Missione al Ministero della Magia

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Jane rimase come pietrificata. Erano anni che non sentiva suo fratello urlare in quel modo, con le mani premute contro la cicatrice in fiamme. Fu come risprofondare nell'incubo dei primi tempi nel mondo magico, quando sembrava che Voldemort si nascondesse ovunque.

Senza curarsi delle decine di sguardi puntati su di lei, la ragazza attraversò di corsa le file di banchi per inginocchiarsi accanto a Harry, prendendogli il volto tra le mani. Un attimo dopo, i loro occhi verdissimi si incontrarono.

–Felpato – sussurrò il ragazzo a mezza voce. – Ha preso Felpato.

Jane si sentì stringere lo stomaco in una morsa d'acciaio. Era fin troppo chiaro che Harry aveva appena avuto un'altra visione. La cicatrice aveva assunto un allarmante color rosso sangue, come accadeva ogni volta che Voldemort era vicino, dannatamente vicino.

–Mio fratello non si sente molto bene – disse la ragazza rivolgendosi alla commissione. – Posso accompagnarlo in infermeria? Stavo giusto per consegnare.

Gli anziani esaminatori si lanciarono un'occhiata di sottecchi, poi il presidente rivolse alla ragazza un rapido cenno d'assenso. Jane ricambiò con un timido sorriso di riconoscenza, aiutando Harry a rimettersi in piedi e accompagnandolo fuori dalla Sala Grande, il suo braccio sottile stretto attorno alle sue spalle.

–Sei sicuro di quello che hai visto? – gli chiese una volta al sicuro da orecchie indiscrete.

–Eccome se sono sicuro! – esclamò Harry con il fiato mozzo. – Ero di nuovo nella testa di Voldemort. Ho visto tutto.

–Sssssh, calmati, per favore! Raccontami la visione.

–Voldemort ha portato Sirius nell'Ufficio Misteri. Voleva costringerlo a prendere una cosa per lui, una specie di sfera di cristallo, ma Sirius si è rifiutato e allora... – Harry represse a fatica un gemito di dolore, portandosi una mano alla cicatrice. – Lo sta torturando, forse da ore. Ha detto che lo ucciderà, alla fine.

Gli occhi di Jane si colmarono di orrore.

–Che facciamo? – domandò in preda al panico.

–Dobbiamo andare da lui!

–No! E se fosse quello che Voldemort vuole?

–Jane, per favore! Sirius morirà, se non interveniamo! Lo abbiamo fatto tante altre volte.

–Allora Voldemort non era altro che un'inoffensiva nuvola di vapore e niente più. Ora è tornato ed è più pericoloso che mai. Non so quante possibilità avremo di sfuggirgli.

–Io ci sono riuscito lo scorso giugno! Da solo!

–Non mi va di sfidare la sorte in questo modo, fratello. Abbiamo bisogno di un aiuto per riuscire a entrare lì dentro.

–Non dire sciocchezze. Ci siamo già stati, sappiamo come fare.

–Dove credete di andare? – domandò in quel momento la vocetta acuta di Hermione alle loro spalle.

Entrambi i gemelli trasalirono nel momento in cui se la videro comparire davanti seguita a ruota da Ron, Neville e Susan.

–Voldemort ha preso Sirius e lo ha portato nell'Ufficio Misteri. Qualcuno dica a mio fratello che è una follia cercare di andarlo a recuperare da soli – disse Jane con determinazione.

–Parla quella che l'anno scorso è andata di sana pianta dritta dentro la casa di Alhena Black – la beccò Harry furibondo.

–Ed è stata una sciocchezza, lo so – tagliò corto l'altra esasperata.

La Profezia PerdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora