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Ellen non seppe decifrare bene le emozioni che la pervasero dopo quella breve presentazione. Era un ragazzo alto, moro, con i capelli corti e un profumo intenso che, a causa del forte vento, le era penetrato nelle narici.

Un senso di imbarazzo la colse nell'immaginare quali potessero essere i commenti degli spettatori intenti a monitorare la situazione e, soprattutto, all'idea di cosa avrebbe dovuto dire nel momento in cui avrebbe dovuto ricambiare il piacere di presentarsi.
Le parole le uscirono rapide, senza che queste fossero precedute da qualche tipo di ragionamento su come ammettere di aver detto una bugia senza ammettere di aver mentito.

«Io non sono JulietUn sorriso dolce le nacque sul volto mentre continuava attentamente a decifrare i tratti del ragazzo difronte a lei. I capelli castani di Liam contornarono una smorfia dubbiosa, di incredulità. Le cuffiette, ancora connesse al suo iPhone, continuavano a trasmettere musica, segno del fatto che probabilmente avesse raggiunto il luogo dell'incontro a piedi e che, dunque, non abitasse molto lontano.

«Mi chiamo Ellen.» Si morse il labbro inferiore in segno di imbarazzo dopo aver abbassato lo sguardo per analizzare tutto ciò che di lui poteva osservare in quel momento. «Scusami, avrei dovuto dirtelo prima.»

Lui, contrariamente a tutte le aspettative, non parve per nulla scosso da quell'affermazione, anzi, sembrò comprendere nonostante non gli fosse stata offerta alcuna giustificazione.

«E io che speravo avessi origini francesi...» Rispose prima di disattivare, con poche mosse, tutto il contenuto del suo cellulare che, come musica in leggero sottofondo, continuava ad animare la brevissima conversazione tra i due.

«Mi dispiace averti mentito.»

"E a me che tu sia stata così sincera.» Un sorriso sancì la fine della loro breve conversazione «Ti saresti tradita prima o poi e io mi sarei divertito.»

Sembrava che nessuno dei due fosse rimasto deluso dalla visione dell'altro. Erano entrambi dei bei ragazzi con delle belle personalità, per quanto ne potessero sapere o potessero immaginare dopo una settimana e mezza di continui messaggi.

La decisione di aver scelto il cinema come luogo per il primo appuntamento sembrò essere del tutto adatta: un luogo isolato, con poco spazio per parlare e poche probabilità di fare figuracce.
Una volta varcato l'ingresso dell'enorme struttura con portoni dorati ed aver salutato sbrigativamente Simon, i due si prestarono ad avvicinarsi alla bacheca delle locandine con l'intento di decidere quale film avrebbe avuto l'onore di essere il pilastro del loro primo incontro.

La prima cosa di cui si resero conto fu la conferma dell'immensa differenza di gusti e preferenze che intercorreva tra i due: Liam da subito si era fatto sotto con la scelta di "John Wick 3", che Ellen aveva bocciato decisamente a primo colpo anche se, a dirla tutta, non aveva trovato alcun film che le piacesse in particolare, pensando sempre più di accontentare il moro nella scelta di pistole e action movie.

Difatti, fu proprio "John Wick" la scritta presente sui due biglietti caldi di stampa che i due ragazzi fieramente si prestarono ad acquistare alla biglietteria. Dopo qualche commento sulla bellezza della struttura e sulla dolcezza con cui Sallie, la ragazza all'accettazione, si era riferita ad Ellie - data la sua assiduità nel frequentare il cinema - Liam si preparò per raggiungere il bancone del bar e acquistare qualcosa da sgranocchiare durante la visione del film.

Ellie, dapprima completamente immersa nella sua conversazione con il suo accompagnatore, improvvisamente si fece condizionare dal pensiero fulmineo di dover passare dinnanzi Mark, con il quale faceva difficoltà ad interagire da sola, figurarsi in compagnia di un altro ragazzo.

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