallentatore e di non arrivare mai.
Avevo il cuore a mille, avevo paura per lui.Arrivai in quel punto e mi piegai in un attimo, lo guardai e vidi che piangeva.
Jace: Voglio la mamma!
Gridava il bambino
Jas: Non ti preoccupare ci sono io qui, la mamma sta a lavoro e ora sei con me. Cosa ti fa male?
Lo tirai su per controllarlo meglio ma nel frattempo mi sovrastò una voce
X: Scusami veramente i-io non volevo, ho perso il controllo non ho saputo cosa fare, mi dispiace scusa.
Jas: E' colpa mia, non dovevo portarlo qua.
Dissi continuando a controllare il bambino.
X: No, è colpa mia.
Jace: Mi fa male qui.
Protestò lui facendo labbruccio indicandosi il ginocchio.
Jas: Per fortuna è solo una sbucciatura pens-
In quel momento sentii una voce familiare gridare "Quello è mio fratello!!"
All'improvviso mi paralizzai, come si fosse fermato il tempo per un secondo.
Mi girai di scatto e vidi Chase che camminava a passo svelto verso di noi con un umore più nero del solito.
Chase: Vinnie che cazzo hai fatto?Alzai lo sguardo e per la prima volta vidi il viso del ragazzo che ha fatto cadere Jace.
Mi soffermai sui suoi particolari, aveva la mascella molto pronunciata, degli occhi quasi a mandorla di un color nocciola chiaro, come se fosse miele...aveva anche dei capelli folti e ricci dello stesso colore, come piacciono a me.
Il suo sguardo era dispiaciuto, colpevole...ma allo stesso tempo seducente
Il mio sguardo scese sulle sue braccia e OH MAMMA, cosa sto guardando? Percaso è una divinità greca?
Aveva delle spalle possenti che entravano a forza nella sua maglietta, delle mani con dello smalto nero mangiucchiato molto provocanti e la cosa più importante è che era alto, molto più alto di me.Vinnie: Chase lo sai che non volevo.
Chase: Ah no? E come mai puntavi proprio in questa direzione? Cos'è ti sei già innamorato della babysitter?
Vinnie: Non l'ho fatto apposta
Jas: Chase, come eviti di parlarmi dentro casa puoi benissimo farlo fuori. Non mettermi in mezzo.
Chase: Non riguarda te.
Mi guardò sprezzante, quasi da gelarmi dalla testa ai piedi.
Odiavo quella sensazione e odiavo l'effetto che lui mi faceva.
Vinnie: Non l'ho fatto apposta, lo sai. Non fare il bambino, ho chiesto scusa e per fortuna tuo fratello non si è fatto nulla!
Alzò leggermente la voce e si avvicinò verso il viso di Chase
Chase: Non avvicinarti, mantieni le distanze. Ricorda
Si guardarono con disprezzo entrambi, ma Vinnie fece un altro passo verso di Chase e pronunciò
Vinnie: Pensi di farmi paura?
Chase: Vuoi seriamente farlo qui? Vorrei accontentarmi ma non mi sporcherò le mani per un essere del genere.
Decisi di mettermi in mezzo per placare gli animi ma a Chase non andò giù
Chase: Non metterti in mezzo, stanne fuori.
Vinnie: Tratta bene la ragazza e prenditela con me, vigliacco.
Chase: L'unico vigliacco qua sei tu, e non provare a difenderla... tu nemmeno la conosci!
Disse riferendosi a me ma senza degnarsi di rivolgermi uno sguardo, come se non esistessi...
Vinnie: Attento a come parli Hudson, sappiamo tutti cos'hai fatto
Vinnie piegò la testa di lato accennando un sorriso beffardo e incrociò le braccia al petto.
Chase: E' una cosa mia personale e non ti permetto di renderla pubblica.
Vinnie: Adesso hai paura? Hai percaso timore che lei lo scopra?
Jas: Scoprire cosa?
Chase: Basta così, noi ce ne andiamo.Chase tirò me per un braccio e con l'altro prese per mano suo fratello dirigendosi verso la macchina.
Jas: Adesso mi spieghi che cos'hai fatto o non salgo su questa macchina!
Dissi alzando la voce, così da farmi sentire anche dai passanti.
Chase: Non gridare e poi...non sono cose che ti riguardano!
Jas: Allora caro Chase, per quanto mi riguarda posso anche andare a piedi.
Chase: No, Jace si è fatto male e tocca a me portarlo a casa
Jas: No, tocca a me. Sono o non sono la sua "Baby-sitter"?
Pronunciai imitando la sua voce
Chase: Finiscila, ti stai comportando come una bambina.
Jas: Ah si, sarei io la bambina. Non tu che ti rifiuti di rivolgermi anche di un solo sguardo durante la giornata? Come vuoi che mi senta? Mi sento un'estranea, una sconosciuta dentro casa. Io non voglio sentirmi così, perché non ti ho fatto niente.
Non mi merito questo Chase, mi merito rispetto e di essere trattata come una di famiglia perché vuoi o non vuoi dovremmo convivere per molto altro tempo e-
In quel momento sentii una mano prendermi per il collo e delle labbra calde sulle mie
Ero scioccata e allo stesso tempo compiaciuta, non sapevo cosa fare...
Avrei dovuto ricambiare o restare ferma? Ero semplicemente lì, immobile con gli occhi spalancati.
Avevo il cuore a mille e le mie gambe si erano paralizzate
Qualche secondo dopo Chase si staccò da me, mi guardò con uno sguardo diverso dal solito come ... come se fosse dispiaciuto
Chase: Scendi dalla macchina
Jas: Cosa?
Cosa stava succedendo? Un attimo prima mi bacia e subito dopo mi respinge facendomi scendere dalla sua macchina?
Lui guardò in basso e chiuse gli occhi
Chase: Ho detto, scendi dalla macchina.
Scandì bene le parole e feci come stava dicendo, scesi dalla macchina portando con me Jace e andai verso casa.***
Buongiorno a tutti cari lettori, non so ancora se questa storia avrà un esito positivo o meno ma ci proviamo!
Buon proseguimento :)xx
Franxevil.clyde
STAI LEGGENDO
Vinnie o Chase?
FanfictionDopo anni passati a rincorrere il suo sogno, l'adolescente italo-americana Jasmine decide di partire per una nuova esperienza negli USA come ragazza alla pari, ma non si aspetterà di essere scelta dalla famiglia Hudson e di dover condividere gran pa...