Amber's POV.
“Allora? Questa cioccolata calda è buona o è meglio quella del Northside?” Chiede Toni avvicinandosi al tavolino del Whyte Wyrm dove ho preso posto, mentre pregusto quella bevanda dolce e calda a piccoli sorsi. Proprio davanti a me è seduto Sweet Pea, con la sedia al contrario, con le braccia sul poggia schiena mentre mi guarda meticolosamente e intensamente, tanto che non capisco se il caldo che sento è dato dal suo sguardo o dalla bevanda.
Ma chi cavolo pensi di prendere in giro?
Te, brutto clown.
Tenendo conto che ti stai auto insultando…Okay.
…
Rivolgo una smorfia divertita a Toni, tornando alla realtà.
“Beh…il cioccolato ha un gusto diverso. Non è che ci avete messo qualcos’altro?” Le chiedo, imitando un adulto medio ignorante e sprezzante verso il Southside, inarcando un sopracciglio.
“Sì, ci ho aggiunto un goccio di Pepsi.”
“Eh? Stai scherzando?!”
“Certo Amber! Ti pare che non te ne saresti accorta?” Lancio uno sguardo di fuoco alla ragazza con i capelli rosa, che di rimando mi manda un bacio volante per poi tornare a lavorare dietro il bancone.
Alzo gli occhi al cielo divertita, per poi tornare a bere la mia adorata cioccolata. Per puro caso alzo lo sguardo davanti a me, trovando poi Sweet Pea guardarmi con un sorrisino.
Avrò sicuramente avuto un’espressione perplessa, così il moro accenna una risata.
“Nessuno crede mai agli scherzi di Toni, e tu hai appena creduto ad uno di quelli che potrebbe fare anche un bambino.” Continua a ridere, ma dopo poco la sua faccia torna seria, per non dire preoccupata, e deglutisce.
“N-non intendevo col dire che sei un’idiota! Assolutamente! Dicevo solo-“ Lo interrompo in tempo, o sarebbe sicuramente andato in panico, poggiando senza pensare una mia mano sulla sua poggiata sul tavolo.
“Ehi respira! E’ tutto okay, ho capito cosa intendevi. Solo che Toni è… Toni. Non ho idea cosa potrebbe dire o fare la prossima volta.”
“Beh, effettivamente Topaz è una tipa losca.”
“TI SENTO.” Scoppiamo a ridere entrambi sentendo la voce di Toni che, anche se di spalle e dall’altra parte del locale, ci ha sentito benissimo.
“Senti, -Sweet Pea prende parola- come mai eri all’ospedale stamattina?”
Sospiro, riportando a galla tutto il caos che è accaduto fino ad ora.
“Hanno sparato a mio zio, qualcuno con un passamontagna, da Pop’s. Mio cugino sospetta di qualche Serpent che era stato licenziato dal padre, ma abbiamo scartato l’idea. Non si era ancora svegliato…” Mi mordo il labbro inferiore preoccupata, mentre la mia mente vaga fino agli scenari peggiori.
Il moro davanti a me stringe la mia mano con la sua decisamente più grande, accarezzandone il dorso con il pollice.
“Ehi, stai tranquilla. E’ inutile pensare subito al peggio, se accadrà qualcosa tua madre ti chiamerà, te lo ha detto. – Mi sorride rassicurante ed io non posso far altro se non arrossire e sciogliermi a quella vista da ritenere a dir poco divina.- Comunque avete immaginato bene, i Serpents non si coprono mai il viso, e sicuramente Tall Boy troverà qualcosa, stai tranquilla bambol-“ Non fa in tempo a finire il mio nomignolo che qualcuno chiama il suo nome, susseguito da del baccano.
Ti stava chiamando bambolina. Siamo a quota 3 ormai.
Lo so, lo so. Lo hanno anche interrotto.
Ma soprattutto, cosa diavolo è tutto questo baccano?! E’ pur sempre mattina!
“Ma guarda un po' chi abbiamo qui. Come mai a quest’ora al bar Pea?” Il moro occhi azzurri che se la fa con Kevin entra nel locale, seguito da altri ragazzi. Sentendomi in imbarazzo per non conoscere queste persone, torno a bere la mia cioccolata guardando la superficie legnosa del tavolo.
“De Santos, ragazzi.” Credo sia un saluto quello di Sweet Pea, che intanto si alza dalla sedia.
Torna a parlare l’altro ragazzo, ora con un tono seccato. “La biondina, è del Northside. Non dovrebbe essere qui.” Sento dei passi avvicinarsi a me, quindi alzo lentamente la testa per trovarmi un paio di occhi azzurri fissarmi inquisitori.
“Joaquin stai fer-“ Sweet Pea cerca di interromperlo, ma il moro lo liquida con un gesto della mano che, da come vedo, lo fa solo che incavolare.
“Non sei la benvenuta qua, ragazzina. Puoi tornartene anche alla tua villetta dall’altra parte della città dalla tua famigliola felice e perfetta.” Sembra mi sputi addosso queste parole cariche di disprezzo.
Ora, in un’altra situazione avrei preso le mie cose e me ne sarei andata per non creare scompiglio- se avesse avuto ragione. Ma, purtroppo per lui, oggi la mia pazienza è inesistente dopo il caos di mio zio, che non mi ha fatto chiudere occhio per tutta la notte, e le occhiatacce odiose della signora Cooper.
Quindi, poggio la tazza di cioccolata sul tavolo e lentamente mi alzo dalla sedia. Nel mentre guardo negli occhi il moro con uno sguardo che, se potesse, lo farebbe diventare piccolo quanto uno stuzzicadenti.
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Nothing is as it seems-Sweet Pea.
Fanfiction[IN PAUSA.] La famiglia Mitchell è una delle più rispettate a Riverdale.Imparentata con gli Andrews,dato che Sean Mitchell sposò Kate Andrews,sorella di Fred,vive nel Northside,marito e moglie lavorano rispettivamente come poliziotto ed avvocato,i f...