"La mia felicità sembra funzionare come un interruttore. Prima accesa, poi spenta, di nuovo accesa e infine ancora spenta.
La vera domanda è: quale sarà il verdetto finale?"
𝑇/𝑛
...
Salve carissimi! Dopo aver pubblicato mi sono resa conto di non aver messo le ⛩Anticipazioni⛩ e quindi mi sono detta "cazzo, ecco perché era corta la fine" 🤡
Enniente, per quel capitolo non ci sono le ⛩Anticipazioni⛩ AHAHAH tutto qui.
Buona lettura~💜💫
T/n's pov:
Yude.
Non ci pensare.
Il quasi bacio.
Zitta, non pensarci.
Ha detto di amarmi.
Basta, stai zitta, non pensare a quello.
La sua persona.
È solo un'idiota, non pensarci.
Strizzo gli occhi e li riapro velocemente, mi metto le mano sulle meningi e le massaggio mentre cammino velocemente verso casa mia.
E chi dovrei mai incontrare durante una giornata iniziata e che continua da schifo? Chi se non il ragazzo che mi piace che accompagna la ragazza con cui ho provato a parlare lo stesso giorno perché era lì da sola? Tralasciando il fatto che ho già degli scatti d'odio nei suoi confronti e che da ragazza sfacciata ti sbatte tutto in faccia per farti capire che non ti vuole parlare perché non gliene frega assolutamente un cazzo di te.
Si, Sugawara e Chisato che chiacchierano tranquillamente. O almeno Sugawara prova a parlare ma come al solito lei è un cazzo di muro o un ghiacciolo al gusto di catrame se preferisce.
Sei contento caro Sugawara? La tua forse cotta se ne frega pure di te. E dovrei iniziare anche io probabilmente. Sei una causa persa Sugawara Koushi. Solo una fantasia.
Sugawara's pov:
Vedo T/n dall'altra parte della strada, appena sbucata da una vietta di cui non ricordo nemmeno il nome. Non so perché ma un senso di disagio e imbarazzo mi pervade. Come se non volessi che mi vedesse con quella ragazza e altrettanto non voglio salutarla. Non voglio guardarla.
Giro velocemente il viso e faccio finta di non averla vista, ritorno alla mia specie di chiacchierata con Chisato, che se dicesse una parola in più sarebbe un miracolo.
È carina, tranquilla e timida. Si, sono cotto. Talmente cotto che sono bruciato.
A malapena riesco a trattenere il sorriso che naturalmente è comparso sul mio volto.
Ah, spero di non essere rosso in faccia.
Ma ovviamente so di esserlo, l'emozione freme e non riesco a bloccarla. Tutto questo mi pervade il corpo a tal punto che devo trattenere una risata di gioia e questo credo si noti a causa del tremore delle spalle.
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