Oltre il pregiudizio

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Susan rilesse per l'ennesima volta l'articolo sulla Gazzetta del Profeta con un sorriso di profonda soddisfazione stirato sulle labbra carnose. Finalmente le cose sembravano tornate alla normalità, perlomeno all'interno di Hogwarts. Silente era tornato a rivestire il suo ruolo di Preside e la Umbridge era stata rinviata a giudizio per tutte le malefatte che aveva compiuto nel corso dell'anno, comprese le torture agli studenti. Ma la cosa più importante era il fatto che Caramell aveva finalmente accettato il ritorno di Voldemort. In quegli ultimi giorni, il Ministero era sprofondato nel caos più totale. L'intera comunità magica viveva in stato di allarme e l'inizio della nuova guerra era ormai sulle bocche di tutti. In molti pensavano di abbandonare il Paese, in particolar modo i maghi Mezzosangue. Ormai si vociferavano persino le imminenti dimissioni del Ministro della Magia.

La ragazza ripose il giornale sul comodino, prendendo a osservare fuori dalla finestra con aria pensosa. Certo, la aspettavano dei tempi difficili, questo lo sapeva. Ma l'avere di nuovo Silente a guidarli e il Ministero dalla loro parte la rassicurava. Perlomeno, avevano le spalle coperte da una parte, senza più doversi nascondere nella loro lotta silenziosa, di gran lunga più pericolosa di quella che si sarebbe prospettata loro di lì in avanti. Le ferite riportate durante il combattimento al Ministero della Magia stavano guarendo lentamente e spesso le davano fastidio. Madama Chips aveva preferito lasciarla in infermeria più del dovuto per assicurarsi che le sue effettive condizioni non fossero così gravi. O forse, come Susan sospettava, per evitarle l'assillo degli studenti che volevano apprendere la vicenda nei minimi dettagli.

–Ancora a letto? – domandò in quel momento una voce che avrebbe riconosciuto anche in mezzo a una folla sterminata.

La ragazza sorrise mentre Caspian si sedeva sulla sponda del letto.

–Come è andato il lavoro, oggi? – gli chiese.

–Siamo con l'acqua alla gola. A quanto pare, Caramell non ha smesso di dare di matto. Adesso vede Mangiamorte dappertutto.

–Tranne quelli giusti – concluse Susan per lui con un sospiro rassegnato.

–Per fortuna c'è l'Ordine – osservò Caspian.

–Quale sarà la prossima mossa?

–Di certo l'intromissione al Ministero ha sconvolto tutti i piani di Tu-Sai-Chi, dal momento che è saltata la sua segretezza. Ora non potrà più attaccarci di sorpresa.

–Dicono che ci sarà una guerra, non è vero?

–Sì, purtroppo. Dobbiamo essere pronti.

–Io lo sono.

Caspian la guardò con tanto d'occhi.

–Sue, ne abbiamo già parlato. È troppo...

–Ancora non ti fidi di me? Ho affrontato più volte Voldemort e i suoi seguaci e ho combattuto come un uomo. L'Ordine ne risentirebbe se perdesse un membro così utile per loro.

–Ma Susan, tu...

–Sono maggiorenne, ormai. Anche se l'anno prossimo frequenterò ancora Hogwarts, posso benissimo decidere da sola. È un modo per proteggere la mia famiglia. Per proteggere anche te, Caspian.

Il ragazzo sorrise, scostandole una ciocca di capelli neri che le era finita davanti agli occhi.

–Sei proprio una leonessa – scherzò.

–Preferivi forse una fanciulla da salvare? – lo provocò Susan avvicinandosi pericolosamente al suo viso.

–Diciamo che mi hai semplificato molto il lavoro – ridacchiò lui.

Lei sorrise, sfiorandogli le labbra con un rapido bacio.

–Allora, quando mi porti in missione con te? – domandò strizzandogli un occhio.

La Profezia PerdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora