Capitolo 11

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Mi svegliai prima della sveglia, erano le 6 e mezza, ne approfittai per farmi una doccia calda e rilassante, mi sistemai i ricci che erano usciti molto bene, mi truccai, niente di che solo un filo di mascara, una striscia di eye-liner e il burro cacao e mi avviai verso l'armadio per vedere cosa potessi mettermi oggi.

Stavo pensando a ciò che disse Liz il giorno prima, avrei potuto mettermi i jeans e la maglia attillata, ma forse era meglio non esagerare, infatti optai per dei jeans leggermente larghi neri e una maglietta attillata bordeaux con degli anfibi, misi un giacchetto di pelle e uscii di casa, ero perfettamente in orario, infatti salii sul pullman e lì svanì tutta la mia convinzione che oggi potesse essere una giornata migliore.

Non c'era posto sul pullman quindi avrei dovuto farmela tutta in piedi, ma giú infondo vidi MJ con le cuffiette che mi faceva cenno di sedermi vicini a lei, senza esitare accettai.
<Ti stanno bene le magliette attillate> disse lei guardando un occhi spenti, sembrava non avesse emozioni.
<Davvero?> Chiesi io incredula di ciò.
<Fidati, se stessi male te lo direi senza scrupoli>.
Feci una lieve risata e nel mentre eravamo già arrivati a scuola.
Scesi e salutai MJ che si perse nella mischia di adolescenti.

***

Dopo aver posato le mie cose avrei dovuto dirigermi a lezione dove avrei esporre il mio lavoro con Peter davanti a tutta la classe, ero in preda all'ansia, sapevo tutto ma ero preoccupata per Peter che sembrava non presentarsi alla lezione.

Il tempo passava, pian piano le coppie finivano di esporre le loro ricerche, mancavamo solo io e Peter ma di lui neanche l'ombra.

<I prossimi sono Hela e Peter> disse il professore, mi guardai intorno e mi diressi verso la cattedra.
<Ti tocca fare da sola> disse prima che iniziassi a ripetere, per fortuna studiai le parti di Peter, da lui potevo aspettarmi di tutto.
<Brava Hela, bel lavoro> disse il prof congratulandosi con me, lo ringrazia e mi diressi verso il mio banco ancora incazzata nera con Peter che era riuscito a fare il coglione per la seconda volta.

***
Per le successive lezioni non successe niente, solo prof che piegavano e compagni che ridevano di me, tutto normale insomma.

Mi avviai verso la mensa e mi sedetti ad un tavolo in fondo all'aula da sola.

<Bambolina> disse una voce facendomi sobbalzare, era Flash.
<Ti avevo detto che non ti avrei dato pace> disse con un ghigno fastidioso in faccia, ormai non mi facevo piú problemi a rispondergli male.
<Se non sparisci questa forchetta ti finisce nel culo> dissi senza un minimo di tatto.
<Che ne dici se me lo ripeti in bagno solo io e te> aggiunse facendomi deglutire rumorosamente, mi rimangio tutto, forse paura di lui ne avevo veramente.
Fece per alzarsi ed afferrarmi il braccio quando arrivò Peter da dietro attirando la sua attenzione.
Quest'ultimo senza esitare lo spintonò a terra attirando l'attenzione di tutta la mensa che si fece silenziosa.

Mi alzai dal tavolo richiamando Flash ma questo ero ancora lì che insultava Peter, era sul punto di sferrargli un pugno in faccia quando sentii la forza incanalarsi in me, fermai il braccio di Flash che era ad un centimetro da Peter e gli mollai un cazzotto in faccia, uno di quelli che si ricorderà a vita.
<É già la seconda volta Flash, alla prossima ti giuro su dio che non riceverai solo un colpo in faccia> dissi, il ragazzo era ancora a terra quando arrivò il preside, ad un tratto il bullo iniziò a fare la vittima lamentandosi a terra.
<Voi due, venite subito in presidenza!> Disse la preside riferendosi a me a Peter che si era appena alzato da terra.

Una volta arrivai ci invitò a sederci per poi incominciare con la sua inutile ramanzina.
<Da voi due mi sarei aspettato un comportamento più intelligente, soprattutto da te Hela, alla prossima ti beccherai una sospensione e fidati qui non é come alla tua vecchia scuola, non puoi fare come vuoi, o segui le regole e ritieniti espulsa con effetto immediato> disse senza raccogliere fiato, un espulsione? Ma siamo seri, solo perché ho picchiato il bullo che non fa altro sentirsi superiore.
Al preside non risposi, altrimenti avrei potuto infrangere il codice penale quindi probabilmente era meglio evitare.
<In quanto a te Peter, mi aspetto un comportamento consono, sei uno delle eccellenze della scuola ed insieme ad Hela dovete dare il giusto esempio> disse, il ragazzo annuì, ci alzammo, ci congedammo e ci recammo verso l'aula delle punizione dove ci aspettava il bidello.

***

Passò piú o meno 1 ora io e Peter non ci degnammo di una parola, poi d'un tratto decise di rompere il ghiaccio.
<Che ti sei fatta alla mano> disse riferendosi alla fascia che presentava una macchia di sangue.
<Mi sono tagliata> dissi con tono freddo.
<Non sembra un semplice taglio> disse.
<Senti Peter> bene ero pronta a sputargli in faccia tutto l'odio che avevo accumulato nei suoi confronti.
<Non fingere che ti importi qualcosa di me perché non é così, me l'hai fatto capire in diverse occasioni> dissi senza intoppi ne rimpianti.
<Non so come farmi perdonare per tutto ciò che ho fatto, non sono bravo con le parole né tantomeno con le persone> disse il ragazzo, questa volta sembrava essere serio, ciò mi fece abbassare la guardia anche se sapevo di stare sbagliando di nuovo, o forse no...
<Voglio solo esserti amico> disse concludendo il suo discorso.

Lo guardai dritto negli occhi, ero letteralmente ammaliata, dai su! Non potevo provare qualcosa per costui.
<Non sono brava con gli amici, la cosa migliore é tenere le distanze> dissi infangando tutto il mio piano, la verità é che non volevo farlo soffrire nonostante stessi mettendo a rischio tutto.
<E se ti stessi sbagliando? Lascia che te lo dimostri> disse al suono della campanella, il bidello se ne stava andando mentre io e Peter eravamo ancora nella stanza.
<E come pensi da fare, non sai niente di me, ne di come sono né di ciò che ho fatto>
<Non importa, tutte le amicizie cominciano così. Devi solo essere disposta ad aprirti> disse concludendo.
Mi fece sorridere, perché sorridevo? Dovevo smettere ma non ci riuscivo, era veramente riuscito a farmi sorridere...

Another Me || Peter Parker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora