31. Mattinata post-sesso

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Un rumore fastidioso disturbò il sonno tranquillo di Eve che balzò sul letto spaventata.

B: Eve! Apri! Siamo pronti per il viaggio. - bussava insistentemente alla porta -

La mora guardò Newt che dormiva ancora come un bambino. I lineamenti rilassati, le labbra leggermente schiuse e un'espressione tranquilla in volto. Quasi le dispiaceva disturbarlo.

Ma quando sentì anche la voce di Minho e Gally da dietro la porta avvampò.

E: Newt. - lo richiamò - Newt, svegliati. - si alzò frettolosamente -

Il ragazzo aprì lentamente gli occhi.

E: Ci sono i ragazzi qui fuori. - sussurrò -

G: Eve! Ci sei? - chiese -

N: Cazzo... - imprecò alzandosi anche lui -

M: Eve, è tutto ok? Non riusciamo a trovare neanche Newt.

La ragazza sbuffò per l'ennesima volta anche se era sveglia da soli pochi minuti. Prese la prima maglia che trovò sul pavimento e la indossò, e fu contenta quando trovò i suoi pantaloni.

E: Newt, nasconditi lì. - indicò una porta adiacente alla sua camera -

N: Non trovo la mia maglia.

B: Eve! - bussò ancora -

E: La cercherai dopo, ora vai. - esclamò -

I due parlavano con tono basso per non farsi sentire dai ragazzi fuori la porta, e cercavano invano i loro vestiti in giro per la stanza. Bella mattinata post-sesso...

Quando il ragazzo si nascose, Eve aprì la porta deglutendo.

B: Eve, mi hai fatto preoccupare. È tutto okay?

E: Ehm si. - si schiarì la gola - Ero ancora a dormire. - boccheggiò -

G: Hai visto Newt? Non c'è da nessuna parte.

E: Non so... non lo vedo da ieri sera. - mentì spudoratamente con il cuore in gola -

M: E perché hai la sua maglia addosso? - chiese confuso -

Eve abbassò lo sguardo su ciò che indossava e lo rialzò con gli occhi sgranati, non si era accorta di aver preso la maglia del ragazzo.

E: No, non è di Newt, ti sei sbagliato. Ora, scusate, ma voglio sistemarmi un minimo prima del viaggio. - parlò velocemente chiudendo la porta e lasciando i tre fuori -

Si appoggiò a essa facendo un sospiro di sollievo, e Newt uscì dal suo nascondiglio.

N: Beh, buongiorno. - si avvicinò con un piccolo sorrisino -

Eve fece una piccola risata guardando il basso. Dopodiché, si tolse la maglia del ragazzo e gliela porse.

E: Dovrò spiegare anche questo. - indicò l'indumento - A Brenda, specialmente.

N: Inventerai qualcosa. - rispose -

E: Precisamente, cosa dobbiamo tenere nascosto? - deglutì -

N: Cosa intendi?

E: Intendo stanotte. Cos'è stato? - sentiva il cuore che le batteva forte nel petto mentre indossava la sua di maglia -

N: Io... non lo so. - boccheggiò - L'abbiamo fatto.

E quando Newt vide che la ragazza chiudeva gli occhi delusa, potè quasi sentire il cuore che le si spezzava nel petto. Sapeva di essersi espresso male. Per lui non l'avevano solo fatto, non avevano solo scopato.

N: Eve. - la richiamò - Non intendevo quello. Non intendevo che è stato come la Wicked.

E: Io penso di sì, invece. - rispose -

Lei annuì, quasi come per convincersi che andava tutto bene, che non le importava se Newt la considerava solo una scopata. Uscì dalla stanza per poi fare un bel respiro e mandare giù il nodo che aveva in gola.

Uscì fuori dall'edificio e sentire l'aria pizzicarle sul viso la fece sentire un po' meglio. Raggiunse tutti i suoi amici a passo deciso.

F: Eccola lì. - la indicò -

Tutti si girarono verso di lei sorridendole, e lei ricambiò abbozzando un sorriso chiaramente falso.

B: Hey, tutto okay? - sussurrò avvicinandosi -

I: Si, Brenda. Sono solo un po' stanca. - si giustificò -

L'amica annuì ancora poco convinta. Lei stava bene, si, stava bene. E allora perché voleva solo gridare e imprecare contro chiunque?

Your mess, Newt || Maze RunnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora