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Purtroppo, dopo solo qualche ora, Ellie capì che forse aveva scelto il sito di incontri sbagliato e che erano più di quante immaginasse le persone, da lei conosciute, costrette davanti ad un dispositivo alla ricerca della cosiddetta anima gemella o di una compagnia per la notte. Infatti, alcuni visi - ritratti nelle foto che scorrevano davanti gli occhi e che rappresentavano il "catalogo" dal quale scegliere chi abbordare - le erano familiari e, da un certo punto di vista, questo la inquietava. Non voleva essere riconosciuta da persone che poi avrebbero potuto parlare o ipotizzare qualsiasi cosa sul suo conto. Dipendere dai pensieri degli altri era il vizio e il difetto più grande che Ellen potesse avere, ma non era mai riuscita ad isolare quella parte della sua mente che, in un certo senso, sentiva di dover dare ascolto alle opinioni altrui.

«Ma cambia sito allora!» Myriam le suggerì dopo che la riccia le finì di spiegare come mai avesse scelto di chiudere ufficialmente il suo profilo dopo solo qualche ora dalla sua inaugurazione.

«Disperata.com» aggiunse Harry «Lì sicuro troverai qualcuno disposto a questo atto di beneficenza.»

A lui turbava che la sorella si buttasse in una situazione del genere. Harry era un conservatore, uno di quei ragazzi di altri tempi che pensavano al corteggiamento come un momento di condivisione, di gesti, di parole. Per lui, il tono della voce, la sua intensità e l'accurata scelta di parole utilizzate con il tempismo perfetto, erano gli elementi principali che avrebbero determinato il successo o il fallimento della "missione"; ed era fermamente convinto del fatto che il calore del contatto tra due mani o gli sguardi intensi che, in un primo appuntamento, ci si scambiano per tentare di comprendersi ed analizzare la tipologia di persona che si ha davanti, fossero assolutamente irriproducibili tramite Wi-fi.
In effetti, spesso anche Myriam aveva sottolineato come la prima cosa ad attrarla del suo ragazzo fossero stati i suoi movimenti gentili, tra cui il delicato gesto con cui le aveva cinto la vita durante il loro primo abbraccio del loro primo appuntamento, o come il gesto con il quale delicatamente le avesse spostato, dietro l'orecchio, i capelli che le coprivano il viso lasciandole una morbida carezza che l'aveva fatta arrossire. Ma oltre questo aspetto di apparente romanticismo, Ellie sospettava lui fosse preoccupato ed angosciato; pensava che Harry temesse chiunque si sarebbe potuto celare dietro un account e avrebbe potuto prenderla in giro, o peggio. Per lui, sua sorella era una ragazza bellissima e non capiva il motivo della sua scelta di ricorrere ad un metodo così lontano dai suoi costumi per un po' di compagnia in più.

«Ignorerò ciò che dici, come sempre.» Rispose Ellen con aria terribilmente sprezzante, fulminandolo con lo sguardo. Ad Harry però, al contrario della sorella, un sorrisino scappò.

«Prova un sito di appuntamenti al buio.» Myriam quasi spaventò gli altri due quando improvvisamente intervenne con la proposta della sua geniale idea «No foto, nessun nome.. solo l'incontro tra anime.» Romanzò ironicamente.

Ellen rimase a fissarla stranita come a dirle "Sei seria o stai scherzando?". Davvero, non sapeva cosa pensare; primo, perché non ne sapeva assolutamente nulla in materia e secondo, perché pensava all'inutilità di iscriversi per parlare con qualcuno di cui non avrebbe mai conosciuto i connotati. Myriam, in poco tempo, le illustrò l'esistenza di una piattaforma che aveva utilizzato, con la quale si era trovata molto bene in passato e della quale si fidava o, almeno, con la quale non le era capitato di avere esperienze spiacevoli. Si registrò improvvisamente un picco di nervosismo, in quanto Harry rimase scioccato e divertito dallo scoprire che la sua fidanzata avesse sperimentato quel tipo di approccio nella ricerca del suo uomo.

«E fammi sentire... che scrivevi a questi ragazzi senza faccia?» Disse avvicinandosi lentamente alle due ragazze sedute al bancone di cui il piano lavoro della cucina di casa Styles era dotato. Giunse alle spalle di Myriam per poi spostarle i capelli con la mano sinistra ed entrare in contatto con la pelle chiara del suo collo.
«Lo voglio sapere... è quello che dici anche a me?» Biascicò. Le lasciò qualche bacio delicato mentre cominciò a massaggiarle la coscia con la sua mano destra. Così lei iniziò ad accarezzargli i capelli folti e ricci, accompagnando il suo gesto con parole dolci sussurrate come a rispondergli, dopo aver chiuso il viso di lui in una morsa. Ellen concentrata nella ricerca della nuova applicazione consigliatale, si voltò leggermente verso di loro che le erano a cinque centimetri di distanza per poi affermare con gelosia: «è decisamente il caso che io trovi un ragazzo.» La riccia chinò poi subito il capo sulla sua ricerca mentre, con un viso disgustato, sentiva i mugugni dei baci per niente discreti che Harry lasciava sul collo di Myriam.

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