Capitolo 2

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Tornai a casa con due buste colme di cibo, ma di mia madre neanche l'ombra, forse era meglio non raccontarle del mio incontro con mio padre, andrebbe su tutte le furie.

Mentre guardavo dei video su come costruire un mini robottino iniziai a sentirmi male, avevo la nausea ed un forte mal di testa che mi costrinse ad inginocchiarmi a terra mentre mi massaggiavo delicatamente le tempie per alleviare il dolore.

Alla fine dopo un po' tutto ciò cessò, ma iniziai a preoccuparmi, nonostante le mie innumerevoli ricadute avvenute negli ultimi anni, non mi era mai successa una cosa del genere.

Decisi di andarmi a fare una lunga e calda doccia per rilassarmi un po'.
Preparai l'intimo, il pigiama ed entrai in doccia, amavo il contato con l'acqua che scorreva sulla mia pelle, ciò mi rilassava molto.

Nel bel mezzo dello shampoo un brivido attraversò la mia schiena e di colpo e l'acqua si congelò. Rimasi ferma all'interno del box congelato, non capivo assolutamente come fosse possibile una cosa del genere.

Uscii dalla doccia nell'intento di recuperare dell'acqua calda per scongelare tutto quel ghiaccio ma mente mi avvolgevo l'asciugamano intorno al corpo mi specchiai per un attimo, il necessario per notare dei cambiamenti in me che mi provocarono una forte paura: delle ciocche colore bianco sbucavano da dietro i miei ricci scuri ma il peggio non era quello, i miei occhi.... Erano diversi, di un colore che non riesco a spiegare... Sembravano... Di ghiaccio

Il terrore mi pervase completamente, strizzai gli occhi così forte da sentire un lieve pizzico, poi tornarono di nuovo del loro colore naturale, le chiocche bianche scomparvero e il ghiaccio formatosi dentro la doccia si era completamente sciolto.

Uscii dalla doccia pensando ancora a ciò che era successo, avevo molta paura, troppa... Quello che era successo nel box era opera mia ma non capivo come avessi potuto farlo, nonostante fossi consapevole di quello che avevo fatto avevo una brutta sensazione, molto difficile da spiegare, come se qualcosa dentro di me volesse uscire. <Ciao Hela> sentii una voce che mi fece sobbalzare, mi guardai intorno ma non c'era nessuno, però ero sicurissima di aver sentito qualcuno. <Inutile che mi cerchi, non puoi vedermi>, mi sedetti sul letto e nel mentre mi massaggiavo le tempie pensando che stessi impazzendo. <Riuscirai a vedermi molto presto>.

Quella voce era molto strana diversa, sembrava fosse modificata con l'autotune, ma bastava a terrorizzarmi, non aveva buone intenzioni ma la cosa che più mi spaventava era... Che veniva dalla mia testa.

Angolo autrice:
Se volete avere un'idea sugli occhi e la voce andate a cercare su internet occhi e voce di killer frost di the flash.

Another Me || Peter Parker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora