"La mia felicità sembra funzionare come un interruttore. Prima accesa, poi spenta, di nuovo accesa e infine ancora spenta.
La vera domanda è: quale sarà il verdetto finale?"
𝑇/𝑛
...
UwU, come state? Oggi sono abbastanza felice, dico "abbastanza" perché ho scoperto che ho un bel po di compiti e qualche verifica e interrogazione... Ma non importa, ce la faccio 🥲 (Stento a crederci anche io ma shhh) Come va a voi la vita invece?
Ho messo quell'immagine perché mi fa dire ogni volta che la vedo "pup"
E il fatto di immaginarlo con la voce di Kageyama mi fa un tantino sbattere la testa contro il muro pensando a quanto è cute la scena e quanto faccia ridere.
(Scusate ma sono a livelli di deficienza massimi *cof cof*)
Vabbé, meglio che faccio partire questo capitolo o se mi metto a parlare di queste cose ci rimaniamo tutti secchi.
Bene ora sto zitta. C'è, si fa per dire. Buona lettura~💜
Hanahaki
"Oishī, Oishī! CALMATI!"
È nel panico, ti prego calmati...non so cosa fare.
Piange, ci sono fiori e sangue sulla mia povera divisa scolastica, trema.
È troppo spaventato. Non so cosa fare, non ho mai visto come fermare l'Hanahaki.
SE GLI TIRASSI UNO SCHIAFFO? Nah, troppo rude... T/n, non è il momento per l'ironia.
"Oishī calmati!"
Non si calma. E nemmeno io. Non posso fare altro che abbracciarlo e aspettare che si calmi.
"Shh...calmati, è tutto ok...basta."
Continua a singhiozzare ma pian piano si calma.
Gli do un'ultima carezza, poi mi avvicino al tavolino vicino al divano dove ho lasciato il mio cellulare. Vado sulla rubrica ma mio fratello mi afferra il polso.
Alzo lo sguardo, è in lacrime. Sulla bocca, sul collo, sulla maglia...sangue e petali.
Si porta una mano alla bocca, per raccogliere fiori che sta ancora vomitando, ma ora con calma, come se si fosse abituato.
Il sangue gli cola sulla mano, il polso, il braccio, fino ad arrivare al gomito, dove poi cade sui suoi pantaloni.
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Nel frattempo continua a tenermi il polso.
"Ti prego non dirlo a mamma e a papà." "Oishī non posso. Non posso non dirglielo, dobbiamo comprare qualcosa, qualche medicina..." "Comprale tu le medicine...o vado io!...ma per favore non dirlo..."
"Cos'è che non ti entra in testa che se non lo dico finiamo nella merda!?" "No, rimarrà nascosto! Ti prego! Per favore ti supplico..."
Le lacrime iniziano a ribagnargli le guance, e si mischiano al sangue.
