J:"Sarò al cinema. Come sempre."
Digitò dopo aver tentato di interpretare in che senso le fosse stata posta la domanda. Ellen gli aveva già spiegato quanto amasse il grande schermo, anche se forse aveva nascosto il dettaglio per il quale il giovedì l'aspettasse, ormai da un paio di anni e da quando era nata in lei quella passione, un appuntamento fisso con il posto 16, della fila H, nella sala 4.
L:"E non hai intenzione di invitarmi?"
J:"Mark si ingelosirebbe, non potrei mai."
Era diventato divertente per lei il mancato tentativo di fare ingelosire Liam, anche se le erano ancora poco chiari i motivi per cui lui avrebbe dovuto essere geloso.
L:"Chi è? Il guardiano con la barbetta bianca e l'ossessione per i pinguini?"
Ellen si rese conto del fatto che il ragazzo ne sapesse più del previsto, e che probabilmente avesse anche lui frequentato a lungo quel cinema, o almeno abbastanza da poter descrivere in maniera abbastanza dettagliata Simon, il controllore all'ingresso della struttura, caratterizzato da una palese passione per l'Antartico.
J:"No. Mark è il ragazzo alto, con gli occhi azzurri, i capelli biondi e un culo da paura dietro al bancone dei pop corn."
Non che Simon non avesse il suo fascino, ma la differenza di 58 anni che li separava le era da sempre sembrata un limite insormontabile. Anche se l'anziano guardiano era noto per essere stato un playboy nei suoi tempi d'oro; sua nonna Susie gliel'aveva sempre raccontato.
L:"Ah, ma è mio cugino."
Un sentimento di forte disagio la fece arrossire e, per un secondo, pensare di buttare il cellulare nel water, scaricare e nascondersi sotto le coperte per l'imbarazzo sembrava essere l'unica soluzione accettabile.
Il messaggio era stato inevitabilmente già inviato, quindi tutto ciò che poteva fare era tentare di evadere dalla situazione bizzarra con qualche stupida farneticazione.J:"Ma sei serio?"
L'attesa di una sua risposta fu un martirio.
L:"Non ho idea di chi sia. Tranquillizzati, il tuo segreto e il suo culo sono al sicuro con me."
Ellie scoppiò a ridere pensando alla situazione e alle risposte di Liam che, immancabilmente, la facevano divertire e distrarre; si soffermò anche sul fatto che lo scherzo sarebbe dovuto essere prevedibile dato che Liam non avrebbe potuto non sapere il nome del cugino confondendosi con il guardiano.
Ma, tralasciando la stranezza della situazione, e dopo aver riflettuto su quanto fosse stata disattenta, decise di non rispondergli, come per dare la parvenza di un mancamento di sollievo dato dal sapere di non aver fatto ufficialmente coming out con un parente della sua cotta.
L:"Allora, posso venire anche io?"
Ellie non sapeva cosa rispondere. Avrebbe dovuto dirgli la verità circa il suo nome o chiedergli di chiarirle i dubbi che vivevano nella sua mente. Le parole per descrivere la situazione le sembravano mancarle. Come si sarebbe giustificata?
Dato che, come ripetutamente asserito, qualunque idea le venisse in mente questa portava inevitabilmente ad uno scenario di distruzione nella sua testa, - dopo essersi sbarazzata delle coperte calde che le avevano avvolto le gambe fino a quel momento - di scatto si mosse dalla sua posizione per alzarsi in piedi nel tentativo di ottenere consigli circa il da farsi.
Lo scenario che l'aspettò, non appena giunta in cucina, non fu dei migliori. La lite che aveva segnato gli ultimi minuti della conversazione tra il fratello e la fidanzata, circa la presenza ossessiva di Angelica nella maggior parte dei discorsi degli ultimi giorni, era ancora nel suo atto centrale; così, tentando con piccoli gemiti di farsi spazio tra le battute ad alta voce dei due, Ellie esordì con un: «Ho bisogno di un aiuto.»
STAI LEGGENDO
Atlante [LP - HS - NH] 💌
FanfictionChe ne sapete di macchine e motori? Ellen nulla, ma qualcun altro, invece, potrebbe darvi tutte le risposte di cui avete bisogno. Le loro vite si incastreranno indissolubilmente e senza tregua. Questo basterà ad Ellen perché possa finalmente essere...