CAPITOLO 2.

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Amber's POV

Lancio malamente il giornale sul tavolo della cucina e mi avvicino a mia madre,che sta cucinando la cena,per darle un bacio sulla guancia.

"Come sono andati gli allenamenti?" Domanda lei lanciandomi un'occhiata,tornando subito a controllare che gli hamburger non si brucino.

"Cheryl non c'era e ho dovuto fare io il capo cheerleader -poggio il borsone accanto la porta della cucina- e detesto farlo.Cher è decisamente più brava di me."

"Dalle tempo di riprendersi,è successo solo ieri." Mi ricorda,mentre abbozza un debole sorriso.

Credo che Riverdale sia un covo di psicopatici.

Io,davvero,nutro una profonda stima per il carattere e la forza di Cheryl,ma stavolta ha superato il limite della razionalità.

Un paio di giorni fa ha cominciato a regalarmi alcuni suoi gioielli,anche abbastanza costosi.

"Potrai venderlo e farci un mucchio di soldi,Amb." Mi ha detto mentre,davanti casa sua,mi lasciava tra le mani un suo bracciale di oro bianco.

Ciò che mi ha fatto sospettare ancora di più,è stato il fatto che si è scusata con Jughead pubblicamente e gli ha regalato una sua spilla,dicendo la stessa cosa che ha detto a me.

Era tutto troppo strano,perciò io e gli altri -i Fantastici 4- abbiamo cercato di capire cosa le stesse succendendo,e siamo arrivati alla conclusione che volesse suicidarsi.

Chiunque avrebbe pensato che fosse tutto per stare al centro dell'attenzione,come suo solito,ma quando l'ho vista sullo Sweetwater ghiacciato,con un vestito bianco e l'espressione sconfitta,ho capito che era fottutamente stanca di tutto.

"Cheryl,vieni qui!" Betty urla,accanto a Jughead.Ronnie si tiene stretta ad Archie mentre io mi assicuro che lo strato di ghiaccio che ricopre il fiume sia abbastanza resistete e,quando ne sono siura,comincio a camminarci sopra,avvicinandomi il più possibile alla rossa,che se ne sta immobile vicino ad un buco privo di ghiaccio,abbastanza grande da saltarci dentro.

"Am stai attenta!" Mi dice Jugh,ma io tengo lo sguardo fisso su Cheryl,la quale lo ricambia mentre trema dal freddo.

"Cher,non farlo.Sei forte e passerai anche sopra a questa.Così non risolverai nulla." Cerco di convincerla,deglutendo,mentre le mani mi tremano leggermente.

So che avresti il coraggio di buttarti,Cheryl.Ma ti prego di non farlo.Non voglio veder cadere l'ennesimo Blossom.

Questo però non glielo dico,è troppo doloroso solo da pensare.

"Sono tanto stanca Amber.Jason,la mia unica ragione di vita,è stato assassinato da mio padre.In più,quell'assassino ha infangato il cognome Blossom usando il marchio del nostro sciroppo d'acero per spacciare droga. -comincia a piangere,e Dio solo sa quanto mi si stringe il cuore a vederla così- Quel codardo si è impiccato,e non ha avuto la pena che si meritava per aver ucciso suo figlio.Sangue del suo sangue,Amber.Come può un padre fare questo?!" Ora sta urlando,ed io sto formulando un modo per non farla buttare nell'acqua congelata.

Comunque,tutto quello che sta dicendo è vero.Lo spaccio di droga con il Canada camuffato dallo sciroppo d'acero,Clifford che si è impiccato,che ha ucciso suo figlio perché non voleva che Jason stesse con Polly e che portasse avanti i suoi affari.Il giovane Blossom ha rifiutato,e questa scelta è stata per lui fatale.

"Lo so che tuo padre ha infamato i Blossom,che si merita ogni pena macabra per aver solo osato pensare di premere il grilletto contro il suo primogenito,ma tu devi stringere i denti e superare anche questa.Se non vuoi farlo per te,fallo per me.Ci conosciamo da quando siamo in fasce,so che puoi farcela.Ho bisogno di un'amica come te,Cher.Quella stronza ma che ti dice sempre la verità e quello che pensa,che riserva a pochi la sua amicizia,che ti trasmette la forza che ha.Ho bisogno della Cheryl che aveva da piccola solo bambole dai capelli rossi,che invece di giocare a nascondino preferiva fare finta di essere la regina di qualche regno e faceva essere la piccola Amber la sua dama di compagnia,che faceva sempre finire lei con Jason dato che ne era segretamente innamorata.Io,Amber Mitchell,ho bisogno della Cheryl Blossom che conosco da una vita.Quindi,ti supplico,lascia perdere questa pazzia e torniamo a casa." Delle lacrime,fredde e salate,scorrono sulle mie guance mentre mi avvicino ancora di più a lei.Ci sono circa tre metri a separarci e sto pregando qualsiasi divinità sia in cielo che si avvicini a me,dato che so cosa farà comunque.

Nothing is as it seems-Sweet Pea. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora